Nel mondo del tennis si sta delineando un entusiasmante cambio generazionale, con Carlos Alcaraz e Jannik Sinner che emergono come i nuovi protagonisti, pronti a raccogliere l'eredità lasciata dai leggendari «Big Three» e a scrivere il proprio capitolo nella storia di questo sport.
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- Samuel Lopez, allenatore di Pablo Carreno Busta, ha seguito da vicino la crescita di Carlos Alcaraz, riconoscendo il suo talento ma sottolineando che, al momento, Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer restano i «re» del tennis, mentre Alcaraz e Jannik Sinner sono «principi» in ascesa.
- Lopez ha evidenziato l'importanza delle rivalità nel tennis, come quella tra Alcaraz e Sinner, che potrebbe spingere entrambi a migliorarsi e possibilmente raggiungere traguardi storici, analogamente a quanto fatto da Federer, Nadal e Djokovic.
- Alcaraz, a soli 19 anni, ha già vinto il suo primo Major agli US Open, mentre Sinner ha dovuto attendere un po' di più per festeggiare il primo titolo a un torneo del Grande Slam, conquistato recentemente agli Australian Open, a 22 anni.
- Nelle sfide dirette tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, l'italiano ha un leggero vantaggio, avendo vinto quattro delle sette partite in cui si sono incontrati.
Samuel Lopez, allenatore di Pablo Carreno Busta, ha seguito da vicino la rapida ascesa di Carlos Alcaraz, allenandolo quando il suo coach Juan Carlos Ferrero era assente. Lo spagnolo, attualmente in India per seguire il programma di allenamento dell'Accademia Ferrero Tennis - un progetto collaborativo con il Dipartimento dello Sport del Maharashtra per la formazione di giocatori e allenatori di alto livello - ha espresso la sua opinione sul cambiamento generazionale che sta vivendo il circuito del tennis.
«Penso che Novak Djokovic avesse bisogno di dire qualcosa su Carlos dopo la finale. Forse è un paragone incredibile, molto bello per Carlos, ma non è vero. Certo, Alcaraz ha raggiunto un ottimo livello, come Jannik Sinner, ma al momento Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer sono ancora i re. Carlitos e Jannik sono i principi. Devi lottare, andare avanti e forse un giorno potrai essere un re come loro», ha detto lo spagnolo al «The Times of India».
L'importanza delle rivalità
Per ottenere certi risultati è essenziale che ci sia una rivalità che ti motivi quotidianamente, come è successo ai «Big Three». Secondo Lopez la competizione diretta potrebbe aiutare sia Sinner che Alcaraz nel lungo periodo, per diventare dei giocatori migliori.
«Spero che Carlos vinca 14 o 15 tornei dello Slam» ha proseguito il nativo di Alicante. «Prima dell'avvento di Federer, Rafa e Djokovic, quando Sampras vinse 14 Major, tutti dicevano: è impossibile, è un record da Guinness dei primati. E ora ci sono tre ragazzi che ne hanno vinti 20, 22 e 24. È una cosa incredibile nella storia di questo sport».
«Forse Carlos non vincerà 20 Slam, perché per raggiungere risultati simili si deve avere una motivazione smisurata. Ora Alcaraz e Sinner stanno gettando le basi di una rivalità che potrebbe continuare per anni, sulla quale potrebbe basarsi il circuito per almeno un decennio», ha sottolineato l'allenatore iberico.
Alcaraz precoce
Nonostante sia due anni più giovane di Sinner, Alcaraz è stato il primo dei due astri nascenti ad aver vinto un torneo del grande Slam.
L'atleta di El Palmar si era infatti aggiudicato gli US Open nel 2022, all'età di 19 anni. Proprio sul percorso del suo primo titolo in uno Slam, a Flushing Meadown l'iberico aveva sconfitto lo stesso italiano. Ai quarti di finale Alcaraz era riuscito a venire a capo di Sinner al termine di una battaglia durata oltre cinque ore. Il match era terminato poco prima delle 3 del mattino. Inoltre, nel quarto set, lo spagnolo aveva dovuto difendere un match ball dell'italiano sul proprio servizio.
Dieci mesi dopo, da 20enne, Alcaraz era riuscito a vincere il suo secondo Major, quando a WImbledon aveva sconfitto Novak Djokovic in una spettacolare finalissima.
Infine Sinner
Per Jannik Sinner invece, la crescita è stata più lenta, ma costante. L'altoatesino ha dovuto attendere i 22 anni prima di potersi iscrivere al club dei vincitori di un torneo del Grande Slam. Lo scorso mese di gennaio tuttavia ha potuto festeggiare la vittoria agli Australian Open.
Negli scontri diretti fra i due è però l'italiano ad avere leggermente la meglio. Nelle sette volte che si sono incontrati, Sinner si è imposto in quattro occasioni. Ma la domanda è, chi vincerà la prossima?
Prima di rivedere i due giovani fenomeni in campo uno contro l'altro, oltre alla coincidenza, bisognerà attendere che Alcaraz si ristabilisca, dopo il recente infortunio alla caviglia subito a Rio.
Con l'improvvisa uscita di scena di «Charlie», così piace farsi chiamare l'iberico, a Indian Wells Jannik Sinner potrebbe effettuare il sorpasso nel ranking Mondiale. Attualmente Alcaraz è al secondo posto, davanti proprio al tennista azzurro.