Dall'anno prossimo, nelle gare di discesa, gli atleti di sci alpino dovranno indossare degli airbag. Questa nuova regola, pensata per aumentare la sicurezza, sta però generando preoccupazioni tra gli atleti.
Hai fretta? blue News riassume per te
- La Federazione internazionale di sci (FIS) ha deciso: dalla prossima stagione per gli sciatori e le sciatrici di velocità sarà obbligatorio indossare «un airbag».
- Il direttore della FIS Markus Waldner è convinto che le conseguenze sarebbero meno gravi con un airbag. Marco Odermatt indossa l'airbag da anni, ma altri sciatori hanno delle riserve.
- L'airbag sta facendo discutere il circo bianco. Molte domande a riguardo rimangono senza risposta.
A fine novembre lo sciatore canadese Broderick Thompson è stato vittima di un grave incidente durante un allenamento a Beaver Creek. Quel giorno il 29enne non indossava un airbag.
Nel frattempo, per quanto riguarda le gare di super-G e discesa, la Federazione Internazionale di Sci (FIS) ha deciso di rendere obbligatorio l'uso di un airbag speciale sotto la tuta da sci a partire dalla stagione 2024/25. Vale sia per le donne che per gli uomini.
Una portavoce della FIS ha giustificato la nuova regola affermando che gli airbag si sono dimostrati «una misura preziosa» per aumentare la sicurezza degli atleti nelle gare di velocità.
Un aiuto o un pericolo?
Non tutti sono soddisfatti della nuova disposizione di sicurezza della FIS in vista della prossima stagione. Molti atleti e allenatori sono insicuri e non comprendono la decisione della federazione. Alcuni trovano il giubbotto speciale con camere d'aria gonfiabili poco pratico e dubitano della sua reale efficacia. In diversi addirittura temono che questo equipaggiamento tecnologico possa essere pericoloso.
Wolfgang Maier, direttore sportivo della Federazione Tedesca di Sci (DSV), ha criticato aspramente la FIS, paragonando la decisione sull'airbag a quella del recente divieto della sciolina col fluoro, che ha causato grande incertezza nel mondo dello sci.
«Questa è un'altra tipica assurdità della FIS!», ha difatti commentato l'esperto tedesco.
La FIS ha sciolto il gruppo di esperti che si era espresso contro l'obbligo dell'utilizzo dell'airbag, tra cui Karl-Heinz Waibel, allenatore capo per scienza e tecnologia del DSV. Waibel aveva sottolineato che questi dispositivi potrebbero proteggere dalle contusioni, ma non dalle gravi lesioni alla schiena, già prevenute dalle protezioni dorsali.
Ancora molte domande...
Negli anni passati, alcuni atleti hanno subito gravi lesioni alla colonna vertebrale in cadute nelle quali l'airbag è stato attivato. I produttori dello speciale giubbotto protettivo hanno negato la responsabilità di tali infortuni in lettere ufficiali inviate alla FIS.
Tuttavia il pensionato Beat Feuz e altri sciatori hanno espresso scetticismo sull'efficacia degli airbag. Romed Baumann, ad esempio, ha smesso di usarli dopo un infortunio di un collega. Anche star come Aleksander Aamodt Kilde e Dominik Paris non indossano l'airbag.
Marco Odermatt e Niels Hintermann, invece, si sentono più sicuri utilizzando lo speciale giubbotto.
L'utilizzo di questa tecnologia non fa dunque l'unanimità nel circo bianco. Oltretutto sono molte le domande su questo tema che rimangono aperte. Per esempio, chi sarà responsabile se gli airbag presentano dei malfunzionamenti o causano cadute durante una gara? Per il momento si attendono ancora le risposte da parte della FIS.