Jannik Sinner ha difeso la sua partecipazione al «Six Kings Slam», spiegando che la motivazione era la competizione con i migliori giocatori, non il denaro. Ma questa dichiarazione ha suscitato critiche da parte dell'ex tennista Rennae Stubbs.
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- Jannik Sinner ha difeso la sua partecipazione al «Six Kings Slam», affermando di non essere andato in Arabia Saudita per i soldi, ma per competere con i migliori giocatori del circuito.
- L'atleta azzurro ha dichiarato che il premio in denaro non è la sua motivazione principale, sottolineando di voler giocare per migliorarsi e che vive bene anche senza grandi guadagni.
- L'ex tennista Rennae Stubbs ha criticato Sinner, sostenendo che sarebbe stato più onesto ammettere di essere andato per il compenso elevato.
Le dichiarazioni di Jannik Sinner sulla partecipazione al «Six Kings Slam» in Arabia Saudita continuano a scatenare discussioni.
Il tennista numero uno al mondo ha ricevuto critiche per aver affermato che la sua motivazione non era il denaro, ma il confronto con i migliori giocatori.
«È chiaro che il premio è interessante, ma sono andato lì per sfidare i sei migliori del mondo. Non gioco per soldi, è una cosa semplice. È stata un'occasione per misurarmi con avversari di alto livello ed è stato un evento stimolante. Vincere significa aver giocato bene e migliorarsi per il futuro. I soldi non sono tutto, vivo bene comunque», aveva dichiarato Sinner.
«Vuoi essere come Federer»
«Guarda Jannik, ti rispetto, ma amico, non esiste che aggiungi un'esibizione del genere senza un motivo economico. Come ha detto Carlos Alcaraz: "Ovviamente sono andato in Arabia Saudita per i soldi"», ha commentato recentemente l'ex tennista Rennae Stubbs nel suo podcast dedicato al tennis («Rennae Stubbs Tennis Podcast»).
L'ex numero uno di doppio WTA ha espresso affetto per l'altoatesino, ma ha criticato la sua posizione, suggerendo che avrebbe potuto essere più trasparente sul motivo della sua partecipazione al torneo in cui ha vinto 6 milioni di dollari.
«So che vuoi essere politicamente corretto su tutti gli argomenti - ha proseguito la vincitrice di 60 tornei in carriera - vuoi essere come Roger Federer, che dice sempre le cose per bene. Ma, in questo caso, bastava dire: "È stato interessante andare lì, ci pagavano tanto e sono andato per questo"».
Negli scorsi giorni anche l'elvetico Stan Wawrinka aveva simpaticamente provocato il tennista italiano sui social media, postando una faccina divertita in un post in cui Sinner descriveva la sua decisione di andare a giocare in Arabia Saudita senza tenere in conto il «prize money».