Armi facili L'IA fa parlare i morti delle stragi nelle scuole statunitensi e chiamano i politici

SDA

15.2.2024 - 21:24

«Pronto, sono Joaquin Oliver»: la voce di un ragazzino ucciso a scuola manda un messaggio potente ai politici di Capitol Hill che da decenni resistono agli sforzi per mettere un freno alle armi facili.

In questa foto di mercoledì 14 febbraio 2018, gli studenti della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, tengono le mani in alto mentre vengono evacuati dalla polizia dopo che un tiratore ha aperto il fuoco nel campus. La sparatoria di massa ha ucciso 17 studenti e personale.
In questa foto di mercoledì 14 febbraio 2018, gli studenti della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, tengono le mani in alto mentre vengono evacuati dalla polizia dopo che un tiratore ha aperto il fuoco nel campus. La sparatoria di massa ha ucciso 17 studenti e personale.
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Sei anni dopo la sparatoria di Parkland in Florida (17 morti tra studenti e insegnanti di liceo) in cui Joaquin ha perso la vita – e all'indomani di quella che a colpi di pallottole ieri ha guastato la festa dei fan dei Chiefs di Kansas City – il progetto lanciato sulla piattaforma internet The Shotline fa rabbrividire e discutere.

Il 14 febbraio di sei anni fa Joaquin era entrato in classe con un mazzo di fiori per la sua 'Valentina' e ne era uscito in una body bag.

«Il mio corpo è stato distrutto da un'arma da guerra. Altre vittime come me vi chiameranno giorno dopo giorno. Quante telefonate ci vorranno? Sono passati sei anni e non avete fatto nulla per fermare le sparatorie che sono venute dopo», dice la voce del teenager ricostruita grazie a un programma di intelligenza artificiale che ha usato audio-clip forniti dai genitori.

Altre voci dall'aldilà

Altre cinque vittime di stragi a scuola parlano nei messaggi diretti agli uffici dei membri del Congresso: tra queste, Uziyah Garcia, il bimbo di dieci anni ucciso a Uvalde in Texas nel maggio 2022: «Amo i video giochi, far ridere i miei amici, saltare su un trampolino con la famiglia. Sono in quinta elementare – o almeno lo ero quando un uomo con un Ar-15 ci ha ammazzati. Non bastano 21 morti per fermare questa violenza?».

Parla anche Ethan Song, morto a 15 anni quando un colpo è partito accidentalmente da una pistola in casa di un amico: «Sentiamo sempre la sua voce nella nostra testa», dice il padre Mike: «Perchè non dovrebbero sentirla i nostri parlamentari?».

L'idea delle telefonate dalla tomba è partita da Manuel e Patricia Oliver, i genitori di Joaquin, la cui organizzazione no profit «Change the Ref» usa metodi non violenti e creativi per coinvolgere le autorità sul tema della violenza a scuola.

Manuel e Patricia Oliver, i genitori di Joaquin Oliver, una delle vittime della sparatoria di massa del 2018 alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, siedono per un'intervista a Coral Springs, in Florida, venerdì 9 febbraio 2024. Gli Oliver stanno lanciando una campagna in cui le voci ricreate delle vittime di armi da fuoco chiameranno i legislatori federali. Le registrazioni che ricreano le voci delle vittime di tutto il Paese sono state chiamate via robot ai senatori e ai membri della Camera degli Stati Uniti che si oppongono a leggi più severe sulle armi.
Manuel e Patricia Oliver, i genitori di Joaquin Oliver, una delle vittime della sparatoria di massa del 2018 alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, siedono per un'intervista a Coral Springs, in Florida, venerdì 9 febbraio 2024. Gli Oliver stanno lanciando una campagna in cui le voci ricreate delle vittime di armi da fuoco chiameranno i legislatori federali. Le registrazioni che ricreano le voci delle vittime di tutto il Paese sono state chiamate via robot ai senatori e ai membri della Camera degli Stati Uniti che si oppongono a leggi più severe sulle armi.
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Una tragica statistica

Oltre 43.000 persone hanno perso la vita nel 2023 a causa di armi da fuoco che sono state, secondo il Gun Violence Archive, la principale causa di morte tra minori negli ultimi tre anni.

Nonostante queste statistiche, il mondo politico non riesce a reagire, secondo gli Oliver, a causa del denaro macchiato di sangue della National Rifle Association: «Da quando Joaquin è stato ucciso, 270.000 persone negli Stati Uniti hanno perso la vita come lui. Abbiamo incontrato senatori, deputati, siamo stati nell'Ufficio Ovale con l'allora presidente Donald Trump. Ma i metodi normali non funzionano e la gente continua a morire».

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