Dopo la nuova incriminazione Alec Baldwin svende la sua amata casa di Amagansett, ecco perché

SDA

20.1.2024 - 19:30

Il momento è difficile per l'attore americano.
Il momento è difficile per l'attore americano.
Keystone

Al centro di una nuova incriminazione per omicidio colposo sul set del film Rust, Alec Baldwin svende la sua villa agli Hamptons.

20.1.2024 - 19:30

L'attore di Thirty Rock, che la magistratura del New Mexico ha messo ieri di nuovo sotto processo per la morte della direttrice della cinematografia Halyna Hutchins, ha un disperato bisogno di soldi al punto da aver abbassato di quasi dieci milioni di dollari il prezzo dell'amata casa di Amagansett, ora sul mercato per 19 milioni di dollari contro i 29 richiesti due anni fa.

I destini della ex fattoria, acquistata nel 1995 da Baldwin e più volte ampliata dall'attore e dalla moglie Hilaria nel corso degli anni per far posto alla numerosa prole (hanno sette figli, tra i dieci e un anno), sono legati a doppio filo alla vicenda giudiziaria: la villa – «il luogo che più amo e dove mi sento veramente bene», spiega Baldwin in un video promozionale dell'agenzia Saunders – era stata messa inizialmente in vendita nel settembre 2022, meno di un anno dopo la tragedia del 21 ottobre 2021 quando, da una pistola 'vintage' in mano a Baldwin, era partito il colpo letale che aveva ucciso la Hutchins e ferito il regista Joel Souza durante le prove di una scena nel ranch Bonanza Creek vicino a Santa Fe.

Ieri, in un colpo di scena dell'inchiesta, un gran giurì ha incriminato per una seconda volta di Baldwin dopo che in aprile le accuse nei confronti dell'attore erano state lasciate cadere. Se riconosciuto colpevole, la star due volte premio Emmy per Thirty Rock – è stato anche candidato agli Oscar nel 2023 per The Cooler – rischia tra 18 mesi e cinque anni dietro le sbarre.

«Aspettiamo con impazienza il nostro giorno in tribunale», hanno commentato a caldo gli avvocati di Baldwin, Luke Nikas e Alex Spiro, le cui parcelle continuano a salire: ecco dunque spiegate le sempre più frequenti apparizioni a pagamento di Baldwin a raduni di fan come il ComicCon il prossimo febbraio ad Atlanta – un modo facile di far salire gli introiti – e la fretta nel capitalizzare sulla villa di Amagansett.

Ecco perché il caso è stato riaperto

I procuratori hanno deciso di riaprire il caso dopo aver fatto sottoporre la pistola a ulteriori analisi i cui risultati, a loro dire, sarebbero in contraddizione con la versione di Baldwin, che afferma di non aver premuto il dito sul grilletto: dovranno dimostrare «oltre ogni ragionevole dubbio» la colpevolezza dell'attore a cui peraltro era stato detto che la pistola non aveva nel tamburo pallottole in grado di esplodere.

Resta tuttora rinviata a giudizio l'armiera del film, Hannah Gutierrez-Reed, il cui compito era di vigilare sulla sicurezza di armi e munizioni. Incriminata anche lei per omicidio involontario, si è dichiarata non colpevole.

SDA