Diritti popolari Lanciata un'iniziativa per una piazza finanziaria elvetica più sostenibile

cp, ats

26.11.2024 - 12:31

Per il comitato promotore dell'iniziativa, la piazza finanziaria svizzera favorisce il cambiamento climatico a causa dei suoi investimenti scellerati all'estero.
Per il comitato promotore dell'iniziativa, la piazza finanziaria svizzera favorisce il cambiamento climatico a causa dei suoi investimenti scellerati all'estero.
Keystone

Sono necessarie prescrizioni ambientali più stringenti per gestori patrimoniali, assicuratori e fondi pensione.

È l'obiettivo che si pone un comitato interpartitico con l'iniziativa popolare «Per una piazza finanziaria svizzera sostenibile e orientata al futuro (Iniziativa sulla piazza finanziaria)» presentata oggi a Berna.

Secondo la proposta di modifica costituzionale, le aziende che operano in Svizzera dovrebbero allineare le loro attività all'estero con gli obiettivi internazionali in materia di clima e biodiversità. A tale riguardo, devono elaborare piani con strategie e misure.

Inoltre, l'iniziativa contempla limiti al finanziamento di nuovi progetti per l'estrazione di combustibili fossili come il carbone o il petrolio e all'espansione delle attività esistenti. A tale riguardo va istituita una nuova autorità che vigili sul rispetto delle regole.

Secondo il comitato promotore – in cui siedono deputati ed ex deputati del PS, del Centro, del PLR, dei Verdi, dei Verdi liberali e degli Evangelici, nonché esponenti dell'economia, mentre WWF Svizzera si occupa della comunicazione – a causa delle loro attività, le principali banche e compagnie assicurative con sede in Svizzera stanno causando danni enormi all'ambiente.

Miliardi di franchi vengono convogliati in attività dannose per il clima, come la deforestazione o l'estrazione del carbone, dannose per il clima.

Le misure volontarie non bastano

«Grazie alla nostra iniziativa, facciamo in modo che anche la piazza finanziaria svizzera – fra le più importanti al mondo, n.d.r – dia il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi internazionali in materia di clima e biodiversità», ha dichiarato ai media il direttore di WWF Svizzera, Thomas Vellacott.

Ormai, vista la situazione globale, «non basta più che siano le singole aziende a fare da apripista», ha specificato.

La popolazione e molte PMI sono già impegnate per una Svizzera sostenibile, ha dichiarato dal canto suo, il consigliere nazionale Stefan Müller-Altermatt (Centro/SO).

Contemporaneamente, però, a causa dei suoi affari all'estero, la piazza finanziaria favorisce il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, ad esempio investendo nella deforestazione o nell'estrazione del carbone. «Questa situazione deve cambiare», ha aggiunto il deputato.

A detta della copresidente del PS, la consigliera nazionale zurighese Mattea Meyer, molti studi giungono alla medesima conclusione: la piazza finanziaria non è in linea con gli obiettivi climatici. Per questo sono «finalmente necessarie regole più severe».

«La piazza finanziaria è interessata soprattutto al profitto e alla crescita», ha sottolineato il consigliere nazionale benrese Marc Jost (Evangelici). la nostra iniziativa, ha spiegato, «istituisce il quadro necessario per investimenti etici che proteggano il nostro pianeta». Altri centri finanziari, come Singapore, ha sottolineato, «sono più avanti in termini di sostenibilità rispetto alla Svizzera».

Per Michaël Malquarti, responsabile della gestione dei rischi presso un gestore di fondi ginevrino, crede che l'iniziativa fissi un chiaro obiettivo ambientale per il settore finanziario, lasciando agli attori coinvolti sufficiente libertà nella ricerca delle soluzioni migliori per raggiungere questo obiettivo.

Per la consigliera nazionale bernese Kathrin Bertschy (Verdi liberali), non è più possibile stare a guardare: il «business as usual non è un'opzione», ha sottolineato. Oramai, si è detta convinta, «misure puramente volontarie non sono sufficienti».

Via parlamentare infruttuosa

Fare ricorso a un'iniziativa popolare si è reso necessario perché tutti i tentativi esperiti a livello parlamentare sono falliti, ha spiegato il consigliere nazionale ecologista, Gerhard Andrey (FR). Adesso tocca «all'elettorato fare chiarezza una volta per tutte».

Secondo Müller-Altermatt, la gente è consapevole della posta in gioco, specie dopo il tracollo di Credit Suisse. A suo dire, «la popolazione non crede più alle banche quando dicono di avere i rischi sotto controllo».

I contenuti

Stando al Foglio federale, il comitato ha tempo fino al 26 maggio 2026 per raccogliere le 100 mila firme necessarie alla riuscita dell'iniziativa. Quest'ultima prevede l'aggiunta dell'articolo 89a alla Costituzione federale.

Stando al testo dell'iniziativa, la Confederazione si impegna per un orientamento ecologicamente sostenibile della piazza finanziaria svizzera adottando misure in linea con gli standard internazionali e gli obblighi di diritto internazionale della Svizzera in materia di compatibilità climatica nonché di protezione e ripristino della molteplicità biologica.

Oltre a ciò, le banche, le imprese di assicurazione, gli istituti finanziari nonché gli istituti di previdenza e quelli di assicurazione sociale, orientano le loro attività aventi ripercussioni sull'ambiente all'estero, in particolare a causa di emissioni di gas serra, verso l'obiettivo di temperatura convenuto a livello internazionale secondo lo stato attuale delle conoscenze scientifiche e gli obiettivi internazionali in materia di biodiversità.

La legge prevede eccezioni per partecipanti al mercato finanziario le cui attività hanno ripercussioni minime sull'ambiente.

Sempre stando al testo dell'iniziativa, i partecipanti al mercato finanziario non forniscono prestazioni volti a promuovere nuovi giacimenti di energie fossili o incrementare lo sfruttamento di quelli esistenti.

cp, ats