Infanzia violenta Mauro Corona ricorda il padre: «Mandò in coma mia madre tre volte»

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3.4.2024 - 16:31

Mauro Corona
Mauro Corona

Artista poliedrico, conosciuto soprattutto come scrittore, alpinista e scultore, il quasi 74enne si apre sull’infanzia violenta e ammette le sue imperfezioni.

Prossimo ai 74 anni il 9 agosto, Mauro Corona si racconta in un'intervista al Corriere della Sera che rivela l'intensità della sua vita.

Artista poliedrico, conosciuto soprattutto come scrittore, alpinista e scultore, Corona vive tra le montagne che ama e dalle quali trae ispirazione per le sue molteplici opere. La sua vita, segnata da una difficile infanzia e da esperienze al limite, riflette una personalità profondamente radicata nelle sue origini.

«Saranno 74 il 9 agosto. Stesso giorno di Romano Prodi. E di Enzo Biagi: a Cortina festeggiammo il nostro compleanno con un bianco», dice Corona, che si sente al contempo trentino, friulano e veneto, e non sceglie tra essere alpinista, romanziere o scultore. «Appartengo alla natura. Mi aderisce come una garza».

Infanzia difficile

La sua vita familiare è stata segnata da momenti bui, con un padre violento che «mandò in coma mia madre tre volte». Corona, tuttavia, ha imparato da queste esperienze negative a non perpetuare la violenza: «Se la brutalità orrenda di mio padre mi ha insegnato qualcosa, è di non alzare mai le mani».

Le sue opinioni forti si estendono anche a temi di attualità come i femminicidi, su cui propone una provocazione estrema.

«Siccome agli assassini viene sempre riconosciuta l’infermità mentale, li chiuderei in una stanza con i genitori della donna uccisa. Legati, però». La controversia lo ha seguito anche in televisione, con un episodio di maltrattamento nei confronti di Bianca Berlinguer che ha portato a una squalifica: «Fu un malinteso. Volevo chiedere scusa a un albergatore di Bagno Vignoni. Lei la scambiò per una marchetta. Quella sera avevo bevuto. Penso di aver pagato».

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