Wikileaks A Ginevra l'appello di Stella alla Svizzera per aiutare il marito Julian Assange

fach, ats

10.7.2023 - 18:00

Stella Moris-Assange, moglie del fondatore di WikiLeaks Julian Assange, parla ai media durante una conferenza stampa, al Geneva Press Club di Ginevra, lunedì 10 luglio 2023.
Stella Moris-Assange, moglie del fondatore di WikiLeaks Julian Assange, parla ai media durante una conferenza stampa, al Geneva Press Club di Ginevra, lunedì 10 luglio 2023.
KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi

Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, potrebbe essere estradato negli Stati Uniti già nelle prossime settimane. È quanto affermato da Stella Moris-Assange, che ha fatto appello alla Svizzera affinché si schieri in favore della scarcerazione del marito (nonché assistito).

«Essendo la Svizzera il luogo della sede dell'ONU, si trova in una posizione privilegiata per poter contribuire al rilascio di Julian Assange», ha detto l'avvocata dell'australiano a Keystone-ATS, in occasione del «Club suisse de la presse» di Ginevra.

Moris-Assange ha definito il marito, che si troverebbe in condizioni di salute precarie, un «ostaggio», ritenendo che egli abbia soltanto pubblicato informazioni veritiere circa crimini di guerra e torture.

Ha poi aggiunto di confidare nel fatto che la decisione sull'appello contro l'ordine di estradizione venga presa presto, in quanto vi è il rischio che il Regno Unito possa estradare il fondatore di Wikileaks in tempi brevi.

Ha poi inoltre commentato dicendo che l'unico aspetto positivo è il grande supporto ricevuto in generale, dai movimenti di cittadini comuni fino ai capi di Stato. Tra questi spicca anche il Papa, che Moris-Assange ha avuto modo di incontrare in giugno: «È stato generoso da parte del Papa sostenere la nostra famiglia in questo modo», ha chiosato infine.

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