La partita di venerdì è il test più difficile che attende la Nazionale nella corsa alla qualificazione ai prossimi Mondiali. Dal canto suo Pierluigi Tami è già convinto di aver fatto la scelta giusta, puntando sull'ex difensore centrale come timoniere della selezione nazionale.
All'inizio di agosto Pierluigi Tami, direttore delle squadre nazionali, ha presentato il successore di Vladimir Petkovic, partito per Bordeaux. Con Murat Yakin, la scelta è caduta con sorpresa su un allenatore di Challenge League. Tre mesi dopo Tami si è detto soddisfatto della scelta fatta.
«Volevo un allenatore che conoscesse il nostro calcio, la nostra cultura, i nostri giocatori», ha spiegato Tami in un'intervista apparsa sulle pagine dell'NZZ. Secondo lui, l'ex allenatore dello Sciaffusa può contare su una dote particolare: «Muri ha sempre dimostrato una notevole flessibilità tattica. Che stesse allenando il Basilea, lo Spartak Mosca o lo Sciaffusa: si poteva vedere uno sviluppo tattico, anche se coinvolgeva disparati giocatori di livelli molto diversi. Ha sempre adattato i suoi pensieri alla qualità dei giocatori a disposizione».
«Murat ha ampliato la squadra»
Tami ha inoltre descritto Murat Yakin come una persona orientata alle soluzioni, un vantaggio nel suo nuovo lavoro come allenatore della nazionale. Numerose assenze a causa di infortuni stanno inesorabilmente mettendo alla prova il successore di Petkovic, praticamente sin dal momento in cui è entrato in carica.
«Murat ha ampliato la squadra. Sta pure seguendo giocatori che forse non erano più presi in considerazione da Vlado. Ma è normale che un nuovo allenatore voglia dare nuove possibilità», ha spiegato Tami.
«L'ora della verità»
Anche se Yakin ha diretto la squadra da sole cinque partite, Pier Tami ne è sicuro, «in Murat abbiamo trovato la persona gusta, garantisce continuità e anche a livello di gioco è bello vedere giocare la sua squadra, perché l'obiettivo è quello di continuare a giocare con intensità».
Tami si è detto positivo in vista delle ultime sfide in chiave qualificazione ai Mondiali: «Tutto è aperto, abbiamo lo stesso numero di punti dell'Italia, un risultato che per noi è già buono. Adesso c'è il momento della verità, ed è proprio al momento giusto».
Questo vale in primis per Yakin, se vuole confermarsi e continuare la sua avventura alla testa della Nazionale. «In cinque partite con Murat, ho visto molte cose positive, ora però ci sono anche partite in cui il risultato in senso stretto ha un ruolo ancora più importante», ha concluso Tami.