Mentre il debutto agli US Open si avvicina a grandi passi, in una simpatica intervista rilasciata ad una giovane tennista statunitense di "Next Generation" Roger Federer ha parlato del proprio futuro e delle possibilità di vedere un giorno un altro Federer o una Federer sui campi da tennis del circuito.
Al debutto nell'ultimo torneo stagionale del Grande Slam mancano poche ore. L'appuntamento è fissato sul tardi, nella seconda partita di Night Session della giornata di apertura degli US Open. Questa sera infatti, dopo la sfida che già promette fuoco e fiamme fra Serena Williams e Maria Sharapova, avversarie agguerrite sia dentro che fuori dal campo, Roger Federer chiuderà la prima giornata dello Slam newyorkese affrontando l'indiano Sumit Nagal nel suo impegno del primo turno.
Nell'attesa di vedere il maestro all'opera, una giovane tennista, trasformatasi in giornalista per un giorno, ha potuto porre alcune domande al renano, ottenendone una simpatica intervista.
L'amore come motivazione
«Dove trovo la motivazioni per continuare a giocare a tennis dopo così tanti anni? Beh, è semplice: io amo questo sport. Naturalmente poi bisogna rendere le cose interessanti, decidere dove allenarsi, costruirsi un team stimolante, ecc.».
«Amo giocare a tennis, e voglio continuare a farlo fino a quando il mio fisico me lo permetterà», ha poi voluto precisare Federer, per la felicità dei suoi milioni di fan sparsi in tutto il globo.
Un erede nel circuito?
«Le ragazze non penso siano interessate a giocare un giorno a tennis, i due maschietti di più, forse solo uno di loro due. Chi lo sa...», ha poi risposto il renano alla domanda se un giorno, nel futuro a medio-lungo termine, vedremo un altro membro della famiglia Federer solcare i campi da tennis.
«Ho comunque i miei dubbi - ha poi aggiunto King Roger - so cosa ci vuole per diventare professionisti, non è una strada facile da percorrere. Vedremo cosa avranno intenzione di fare, io li sosterrò qualunque sia la loro scelta».
«Per me l'importante è che pratichino dello sport, indipendentemente dalla disciplina. Lo sport fa bene», ha poi concluso Federer.
