Arte depredata Il Museo Langmatt raggiunge un accordo con gli eredi degli ex proprietari ebrei

ga, ats

28.11.2024 - 15:38

Il Museo Langmatt di Baden (AG) aveva messo all'asta il dipinto "Fruits et pot de gingembre" di Paul Cézanne lo scorso anno. In seguito a ricerche sulla provenienza, il museo ha raggiunto un accordo con i discendenti dell'ex proprietario.
Il Museo Langmatt di Baden (AG) aveva messo all'asta il dipinto "Fruits et pot de gingembre" di Paul Cézanne lo scorso anno. In seguito a ricerche sulla provenienza, il museo ha raggiunto un accordo con i discendenti dell'ex proprietario.
Keystone

Il Museo Langmatt di Baden (AG) ha trovato un accordo con i discendenti degli ex proprietari ebrei di due dipinti impressionisti. Le ricerche sulla provenienza di entrambe le opere avevano rivelato indizi di spoliazioni legate al regime nazista.

Il Museo Langmatt e la Fondazione Langmatt Sidney e Jenny Brown hanno annunciato oggi che è stato raggiunto un accordo extragiudiziale per il dipinto «Fruits et pot de gingembre» (Frutta e vaso di zenzero) di Paul Cézanne con gli eredi dell'ex proprietario Jacob Goldschmidt (1896-1976).

Il Museo Langmatt aveva messo all'asta il dipinto, con altre due opere di Cézanne, a New York nel novembre 2023 per assicurare l'avvenire del museo a lungo termine. Il ricavato totale ha raggiunto l'equivalente di circa 40 milioni di franchi.

Come riferito dall'istituzione, nell'autunno dello scorso anno è stato rinvenuto un documento nell'Archivio centrale per le ricerche sul mercato dell'arte tedesco e internazionale di Colonia. Questo ha permesso di concludere che la vendita del dipinto di Cézanne nel novembre 1933 presso la galleria lucernese L'Art Moderne a Jenny e Sidney Brown va qualificata come forzata dalla persecuzione nazista.

Piccolo dipinto con una lunga storia

Il secondo caso riguarda il dipinto di piccolo formato «Les femmes sur la plage à Berck» di Eugène Boudin. Il dipinto rimane in possesso della fondazione e sarà esposto al museo, le eredi sono state risarcite al valore di mercato, precisa la nota. Stando alla nota, il Museo Langmatt e le eredi sono convinti di aver trovato una soluzione equa anche in questo caso.

I coniugi Brown acquistarono l'opera nel maggio 1936 presso la Galerie Moos di Ginevra. Dalla corrispondenza tra Sidney Brown e la galleria ginevrina non è chiaro se la provenienza fosse stata comunicata apertamente. All'epoca il dipinto era di proprietà di Richard Semmel (1875-1950), industriale e collezionista d'arte ebreo.

Per entrambe le opere le parti mantengono il riserbo sull'ammontare degli accordi.

Dal 2022 al 2024, il Museo Langmatt ha indagato sulla provenienza di un totale di 13 dipinti, per lo più impressionisti. La ricerca sulla provenienza ha riguardato le opere che i coniugi Brown avevano acquistato tra il 1933 e il 1940 per arricchire la loro collezione impressionista. Oltre ai due dipinti classificati come problematici, per altre undici opere non sono stati trovati indizi o prove di spoliazioni legate al regime nazista, aveva annunciato il museo al termine del lavoro di ricerca.

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