Scoppia la polemica Ostia sostituita da una patatina, ecco perché è stato vietato lo spot di Amica Chips

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13.4.2024 - 23:59

Ostia sostituita da una patatina, ecco perché lo spot di Amica Chips è stato vietato

Ostia sostituita da una patatina, ecco perché lo spot di Amica Chips è stato vietato

Italia: l'Istituto di autodisciplina pubblicitaria ha deciso di bloccare la diffusione dello spot, che ha suscitato controversie per aver sostituito l'ostia con una patatina in una scena che simula una funzione religiosa.

10.04.2024

L'Istituto di autodisciplina pubblicitaria ha deciso di bloccare la diffusione della pubblicità, che ha suscitato controversie per aver sostituito l'ostia con una patatina in una scena che simula una funzione religiosa.

13.4.2024 - 23:59

Recentemente, l'Istituto di autodisciplina pubblicitaria (IAP) ha preso una decisione significativa riguardante uno spot pubblicitario di Amica Chips, che ha generato discussione e polemiche.

Lo spot in questione, caratterizzato dalla sostituzione dell'ostia con una patatina in una scena che simula una celebrazione religiosa, ha sollevato questioni legate al rispetto delle convinzioni religiose.

La decisione dell'IAP di interrompere la diffusione dello spot si basa sul rispetto dell'articolo 10 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Questo articolo stabilisce che la comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose degli individui. La risposta dell'IAP è stata dettata dalla necessità di tutelare tali principi, in seguito alle numerose segnalazioni ricevute da cittadini e associazioni, tra cui l'Aiart.

L'Aiart, Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione, ha espresso la propria contrarietà allo spot, sostenendo che questo avrebbe offeso la sensibilità religiosa di molti cattolici.

Di fronte a tale contesto, il Comitato di Controllo dell'IAP ha valutato che lo spot stabilisse un parallelo inappropriato tra un prodotto commerciale e un elemento di profonda significazione religiosa come l'eucaristia, potenzialmente offensivo per i credenti.

La decisione dello IAP implica che le parti coinvolte nella produzione e diffusione dello spot debbano cessarne la trasmissione.

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