Anche nei bambiniLivelli allarmanti di tossine industriali nel sangue degli svizzeri
Lea Oetiker
19.11.2024
La rivista «Saldo» ha incaricato un laboratorio di testare i livelli di PFAS nel sangue di 35 persone residenti in Svizzera. Il risultato? Sono stati trovati ovunque. Gli esperti chiedono misure urgenti per ridurre queste sostanze.
Lea Oetiker
19.11.2024, 13:48
19.11.2024, 14:03
Lea Oetiker
Hai fretta? blue News riassume per te
Un'indagine di «Saldo» mostra che tutte le 35 persone esaminate in Svizzera, compresi i bambini, avevano sostanze chimiche PFAS nel sangue.
In 29 partecipanti i livelli erano così alti da non poter escludere danni alla salute.
Anche i bambini hanno già livelli pericolosi di queste sostanze nel sangue.
Un'indagine di «Saldo» sugli PFAS, sostanze chimiche perpetuanti, lo dimostra: le tossine industriali sono frequentemente presenti nel sangue.
La rivista ha infatti incaricato un laboratorio di analizzare il sangue di 35 persone residenti in Svizzera. Il risultato? Gli PFAS erano presenti in tutti i campioni. Solo tre dei partecipanti avevano livelli sufficientemente bassi per non preoccuparsi delle conseguenze sulla salute, mentre tre donne presentavano livelli così elevati da rendere «acuta la necessità di intervenire per ridurre l'esposizione».
A effettuare l'analisi è stato il laboratorio «Medica» di Zurigo. È emerso che tutti i partecipanti, di età compresa tra i 7 e gli 89 anni, presentavano queste sostanze chimiche nel sangue.
Cosa sono gli PFAS e dove si trovano?
Le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) sono composti chimici antropogenici. Ciò significa che non sono presenti naturalmente nel nostro ambiente, ma sono stati prodotti artificialmente dall'uomo.
In totale, vengono prodotte diverse migliaia di PFAS diversi, che hanno proprietà idrorepellenti, antisporco e antigrasso.
Queste sostanze chimiche sintetiche sono state utilizzate nell'industria a partire dagli anni '70. Si trovano, ad esempio, nei materiali di rivestimento, nella carta e nel cartone rivestiti, negli utensili da cucina con rivestimenti antiaderenti, ma anche nei pesticidi, nei cosmetici e negli estintori che formano schiuma.
Fra gli PFAS ci sono, ad esempio, l'acido perfluoroottanoico (PFOA) - vietato in Svizzera dal giugno del 2021 - e l'acido perfluoroottansolfonico (PFOS) - bandito già nel 2011. Per la maggior parte degli PFAS, però, non esistono divieti.
Problemi cardiovascolari
Fra i 35 partecipanti, il livello più alto è stato riscontrato in una 76enne. La donna, che aveva già subito un'operazione a causa di una malattia cardiovascolare, teme che gli PFAS l'abbiano fatta ammalare.
In effetti, le sue preoccupazioni non sono infondate, in quanto degli studi hanno dimostrato che il PFOA e il PFOS possono influenzare il sistema ormonale e immunitario e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Sono possibili anche danni al fegato e un aumento dei livelli di colesterolo.
Chimici inquieti
Per Kurt Seiler, chimico cantonale sciaffusano, il risultato dell'analisi è preoccupante e chiede che gli PFAS siano vietati.
Anche Martin Scheringer, chimico ambientale del Politecnico di Zurigo, è preoccupato. Ha dichiarato a «Saldo» che gli PFAS rimangono nell'organismo per anni, e che anche un basso livello di contaminazione da PFOS e PFOA rappresenta un rischio di cancro.
Poiché gli PFAS si trovano anche nelle acque sotterranee, è quasi impossibile proteggersi. «Le fonti di PFAS devono essere eliminate», afferma Scheringer. In assenza di misure, secondo lui, la concentrazione di queste sostanze è destinata ad aumentare.