Ospite di una trasmissione televisiva in Italia, ad Adriano Panatta è stato chiesto di parlare anche del fenomeno del tennis mondiale, il connazionale Jannik Sinner.
Ospite della trasmissione «Splendida Cornice» in onda su Rai 3, l'ex tennista italiano Adriano Panatta ha parlato anche del fenomeno del tennis, il suo connazionale Jannik Sinner.
«È un ragazzo perbene, educatissimo, non sbaglia una dichiarazione, gioca come un Dio... però basta. Non è che ogni volta ce lo devono far pesare», ha scherzato colui che nel 1976 portò l'Italia a vincere la sua prima Coppa Davis, 47 anni prima dell'impresa compiuta da Sinner e compagni.
«Non rompe racchette in campo come altri. Lui è il figlio che tutti vorrebbero avere», ha continuato. «Ma - ha messo in guardia il 73enne - la perfezione a volte può diventare noiosa».
«Federer, al suo meglio, avrebbe avuto tanti problemi con Sinner»
Affermazioni e avvertimenti che fanno seguito a quelli espressi sempre alla RAI, alcuni giorni prima, quando a Panatta era stato chiesto, per l'ennesima volta, di parlare del numero 2 del tennis mondiale.
Secondo lui Sinner ha «inventato un nuovo gioco». Persino Novak Djokovic sembra «superato» al confronto.
«Vi siete mai allenati con una macchina lanciapalle? La macchina lanciapalle, come sapete, non sbaglia mai», riferendosi al suo giovane connazionale.
Secondo lui Federer, Nadal e lo stesso numero 1 del ranking mondiale fanno oramai parte del passato. «Ma non perché si siano rassegnati, ma perché il loro gioco non corrisponde più a ciò che serve oggi».
L'ex tennista romano, noto per i suoi commenti sensazionalistici, ha poi concluso: «Vi dirò di più: anche Federer al suo meglio avrebbe avuto molti problemi con Sinner perché Jannik colpisce troppo forte».