Animali selvatici Quali sono le condizioni di detenzione dei grandi felini in Svizzera?

Gil Bieler

11.5.2020

La serie di documentari «Tiger King» ha stabilito nuovi record di spettatori su Netflix. La Svizzera non ha forse un re indiscusso degli animali selvatici, ma non manca di grandi felini: ecco cosa bisogna sapere, in ambito giuridico, sull'allevamento degli animali selvatici e la loro protezione.

Sbucato dal nulla, «Tiger King» ha riscosso un grosso successo di pubblico. Questo documentario Netflix che segue un gruppo di loschi allevatori negli Stati Uniti è un esempio perfetto di trash TV: non si fa che restare incollati davanti allo schermo, portandosi la mano alla fronte in un gesto di incredulità.

I protagonisti dell’entourage di Joe Exotic, un eccentrico appassionato di armi, sono uno più strano dell'altro; mentre le condizioni in cui versano le tigri ed altri animali – che spesso vengono semplicemente maltrattati – superano ogni immaginazione.

Fortunatamente, da noi, non esistono allevatori di questo genere che privilegino il mettersi in mostra rispetto al benessere animale. Tuttavia, ci sono molte tigri in Svizzera. «Bluewin» ha raccolto le domande più importanti sui grandi felini in Svizzera. Eccole:

Si possono detenere delle tigri in Svizzera?

La regolamentazione stabilita dalla Confederazione è molto stretta e dettagliata nell’Ordinanza sulla protezione degli animali: per i privati, è praticamente impossibile da soddisfare. Per esempio, un recinto esterno per due tigri deve garantir loro uno spazio di almeno 80 metri quadri e 240 metri cubi. Per un recinto interno, ci vogliono almeno 30 metri quadri (90 metri cubi).

E lo spazio non è affatto l’unico criterio: i proprietari devono infatti consentire alle tigri di arrampicarsi, di nascondersi e di bagnarsi. È altresì obbligatorio prevedere una zona di riposo sopraelevata ed è anche specificata la maniera in cui le tigri devono essere nutrite: «Il cibo deve essere presentato in modo che l’animale sia incitato a fare uno sforzo per ottenerlo.»

Inoltre, i proprietari di animali devono ricevere una formazione specifica. In caso di detenzione a titolo professionale, uno specialista con conoscenze in biologia dei giardini zoologici deve dare consigli sulla costruzione e l’allestimento dei recinti.

Chi rilascia l’autorizzazione?

Ogni persona che vuole detenere degli animali selvatici deve ottenere preventivamente un’autorizzazione dall'autorità cantonale competente. Poiché i grandi felini presentano esigenze particolari in materia di detenzione e di cure, uno specialista indipendente deve ugualmente confermare che tutte le condizioni vengano rispettate.

Cosa serve per la detenzione delle tigri?

Lo zoo di Zurigo ospita due tigri della Siberia, un maschio che si chiama Sayan e una femmina, Irina. I due esemplari sono «dei giovani adulti», precisa il direttore di lunga data dello zoo, Alex Rübel, che andrà in pensione a giugno.

Intervistato da «Bluewin», spiega che l’allevamento delle tigri allo zoo di Zurigo ha una lunga tradizione e che viene costantemente migliorato nel corso degli anni. Oggi, i due animali selvatici hanno «molto più spazio del minimo legale», aggiunge il direttore. A ciò si aggiungono un laghetto speciale e delle piantagioni lussureggianti che offrono agli animali possibilità di ristoro.

Alex Rübel spiega che è stato già intervistato a più riprese riguardo il documentario «Tiger King», ma che non l’ha visto personalmente. Basandosi su quello che ha sentito dire, assicura tuttavia che non è «certamente un fan».

Spera che la serie non venga imitata da persone che potrebbero essere spinte a credere che allevare animali selvatici sia un gioco da ragazzi. «Allo zoo, noi cerchiamo di sensibilizzare la gente sulle esigenze di una detenzione rispettosa del benessere degli animali.»

Ciò emerge chiaramente già dagli sforzi fatti dallo zoo di Zurigo per nutrire i suoi animali: la carne viene posta in casse di metallo in diversi punti del recinto. Queste sono dotate di porte scorrevoli, aperte solo per pochi minuti: così, non tutti i «tentativi di caccia» sono fruttuosi.

Secondo Alex Rübel, una tigre mangia circa tre chili di carne al giorno, ma non ha bisogno di essere nutrita quotidianamente. Inoltre, ogni tanto, anche dei lupi possono vagabondare nel recinto (ovviamente, non contemporaneamente alle tigri) lasciandovi le loro impronte olfattive. Così come avviene in natura.

E i leoni?

Lo zoo di Basilea non ha tigri, ma cinque leoni e due pantere delle nevi. Il parco conta anche due ghepardi, che appartengono tuttavia alla sottofamiglia dei piccoli felini.

Per la detenzione dei leoni, conviene assicurarsi che questi ultimi vivano in branco, dato che sono molto socievoli, afferma Tanja Dietrich, portavoce di «Zolli». Le installazioni devono restare aperte giorno e notte per i leoni, che amano passeggiare di notte. Inoltre, spiega, l’alimentazione integrale (costituita non soltanto di carne, ma anche di ossa e di rigaglie) rappresenta un altro fattore decisivo. Un leone mangia circa otto chili di carne al giorno, precisa.

