L'incubo dei maltrattamentiAdriana Volpe: «Mi voleva distruggere»
Covermedia
11.10.2022 - 11:09
La conduttrice chiamata a testimoniare in aula contro l’ex marito spiega ai giudici i terribili retroscena del matrimonio da incubo.
11.10.2022, 11:09
11.10.2022, 11:15
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Davanti ai giudici della Quinta sezione penale, Adriana Volpe ha accusato l’ex compagno Roberto Parli di maltrattamenti in famiglia.
Secondo la conduttrice l’imputato l’avrebbe minacciata a più riprese mettendo a rischio l’incolumità sua e della figlia minore della coppia.
Tutto è accaduto dopo l’entrata della Volpe nella casa del Grande Fratello vip, quando ancora aveva un matrimonio da favola alle spalle.
Tuttavia la situazione è precipitata nel giro di poche settimane. Complice le precarie condizioni di salute del padre di Parli, la showgirl ha chiesto di poter uscire anzitempo dalla casa del GF Vip per stare accanto al marito. Ma lui era cambiato in modo irreversibile.
«Ho vissuto nel panico, mio marito non era più l’uomo che avevo conosciuto. Mi insultava in tutti i modi possibili e immaginabili, anche in presenza della bambina o in mia assenza. Mi diceva: «Ti rovino, ti distruggo»», ha affermato in aula la conduttrice televisiva costituita insieme alla figlia minore come parte civile.
Tuttavia prima il matrimonio era idilliaco.
«Il nostro era un rapporto solido, lui era un papà meraviglioso e un marito presente anche se era lontano. Poi con il mio ingresso nella casa del Grande Fratello Vip, a gennaio 2020, entrata in questa bolla è iniziata la crisi», spiega Adriana.
«Appresa la notizia della pandemia, sono uscita dal gioco volontariamente il 19 marzo, quando sono stata informata che suo padre stava male ed era ricoverato. Mio papà, mentre ero ancora al Grande Fratello, si era reso conto che mio marito era cambiato, che prelevava ingenti quantità di denaro dal mio conto, 22mila euro in un mese. Nei mesi successivi mi ha detto che era entrato in un tunnel, aveva perso soldi investendo online. Poi ha iniziato a dire davanti ai miei genitori: «Questa donna la distruggo. Porto via la bambina e lei non la vedrà mai più»».
La colpa di questo atteggiamento disturbato potrebbe essere da ricercare nella perdita del genitore.
«Si svegliava tardissimo, il pomeriggio era lucido, poi gli saliva il livore e la sera perdeva le staffe e diventava aggressivo».
Parli inoltre avrebbe lasciato incustodita la figlia durante la loro permanenza nella casa in Svizzera.
«(La bambina era, ndr) completamente lasciata a sé stessa, tutti avevano iniziato la dad tranne lei. (…) Prese i miei documenti e quelli della bambina. Per tutto il 2021 abbiamo vissuto momenti di panico. Lui mi insultava in tutti i modi possibili e immaginabili, davanti a me, alla mia bambina e anche in mia assenza».
Pronta la replica del legale di Parli, Laura Corbetta, che descrive un uomo pacato, orientato alla famiglia.
«Il mio assistito è un padre che è sempre stato presente. In questo momento non può avere contatti con la figlia, neppure telefonici, per via del divieto di avvicinamento, una misura disposta dopo la denuncia presentata dalla ex moglie. Denunce che sono state presentate anche in Svizzera. Su questa misura abbiamo presentato due istanze di revoca, di cui una appellata. Se non ha contatti con la figlia in questo momento non è per sua volontà».