Ancora una seduta positiva per la borsa svizzera, la sesta consecutiva: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'830,77 punti, in progressione dell'1,19% rispetto a ieri. Si tratta della performance giornaliera migliore dalla scorso primo novembre.
Keystone-SDA, hm, ats
07.01.2025, 17:38
SDA
Il mercato è partito in modo timido, per poi ampliare i guadagnai con il trascorre delle ore. A influenzare positivamente i corsi sono stati il robusto andamento dell'indice americano Nasdaq e di tutto il comparto tecnologico, come pure il ravvivarsi delle speranze riguardo a incisivi tagli dei tassi d'interesse.
Gli investitori sono comunque rimasti prudenti, considerato il clima generale di incertezza, dominato dalle incognite relative all'impatto che avrà l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, in particolare sul fronte dei dazi doganali. Comincia inoltre a essere percepita l'onda lunga delle elezioni in febbraio in Germania, paese chiave per il made in Switzerland.
A livello di singoli titoli, forti acquisti sono stati inizialmente segnalati su Partners Group (+0,63% a 1268,50 franchi), che è stata favorita da un giudizio di UBS (+0,79% a 29,44 franchi), ma che si è poi un po' spenta nel finale; da parte loro le azioni della maggiore banca elvetica si sono mosse ai massimi dalla crisi finanziaria del 2008. Tutti con il segno più hanno chiuso anche gli assicurativi Swiss Life (+0,53% a 716,60 franchi), Swiss Re (+1,70% a 134,85 franchi) e Zurich (+0,69% a 551,80 franchi).
Logitech (+2,70% a 79,88 franchi) ha approfittato della notizia di una collaborazione con il colosso americano Nvidia e con la californiana Inworld AI nel settore dell'intelligenza artificiale. Meno ispirati sono apparsi i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,26% a 49,48 franchi), Geberit (-0,35% a 513,60 franchi), Holcim (-0,45% a 88,08 franchi), Kühne+Nagel (-0,43% a 208,50 franchi) e Sika (-0,37% a 216,90 franchi).
Hanno trainato il listino i pesi massimi difensivi Nestlé (+1,24% a 74,94 franchi), Novartis (+1,61% a 90,39 franchi) e Roche (+2,68% a 264,40 franchi), mentre nel mercato allargato si è messa in evidenza Julius Bär (+1,15% a 59,80 franchi), che ha annunciato la vendita delle sue attività in Brasile.