Dopo aver beffato il grande Bayern, il piccolo club spagnolo avanza ulteriormente nel massimo torneo continentale. Ecco la bella favola di un club di periferia che oltre al calcio vive di piastrelle in ceramica.
La Spagna del calcio è dominata - da sempre - da due club: il Real Madrid e il Barcellona. In un secolo circa di storia solo poche altre - Atletico, Bilbao e Valencia - hanno saputo interrompere per brevi periodi l'egemonia dei due grandi club.
Ieri sera, il 'modesto' Villareal è riuscito a qualificarsi alle semifinali di Champions League estromettendo la superpotenza Bayern Monaco, dopo aver già silurato la Juventus negli ottavi di finale. Nella fase a gironi, gli spagnoli sono arrivati secondi ad un solo punto di distanza dal Manchester United, staccando Atalanta e Young Boys.
Villareal, la cittadina della ceramica - e del calcio
Oltre alle piastrelle in ceramica il club calcistico FC Villarreal è il fiore all'occhiello della città di 50'000 abitanti situata a nord della metropoli di Valencia.
Quasi un cittadino su quattro possiede un abbonamento e grazie ai propri calorosi tifosi i giocatori del Villareal hanno un asso in più nella manica quando disputano le partite casalinghe.
Una squadra di una piccola cittadina - delle dimensioni di Lugano - che gioca nella grande Champions League è un'immagine che non si vede più nel mondo del calcio miliardario. Ma come ha fatto il Villarreal a diventare il sottomarino giallo più conosciuto del calcio continentale?
Fernando Roig
Per molto tempo il club ha giocato inosservato agli occhi del pubblico internazionale, offuscato dal grande Real, dal Barca e anche dall'Atletico di Simeone. Nel 1997 Fernando Roig comprò la società di seconda divisione in un bar, per l'equivalente di poco meno di mezzo milione di franchi.
Il mecenate raccolse facilmente la 'modesta somma'; dopo tutto la sua famiglia è una delle più ricche di Spagna. La dinastia Roig ha costruito il suo impero con la ceramica, quella che si produce tutt'oggi a Villareal, per poi buttarsi nel business dei supermercati acquistando Mercadona, la più grande catena del paese.
Per Roig, e il suo impero, oggi lavorano 93'000 persone, più di quattro volte il numero di spettatori che possono assiepare l'Estadio de la Cerámica (23.500 spettatori), o Madrigal, com'è chiamato dalla gente del posto lo stadio del Villareal.
Con investimenti sostenibili e trasferimenti intelligenti, il Villareal ha confezionato diversi successi negli ultimi 25 anni: dodici le presenze tra Europa League e Champions League, mentre l'anno scorso il piccolo club è riuscito addirittura a vincere l'Europa League, battendo il Manchester United in finale. Successo questo che gli ha garantito l'accesso alla Champions League di questa stagione. Poi ManU ancora, Juventus, Bayern, e ora i tifosi del Villareal continuano a sognare ... forse anche l'impossibile.
Si dice che Fernando Roig abbia investito fino ad oggi 200 milioni di euro.
La piccola tra le grandissime del calcio europeo
La formazione del Villareal ha un valore di mercato- secondo transfermarkt.com - di 380 milioni di euro, meno della metà del valore di Bayern, Real Madrid e Barcellona, che si attestano tutte attorno agli 800 milioni di euro di valore di mercato, mentre il Chelsea, uscito ieri sera di scena al Santiago Bernabeu di Madrid, di milioni ne vale 850, il PSG, ben 900. Inoltre ci sono più di una decina di formazioni europee, dal valore e dal blasone superiore al Villareal, che la Champions League l'hanno lasciata anzitempo: PSG, Juventus, Inter, Milan, Tottenham, Borussia Dortmund, Manchester United ...
Il calcio, criticato per abusi di potere, contestato per evidenti problemi di monopolio, rimproverato per una struttura oligarchica, e giudicato da molti noioso per mostrare sempre gli stessi club ai vertici di tornei nazionali e continentali, a volte riserva delle belle favole ... quelle nelle quali il figlio dell'operaio si siede al tavolo dei potenti, sicuro e umile allo stesso tempo.
Fu il caso del Leicester trionfatore in Premier League alcuni anni fa, della Grecia di Rehhagel che conquistò l'Olimpo ad Euro 2004, mentre stavolta, è la favola del Villareal in Champions League. Una racconto ancora da terminare. Gustiamocelo.