«Pianta alberi che non vedrai mai» Diventare un grande leader grazie agli All Blacks

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21.9.2021

Gli All Blacks si esibiscono nel caratteristico rituale chiamato 'Haka'
Gli All Blacks si esibiscono nel caratteristico rituale chiamato 'Haka'
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Sono il simbolo e l'orgoglio di un'intera nazione e quando scendono in campo diventano devastanti. Ecco i segreti del successo degli All Blacks, che possono essere adattati da chiunque nella vita di tutti i giorni.

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Non importa quanta conoscenza di rugby si ha, non fa nulla se non si conoscono le regole - e sono tante davvero - se non si conoscono i valori del rugby mondiale... ma tutti hanno già sentito parlare degli All Blacks, cioè la nazionale maschile di rugby della Nuova Zelanda. Tutti hanno già visto il celebre 'haka', la tradizionale danza maori che anticipa ogni sfida della nazionale neozelandese. 

Gli All Blacks, hanno vinto per ben tre volte la Coppa del Mondo di rugby - a pari merito per vittorie con i sudafricani, gli Springboks' - e da decenni sono la squadra più vincente dello sport della palla ovale, l'immagine più veicolata di questo sport. 

Ma cosa rende gli All Blacks tanto bravi, temuti e vincenti? James Kerr, autore del libro 'Legacy', snocciola le 15 regole che rendono quasi leggendari i rugbysti neozelandesi. Regole, che possono essere adottate adattate nella vita quotidiana e soprattutto quando si tratta di business. 

1. Pulire gli spogliatoi

La regola numero uno parla di rispetto per se stessi e soprattutto per gli altri: «Pulire gli spogliatoi. Non sentirti mai troppo grande per fare delle piccole cose». Dopo ogni partita gli All Blacks prendono la scopa e iniziano a pulire gli spogliatoi, accumulando fango e bende usate in un angolo. «I leader di successo trovano un equilibrio tra orgoglio e umiltà; orgoglio assoluto nelle prestazioni; umiltà totale di fronte alla grandezza di qualsiasi compito loro assegnatogli».

2. Attaccare gli spazi

Attaccare gli spazi che si traduce in adattarsi alle circostanze: quando si raggiunge il culmine, l'obiettivo cambia. Perché un'organizzazione vincente è un ambiente di sviluppo personale e professionale in cui ogni individuo si assume le proprie responsabilità. 

3. Giocare con uno scopo

Bisogna sempre chiedersi perché si fa qualcosa. Ognuno di noi ha bisogno di uno scopo chiaro in mente per dare il meglio di sé. Gli All Blacks dicono che «persone migliori fanno giocatori migliori». I migliori leader attirano sostenitori e preziosi collaboratori con la grandezza e la forza della loro visione.

4. Passare la palla

Passa la palla al tuo compagno
Passa la palla al tuo compagno
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Giocare (e vivere) da soli è troppo difficile. «Passare la palla», perché i leader sanno condividere, trasferire responsabilità e conoscenze, oltre che creare un clima di fiducia. L'inclusione, tra le altre cose, serve a motivare i dipendenti a impegnarsi per una causa comune. Come si crea una squadra vincente? I leader danno ai loro subordinati uno scopo, sanno come unire e poi si fanno da parte.

5. Imparare

Ognuno di noi deve imparare dagli altri. Il mantra degli All Blacks è raccogliere il cibo buono e buttare via la spazzatura. I veri leader insegnano, ma sanno anche imparare. Senza dimenticare che il primo stadio dell'apprendimento è il silenzio; il secondo è l'ascolto.

6. Nessun capo... la forza del lupo è il branco.

La regole è evitare coloro che pensano per sé e non sanno dare agli altri. Perché, come dicono i Maori, una goccia d'acqua che entra da un piccolo buco può affondare una canoa. La leadership si esprime al meglio quando la squadra prende il comando.

Il famoso Haka.
Il famoso Haka.
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7. Abbracciare le aspettative

Le aspettative devono essere adeguate alla sfida che si sta per affrontare. Non devono essere né troppo alte né troppo basse, perché non solo la motivazione è tutto, ma anche gli obiettivi devono essere commisurati alla forza disponibile. Gli All Blacks ricordano più le sconfitte che le vittorie, è una questione di atteggiamento: i leader di successo fissano le aspettative in alto e cercano di superarle.

8. Allenarsi per vincere

Massima maori per la regola numero otto: «Il modo in cui si forma il ramoscello determina come crescerà l'albero». Allenati per vincere. E per farlo, allenati sotto pressione. Allenarsi per vincere condiziona il cervello e il corpo a dare il massimo, permette alle migliori prestazioni di diventare automatiche, sviluppa una mentalità vincente.

9. Mantenere la testa 'fredda'

Per la regola numero nove, mantieni la testa fredda. Ricorda che le cattive decisioni non vengono prese per mancanza di abilità o di giudizio istintivo, ma per l'incapacità di gestire la pressione in un momento cruciale.

10. Conosci te stesso

«Raggruppa i rami della manuka in modo che non si spezzino», dice una proverbio maori. Considera te stesso come un fascio di rami fragili, uniscili e proteggili. Insieme saranno più forti. Conosci te stesso e sii te stesso.

11. Sacrificio

La regola numero 11 è il sacrificio. Perché i campioni sanno andare oltre. Trova una motivazione superiore e dai tutto per quell'obiettivo.

Il sacrificio è necessario per vincere.
Il sacrificio è necessario per vincere.
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12. Inventa il tuo linguaggio

Canta il tuo mondo per farlo esistere: inventa il tuo linguaggio. Tutti i grandi leader sono anche grandi narratori. Le organizzazioni vincenti sono cresciute da una storia accattivante. Un bel racconto aiuta le persone a capire per cosa stanno lottando e perché.

13. Creare una cultura

Avere una cultura di riferimento - e dei rituali - aiuta la squadra a trovare la propria identità, qualcosa in cui riconoscersi. I rituali raccontano la tua storia, coinvolgono la tua gente, creano un'eredità e rendono reale l'intangibile.

14. Sii un buon antenato

Sii un buon antenato, cioè «Pianta alberi che non vedrai mai», come si dice nella cultura maori. Ricorda che non sei che un grammo di presente tra eternità, passato e futuro. I veri leader sono gli amministratori del futuro. Si assumono la responsabilità di aumentare l'eredità.

15. Scrivi la tua eredità

Le pagine davanti a te sono ancora bianche: è il momento di lasciare il tuo contributo, il tuo segno.