Guai in vistaPolemiche Sanremo su John Travolta: la RAI chiede un risarcimento. Ecco perché
Covermedia
10.5.2024 - 11:11
L'emittente pubblica italiana ha deciso di non erogare il compenso all'attore americano e ha intrapreso un procedimento legale per ottenere un indennizzo, in seguito alla sua performance durante la quale ha indossato un paio di scarpe promozionali.
10.05.2024, 11:11
11.05.2024, 09:12
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La controversia su John Travolta e il suo coinvolgimento nel Festival di Sanremo 2024 continua a suscitare dibattiti.
La Rai ha deciso di non corrispondere il compenso all'attore americano e di avviare una procedura legale per ottenere un risarcimento, a seguito della sua esibizione, durante la quale ha indossato un paio di scarpe promozionali.
Il caso, emerso durante la seconda serata della kermesse, ha visto Travolta calcare il palco dell'Ariston accompagnato dalle note di «La Strada» di Nino Rota, per poi esibirsi in una serie di passi di danza tratti dai suoi film più iconici.
Qualcuno sapeva che avrebbe usato quelle scarpe?
Ma, l'attenzione si è presto spostata sulle scarpe che indossava, marcandole come un evidente caso di pubblicità non autorizzata. Roberto Sergio, amministratore delegato della Rai, ha confermato in Commissione di Vigilanza che l'ente pubblico ha intrapreso azioni legali presso il tribunale civile di Roma.
«Abbiamo avviato un'azione per inadempimento contrattuale e violazione degli obblighi di correttezza nei confronti delle società Divina Luna e U-Power, per il risarcimento danni anche reputazionali», ha spiegato Sergio, evidenziando come l'incidente abbia messo la Rai in una posizione difficile.
Secondo le indagini interne, né i dipendenti né i collaboratori esterni erano a conoscenza dell'intenzione di Travolta di utilizzare le scarpe in questione, che mostravano chiaramente il logo dell'azienda U-Power, sconosciuto al grande pubblico.
Rai messa in imbarazzo?
Il contratto stipulato con la società Divina Luna prevedeva espressamente il divieto di inserire qualsiasi forma di pubblicità o promozione non autorizzata dalla Rai.
Questo episodio ha suscitato non solo un imbarazzo immediato durante il festival, ma ha anche dato il via a una bufera mediatica che ha visto la Rai lottare per contenere le ripercussioni.
La situazione si è complicata ulteriormente quando Fiorello, durante la stessa serata, ha definito l'episodio «una delle gag più terrificanti della storia della televisione italiana».