Chi lo ferma piu? Ancelotti, dove nessuno ha mai osato

bfi

27.4.2022

Carlo Ancelotti 
Carlo Ancelotti 
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Ecco perché il tecnico italiano del Real Madrid potrebbe a giorni raggiungere un risultato mai riuscito a nessun altro allenatore nella storia del calcio europeo.

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Carletto Ancelotti da Reggiolo (Emilia-Romagna) è nato il 10 giugno 1959. Da giocatore, con le maglie di Roma e Milan, Ancelotti ha vinto due Coppe dei Campioni (oggi Champions League), due Coppe Intercontinentali, due Supercoppe Europee, tre campionati di Serie A, quattro Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Smessi i panni da giocatore, a 33 anni, diventò da subito 'studente allenatore' a fianco di Arrigo Sacchi, il mago di Fusignano che dopo aver rivoluzionato il calcio al Milan, prese posto sulla panchina della nazionale azzurra.

I primi passi in panchina 

Nel 1995 Ancelotti iniziò a camminare da solo, alla guida della Reggina, per poi passare al Parma. Nel 1999 arrivò la prima chiamata importante: la Juventus scelse l'ex giocatore di Roma e Milan per guidare la sua formazione nella quale brillava un certo Zinédine Zidane. Da questo momento la carriera dell'uomo di Reggiolo spiccherà il volo verso mete impensabili.

Carlo Ancelotti (al centro) con Andriy Shevchenko (sinistra) e Billy Costacurta ai tempi del Milan nel 2003
Carlo Ancelotti (al centro) con Andriy Shevchenko (sinistra) e Billy Costacurta ai tempi del Milan nel 2003
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Di successo in successo

L'italiano, passato al Milan nel 2001 - con la Juventus vinse la Coppa Intertoto nel 2000 - vinse il campionato di Serie A (2004), oltre a due Champions League (2003 e 2007) e altri titoli. Nel 2010, in Inghilterra alla guida del Chelsea, conquisterà la Premier League prima di trasferirsi a Parigi dove con il PSG si laureerà campione di Francia nel 2013. Tre anni dopo, nella cui parentesi vincerà la Champions League con il Real Madrid (2014), il tecnico italiano trionferà anche in Germania, conquistando la Bundesliga con il Bayern di Monaco. Poi le fugaci apparizioni con il Napoli e l'Everton, prima di essere richiamato in Spagna ancora dal Real, con il quale ha ancora un conto in sospeso. 

Il probabile primato

Infatti il collezionista di trofei Carlo Ancelotti si è assicurato da tempo un posto nell'Olimpo del calcio. Potrebbe a giorni, distinguersi ancora di più dagli altri top coach europei.

Con il Real Madrid, il 62enne italiano, è infatti in procinto di vincere il titolo spagnolo, cosa che non gli era riuscita durante il suo primo mandato in Spagna. A cinque turni dalla fine della stagione, i reali hanno bisogno di un solo punto per vincere La Liga.

Per Ancelotti questo significa che dopo aver vinto campionati con il Milan in Italia, il Chelsea in Inghilterra, il PSG in Francia e il Bayern in Germania, sarebbe il primo allenatore a diventare campione in tutti i 5 campionati principali. Pazzesco!

Bomber al suo servizio

Nonostante il fatto che per Ancelotti è sempre stato fondamentale mettere in campo un undici che subisse meno reti possibili, composto dunque da arcigni difensori (Maldini, Terry, Silva) e centrocampisti eclettici (Verratti, Colle, Gattuso) il tecnico di Reggiolo si è sempre appoggiato in attacco a delle bocche di fuoco ispiratissime, che hanno contribuito in maniera significativa alla conquista dei tantissimi trofei.

Ai tempi del Milan fu l'ucraino Shevchenko (127 reti) a fare le fortune in attacco della formazione di Ancelotti, al Chelsea ci pensò Didier Drogba (100), al PSG Zlatan Ibrahimovic assicurò quasi una rete a partita, mentre al Bayern fu il turno di Robben e Levandovski.

Carlo Ancelotti (sinistra) e il suo bomber al PSG Zlatan Ibrahimovic (2013)
Carlo Ancelotti (sinistra) e il suo bomber al PSG Zlatan Ibrahimovic (2013)
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Benzema, cannoniere infallibile

Ieri sera il suo Real non è affondato sotto i colpi di un City in versione stratosferica. Sfida terminata con il successo degli inglesi per 4-3 anche grazie alle due reti di Karim Benzema.

L'attaccante francese - 41 reti in stagione in 41 partite giocate - è il bomber presente di Ancelotti, colui che quasi sicuramente gli permetterà di diventare l'unico manager della storia del calcio europeo a vincere il campionato in tutti e cinque i massimi tornei nazionali.

«Benzema? Non so se vincerà il Pallone d'oro, ma non c'e nessuno con le sue qualità», ha detto martedì sera il tecnico del Real Madrid al termine della sfida persa contro il City, che grazie alle due reti del francese, tiene in corsa gli spagnoli verso la finale di Champions League. Ma questa è un'altra storia.