Inoltre, «l’allevamento dei cuccioli è importante, perché crescere la discendenza costituisce la migliore occupazione per questi animali». Allo zoo di Basilea, tre leoni adulti vivono infatti insieme a due piccoli.

Da dove vengono gli animali degli zoo svizzeri?

Gli zoo di Zurigo e di Basilea collaborano entrambi con il Programma europeo per le specie minacciate (EEP).

Sayan, il maschio di tigre dello zoo di Zurigo, è nato al Parco dei Felini in Francia ed è arrivato a Zurigo nel 2018. La femmina Irina viene dallo zoo di Odense (Danimarca) ed è arrivata solo l’estate scorsa. È succeduta a Elena, morta dopo essersi battuta con Sayan.

La tigre della Siberia Irina passeggia nel suo recinto allo zoo di Zurigo.
La tigre della Siberia Irina passeggia nel suo recinto allo zoo di Zurigo.
Zoo Zürich/Enzo Franchini

I tre leoni adulti dello «Zolli» di Basilea – tutti di circa 20 anni – provengono dalle riserve naturali sudafricane del Pilanesberg e di Madikwe, dove sono stati introdotti dei leoni di Namibia in buona salute, spiega Tanja Dietrich. «Si sono talmente moltiplicati che alcuni esemplari hanno dovuto essere ceduti. Alcuni sono stati dati come base per un allevamento a scopo conservativo negli zoo – una misura precauzionale in caso di un evento che tocchi la popolazione selvatica.»

Tanja Dietrich sottolinea inoltre che lo zoo di Basilea sostiene dei progetti di conservazione della natura nei paesi d’origine degli animali selvatici.

Nell’ambito dell’EEP, prosegue Dietrich, gli esemplari vengono scelti in maniera che «i partner siano geneticamente compatibili». Devono essere il meno apparentati possibile, continua. Infatti, lo zoo di Zurigo non ha ambizioni di discendenza per le sue tigri, come spiega Alex Rübel: «Non abbiamo delle raccomandazioni di allevamento.»

Cosa ne pensano i difensori della causa animale?

«Le condizioni di detenzione negli zoo amministrati scientificamente sono sempre buone», afferma Samuel Furrer, zoologo alla Protezione svizzera degli animali (PSA), che precisa che questi ultimi hanno accesso ad installazioni spaziose e adattate per quanto possibile alla specie. la La gestione dell’allevamento, prosegue, è ugualmente regolamentata e generalmente coordinata a livello internazionale, cosa che contribuisce ad evitare i problemi legati agli animali in surplus.

La PSA osserva sempre più problemi nella detenzione privata di animali selvatici. Tra le altre cose, rileva Samuel Furrer, la detenzione di alcune specie potrebbe rapidamente causare un sovraccarico. E poiché esistono solo pochi posti appropriati a cui «lasciare» questi animali selvatici, questi ultimi sono spesso, «reclusi in condizioni insufficienti [per un lungo periodo] oppure viene loro praticata l’eutanasia».

Ad ogni modo, la protezione svizzera degli animali non è a conoscenza di alcun caso di animali selvatici detenuti illegalmente in Svizzera.

«Non sosteniamo l’allevamento dei grandi felini nei circhi, perché la qualità dei recinti è spesso molto modesta per via del cambiamento costante dei luoghi di rappresentazione», spiega Samuel Furrer. I cambiamenti di luogo e i trasporti frequenti espongono gli animali a un grande stress, sottolinea.

I grandi felini presto proibiti al circo?

Diversi paesi europei – tra cui l’Austria e l’Irlanda – hanno proibito i numeri di animali selvatici nei circhi. In Svizzera, non è in vigore nessun divieto di questo tipo. Tuttavia, il Circo Knie ha già ritirato i leoni e gli elefanti dal suo programma diversi anni fa.

Quando il Circus Royal (che successivamente è fallito) ha annunciato nel 2019 che sarebbe ripartito in tournée con tre leoni, i difensori della causa animale hanno protestato, e il circo ha di nuovo annullato i numeri dei suoi animali selvatici.

Nel 2018, diversi gruppi di protezione degli animali hanno presentato una petizione che reclama il divieto di animali selvatici nei circhi svizzeri, raccogliendo 70’000 firme. Tuttavia, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e degli affari veterinari non concorda con questo: «Per via della stretta regolamentazione, la detenzione di animali selvatici in Svizzera tiene sufficientemente conto del benessere degli animali», precisa l’istituzione nella risposta. I difensori della causa animale hanno così lanciato una campagna informativa.

Tuttavia, una richiesta di divieto è ancora in bilico: dal 2018, una mozione presentata dall’argoviese Irène Kälin, membro dei Verdi, è in attesa al Consiglio nazionale. La politica ha incaricato il Consiglio federale di stilare una lista degli animali selvatici che in futuro non potranno più essere condotti nelle tournée circensi.

Un bagno faccia a faccia con i leoni

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