L'ex magazziniere racconta Quando Balotelli e Mancini vennero quasi alle mani

bfi

11.4.2023

Mario Balotelli.
Mario Balotelli.
KEYSTONE

Il 32enne attaccante italiano è conosciuto sì per le sue doti da calciatore, ma altresì per le innumerevoli spacconate e liti che ne hanno contraddistinto la carriera. Mario Balotelli oggi gioca a Sion, nel 2010 era al Manchester City con Roberto Mancini. L'ex magazziniere dei Citizens ha raccontato alcuni aneddoti di Super Mario, genio sregolato del calcio.

bfi

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • L'ex magazziniere del Manchester City, in un podcast inglese, ha raccontato di una lite mancata tra Balotelli e Mancini, quando nel 2012 entrambi erano in Inghilterra.
  • L'ex impiegato dei Citizens ha parlato pure della genesi della celebre maglietta con la scritta 'Why always me?'.
  • Mario Balotelli, oggi giocatore del Sion, ha segnato 5 reti in 15 gare stagionali di Super League.

A soli ventanni Mario Balotelli approdò la Manchester City: era l'attaccante del momento, dirompente, pieno di talento e forza fisica. Ma secondo l'ex magazziniere dei Citizens, ai tempi in cui l'attaccante italiano era in Inghilterra, «Mario aveva abilità fantastiche ma non sarà mai un giocatore di squadra, in effetti penso che l'assist ad Aguero sia stato l'unico della carriera».

Oggi Balotelli ha 32 anni e un contratto con il Sion di Constantin. Sabato, in occasione della gara contro il Servette (2-2), l'italiano era in tribuna. In stagione l'ex attaccante di Inter, City, Liverpool e Milan ha segnato cinque reti in 15 incontri.

Ma torniamo al 2010 - quando Super Mario era al City e Roberto Mancini era il suo allenatore - con i racconti di Les Chapman, l'ex magazziniere del Manchester City, usciti nel podcast Ninety Three Twenty.

L'ex magazziniere si è dapprima soffermato sul rapporto conflittuale tra i due italiani, Mancini e Balotelli. «In spogliatoio vennero quasi alle mani, Mancini gli lanciò una borsa addosso e scoppiò la lite».

Accadde in occasione di una gara di Champions League contro la Dinamo Kiev, quando Balotelli fu espulso dopo appena venti secondi. Il ragazzo rientrò negli spogliatoi. «Poco dopo è arrivato Mancini che ha iniziato a imprecare in italiano contro di lui, agitando le braccia come un assatanato - ha raccontato Les Chapman - prima di tornare in campo Mancini passò davanti a una borsa di un altro giocatore e la scagliò verso Balotelli, che si abbassò per schivarla».

2012: Roberto Mancini (sinistra ) e Mario Balotelli, entrambi al Manchester City
2012: Roberto Mancini (sinistra ) e Mario Balotelli, entrambi al Manchester City
KEYSTONE

Ma il momento di grande tensione non terminò così. «Mancini corse nuovamente incontro a Balotelli, urlando nuovamente in italiano...». In quell'istante il magazziniere si mise tra i due per evitare il peggio. Mancini allora si voltò e tornò in campo.

Chapman ha anche raccontato com'è nata l'idea della maglietta con la scritta 'Why always me?' (in italiano 'Perchè sempre io?') che Balotelli mostrò durante la vittoria per 6-1 del City sul Manchester United nel 2012. In quell'occasione l'attaccante italiano brillò, segnando una doppietta.

Mario Balotelli
Mario Balotelli
Facebook

«Mario mi disse che voleva preparare una maglia per il derby», ha raccontato ancora l'ex magazziniere, che gli disse di evitare frase offensive nei confronti dei tifosi dello United. «Mi fece un paio di proposte che bocciai, poi mi disse: 'Why always me?'. Un'idea simpatica, ma purtroppo, invece di semplicemente alzare la casacca per mostrare la maglietta sotto con la scritta, Super Mario se la alzò sopra la testa ricevendo così un'ammonizione.