Arabia Saudita, pazza per lo sport Bin Salam: «Sportwashing? Non m'importa. Voglio solo che il nostro PIL cresca»

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24.9.2023

Il principe dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman
Il principe dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman
KEYSTONE

L'Arabia Saudita è stata accusata di investire nello sport e di utilizzare eventi di alto profilo per migliorare la propria reputazione internazionale - sportwashing. Il Principe Mohammed bin Salman sembra invece avere un solo interesse: aumentare il PIL del proprio Paese.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Il principe saudita Bin Salman rimanda al mittente le accuse di usare lo sport per ripulire l'immagine del suo Paese.
  • Il regnante saudita ha detto che il suo interesse è quello di far crescere il PIL (prodotto interno lordo) e di avvalersi anche dello sport per fare ciò.
  • Intanto, sempre più grossi eventi trovano la via della penisola araba.

Il Fondo di investimento pubblico dell'Arabia Saudita (PIF) ha guidato l'acquisizione del Newcastle United lo scorso anno e ha lanciato il LIV Golf.

«Se il lavaggio dello sport aumenterà il mio PIL dell'1%, allora continueremo a farlo», ha dichiarato Bin Salman a Fox News: «Non mi interessa lo Sportwashing. Ho una crescita del PIL dell'1% grazie allo sport e punto a un altro 1,5%. Chiamatelo come volete: otterremo quell'1,5%».

Lapidario, senza fronzoli. Il principe bada al sodo, sembra.

Le critiche

L'Arabia Saudita è stata criticata per le sue violazioni dei diritti umani - 81 uomini sono stati giustiziati in un solo giorno l'anno scorso - per le violazioni dei diritti delle donne, per la criminalizzazione dell'omosessualità, per la limitazione della libertà di parola e per la guerra in Yemen.

Inoltre, la sua posizione internazionale è stata gravemente danneggiata dall'uccisione nel 2018 di Jamal Khashoggi, un giornalista saudita residente negli Stati Uniti che era un importante critico del governo di Ryhad.

Da tempo, gli attivisti per i diritti umani affermano che lo sport viene utilizzato dal governo saudita per distrarre da problemi di reputazione: sportwashing.

«Le enormi quantità di denaro saudita che attualmente fluiscono attraverso il calcio e altri sport stanno creando un gran polverone mediatico, ma dietro queste transazioni, le autorità saudite sono impegnate a reprimere i diritti umani», ha detto Felix Jakens di Amnesty International al «The Mirror».

Vision 2030

Ma le autorità saudite respingono queste accuse e affermano che gli investimenti nello sport sono una parte fondamentale della strategia «Vision 2030».

Il fondo sovrano del Paese ha un patrimonio stimato di 620 miliardi di franchi. Il presidente del Newcastle, Yasir Al-Rumayyan, è il governatore del PIF, controllato da Bin Salman.

Sempre più grande calcio sul suolo saudita

L'Arabia Saudita, inoltre, ospiterà la Coppa del mondo per club a dicembre - la prima volta che ospita un evento importante della FIFA - e si prevede che si candiderà per ospitare la Coppa del mondo nel 2030 o nel 2034.

Il fondo sovrano (PIF) ha anche nel frattempo preso il controllo di quattro dei principali club dell'Arabia Saudita - Al-Ahli, Al-Hilal, Al-Ittihad e Al-Nassr - che nelle ultime stagioni hanno effettuato acquisti pazzeschi, tra cui Cristiano Ronaldo e Karim Benzema.

Anche golf, boxe, Formula 1 e tennis 

Il lancio della redditizia serie LIV Golf nel 2022 ha fatto sì che il PGA Tour e il DP World Tour accettassero di fondersi con il PIF. Anche la F1 ha deciso di tenere la sua gara inaugurale in Arabia Saudita nel 2021, come parte di un accordo a lungo termine con il Paese arabo.

Anche il grande incontro di pugilato per il titolo mondiale, tra Joshua e Usyk, si è svolto a Gedda l'anno scorso.

A ruota segue pure il tennis. L'Arabia Saudita ospiterà un torneo ATP per la prima volta quest'anno, dopo che è stato concordato un accordo quinquennale per ospitare le Next Gen ATP Finals. L'Arabia Saudita ha anche avuto colloqui per ospitare le WTA Finals di fine stagione.