Il tennista australiano non vede di buon occhio l'organizzazione degli US Open con l'apporto di numerose restrizioni.
Non è ancora ufficiale, ma i prossimi US Open avranno effettivamente luogo dal 31 agosto al 13 settembre, anche se a porte chiuse.
Molti tennisti però sono contrari, come Nick Kyrgios, che ha definito la scelta «egoista». Sui suoi profili social l'australiano ha scritto che «è naturale che le persone che vivono negli Stati Uniti vogliano che il torneo vada in scena».
Kyrgios si è posto anche, non senza ironia, delle domande sulle restrizioni che saranno messe in atto: «Mi metterò una tuta protettiva quando lascerò l'Australia e mi preparerò per due settimane di quarantena quando tornerò».