È ufficialeSi volta una pagina storica della TV italiana, Amadeus dice davvero addio alla Rai. Ecco cosa farà in futuro
SDA
15.4.2024 - 16:32
È ufficiale il divorzio tra la Rai e Amadeus. È quanto è emerso – si apprende – da un incontro tra il conduttore e il direttore generale di Viale Mazzini, Giampaolo Rossi, che si appena concluso.
15.04.2024, 16:32
15.04.2024, 17:12
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A quanto si apprende, quello tra Amadeus e Rossi è stato un incontro cordiale: il conduttore ha ufficializzato la sua decisione di non rinnovare il contratto con la Rai, in scadenza a fine agosto, per affrontare nuove sfide professionali.
Stando ai rumors delle ultime settimane, lo aspetta il gruppo Warner Bros. Discovery, pronto ad ingaggiarlo per farne un volto di punta del canale Nove.
Una scelta di cui Rossi avrebbe preso atto, nonostante gli sforzi fatti dalla Rai nelle ultime settimane per trattenere il conduttore.
Chi è Ama?
Amedeo Umberto Rita Sebastiani nasce a Ravenna il 4 settembre 1962. Cresce a Verona, dove i genitori, originari di Palermo, si trasferiscono per il lavoro del padre, istruttore di equitazione. Prende il diploma di geometra e poi inizia a muovere i primi passi a Radio Verona e Radio Blu.
Nel 1986, durante un servizio radiofonico dal Festivalbar, in diretta dall'Arena di Verona, viene contattato da Claudio Cecchetto, che decide di dargli una chance (oltre poi al nome d'arte): di qui il debutto su Radio Deejay, con Fiorello, Jovanotti e Marco Baldini.
Speaker di punta di Radio Capital, volto di Deejay Televion, due anni dopo esordisce in tv, con «1, 2, 3 Jovanotti» su Italia 1.
La vera svolta con il Festivalbar
Ma a consacrarlo è il «Festivalbar»: voluto da Vittorio Salvetti – dal quale si è fatto notare dopo uno storico appostamento di sei ore – nel 1993 è al timone dello show musicale con Cecchetto, Fiorello e Federica Panicucci su Italia 1.
Un'esperienza che si ripeterà, premiata dal successo, anche nelle due edizioni successive e poi nel 1996 e nel 1997. Tra il 1996 e il 1998 è la volta di B«uona Domenica», con Claudio Lippi e Lorella Cuccarini.
Nel 1999 lo sbarco in Rai, al timone di «Domenica in». Verranno poi «Mezzogiorno in famiglia» e soprattutto dal 2002 «L'eredità»: è il primo a condurre il longevo game show, appuntamento quotidiano sui quali costruisce il suo patto di ferro con il pubblico.
Nel 2006 il passaggio a Mediaset, forse il momento più difficile per la sua carriera: Amadeus conduce nel preserale «Formula segreta», che viene però interrotto dopo tre settimane per gli scarsi ascolti. Nel 2007 torna nella stessa fascia con «1 contro 100», in onda tutta l'estate.
L'amico fedele Fiorello
Dopo alcuni anni difficili, con il telefono che non squilla più, nel 2009 la rinascita, ancora a Viale Mazzini, con «Mezzogiorno in famiglia», il quiz «Reazione a catena», la partecipazione come concorrente a« Tale e Quale Show» di Carlo Conti che consolida l'affetto del pubblico nei suoi confronti.
Al punto che il sodale Fiorello, tramite la sua @edicolafiore organizza una campagna per evitare l'eliminazione dell'amico dalla competizione.
Verranno poi gli speciali di Capodanno, «Stasera tutto è possibile» e soprattutto «Soliti Ignot»i, con cui diventa il re dell'access prime time, in alternanza con «Affari tuoi».
Il 2 agosto 2019 la Rai gli affida la direzione artistica e la conduzione di Sanremo: «Ho avuto oggi la notizia che uno aspetta da una vita quando fa il presentatore: il sogno, da quando si è ragazzi, è quello di poter condurre da grandi il Festival di Sanremo», commenta emozionato Amadeus.
Fa rinascere Sanremo e lo porta a livelli (di share) mai visti prima
Sarà l'edizione della gioia, con l'amico Ciuri: in una cavalcata inarrestabile il bravo presentatore e l'infallibile scaldapubblico, il gaffeur inconsapevole del 'passo indietro' delle donne e il badante 2.0, l'ex solito ignoto e il re del karaoke si prendono il festival.
È la prima di cinque edizioni consecutive, che vedranno sempre lo zampino e la complicità di Fiorello.
La più difficile, quella del 2021, segnata dal Covid, senza il pubblico, ma anche quella della rivoluzione musicale, del trionfo dei Maneskin. L'ultima, quella in cui Ama batte se stesso e porta a casa il 66% di share, oltre 60 milioni di raccolta pubblicitaria, raggiungendo poi quota 90 brani certificati e 14 milioni di copie vendute in cinque edizioni, per la gioia degli sponsor e delle case discografiche.
Sceso dalla carrozza in stile Cenerentola che lo porta via dall'Ariston con Fiorello, il direttore artistico ribadisce la volontà di fermarsi.
«Dissi già a maggio che questo sarebbe stato l'ultimo festival, anche se nessuno ci ha creduto. Sento che mi devo fermare e pensare fermare e pensare ad altro. Questo non significa che vado a fare l'eremita, ma che ho bisogno di trovare altre idee, altre sfide, altre scommesse».
Felice nella vita privata
Sposato con Giovanna Civitillo, conosciuta quando conduceva «L'Eredità» e mamma di Josè Alberto (il conduttore ha anche un'altra figlia, Alice, avuta da Marisa Di Martino), Amadeus potrà ora – una volta perfezionato il contratto con Discovery («una scelta di vita», l'ha definita Fiorello) – vivere stabilmente a Milano, più vicino alla famiglia.
E a San Siro, dove potrà seguire l'Inter di cui è tifoso da sempre.