Cinema Demi Moore ottiene il suo primo Golden Globe: «Pensavano fossi un'attrice da popcorn»

Covermedia

6.1.2025 - 13:00

Demi Moore è stata premiata come Miglior attrice protagonista per la sua interpretazione nel body horror «The Substance» di Coralie Fargeat.
Demi Moore è stata premiata come Miglior attrice protagonista per la sua interpretazione nel body horror «The Substance» di Coralie Fargeat.
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A 62 anni Demi Moore è stata premiata come Miglior attrice protagonista per la sua interpretazione nel body horror «The Substance» di Coralie Fargeat.

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Primo Golden Globe per Demi Moore. La vittoria arriva dopo più di quarant'anni di carriera cinematografica e a trenta dalla prima candidatura per «Ghost».

Durante il discorso di ringraziamento, l'attrice ha ricordato come venne definita in passato da un produttore: «Mi disse che ero un'attrice da popcorn, che avrei potuto fare film di successo, che rendevano un sacco di soldi, ma che non avrei mai ottenuto un riconoscimento».

«Non me lo aspettavo. Sono sotto shock in questo momento. Faccio questo lavoro da molto tempo, più di 45 anni e questa è la prima volta che vinco qualcosa come attrice», ha esordito Demi Moore stringendo la statuetta dei Golden Globes.

«Qualche anno fa ho pensato che ero arrivata al capolinea»

Nel discorso di ringraziamento ha ricordato anche uno dei commenti che in passato la ferì molto: «Trent'anni fa, un produttore mi disse che ero un'attrice da popcorn e all'epoca mi ero convinta che una cosa del genere non potesse capitarmi. Che potevo fare film di successo e tantissimi sogni, ma che non avrei mai ricevuto un riconoscimento. Avevo fatto mia quell'idea e ci credevo. Questa cosa mi ha corroso nel tempo, fino a quando, qualche anno fa, ho pensato che ero arrivata al capolinea, che forse avevo fatto tutto ciò che dovevo fare».

L'attrice ha concluso il suo discorso con una riflessione: «Quando pensate di non essere abbastanza intelligenti, abbastanza carini, abbastanza magri o non abbastanza talentuosi o non abbastanza e basta. Una volta una donna mi ha detto: sappi che non sarai mai abbastanza, ma puoi conoscere il valore del tuo lavoro se smetti di misurarlo con un righello».