Festival Il documentario su WikiLeaks al Biografilm di Bologna

Covermedia

19.6.2023 - 07:00

Ithaka - A Fight To Free Julian Assange
Ithaka - A Fight To Free Julian Assange

«Ithaka – A fight to free Julian Assange» è stato proiettato al Biografilm Festival: parla della campagna per la liberazione dell’attivista australiano che potrebbe venire estradato negli USA.

A fight to free Julian Assange» è stato accolto da lunghi applausi al Biografilm di Bologna.

Il documentario è incentrato sulla campagna per la liberazione dell’attivista australiano in attesa dell’estradizione negli USA.

All’ingresso del Pop Up cinema Arlecchino c’erano Stella Assange, moglie del giornalista, l’attrice Laura Morante e la giornalista Stefania Maurizi, unica italiana cui Julian Assange ha consegnato tutti i documenti segreti di WikiLeaks.

Julian Assange ha fatto scoppiare il caso WikiLeaks rivelando documenti statunitensi secretati.

WikiLeaks giunse all'attenzione internazionale nel 2010 quando fece trapelare una serie di notizie fornite da Chelsea Manning, un'attivista ed ex militare statunitense accusata di aver trafugato decine di migliaia di documenti riservati mentre svolgeva il suo incarico di analista di intelligence durante le operazioni militari in Iraq.

Tra le notizie trapelate c’erano anche il video Collateral Murder (2010), i diari della guerra in Afghanistan (luglio 2010), i diari della guerra in Iraq (ottobre 2010), e CableGate (novembre 2010).

Il film di Ben Lawrence è stato respinto dagli altri grandi festival del cinema come Roma o Torino, ma per volontà del direttore artistico Massimo Benvegnù, è stato accolto Biografilm di Bologna perché altrimenti non avrebbe avuto una circuitazione italiana.

«Arriviamo da una settimana buia – dice Stella Assange –. Julian è a un passo dalla possibilità di estradizione negli Stati Uniti. Il film ha sicuramente aiutato la causa. È stato difficile, ma ci ha dato un modo per parlare con le persone in modo diretto. Ha fotografato l’urgenza di riuscire a venire a capo di questo caso».

Julian Assange è attualmente detenuto nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh, nel Regno Unito, sulla base della richiesta di estradizione degli Usa per accuse che derivano direttamente dalla pubblicazione di documenti segreti nell’ambito del suo lavoro con Wikileaks.

Se estradato negli Usa, Assange potrebbe affrontare 18 capi d’accusa e durante la detenzione rischierebbe gravi violazioni dei diritti umani, come l’isolamento prolungato, che potrebbero equivalere a maltrattamento o tortura.

Covermedia