Spettacolo Sean 'Diddy' Combs: la nuova accusatrice rompe il silenzio: «Stuprata senza pietà»

Covermedia

25.9.2024 - 11:00

Sean Combs
Sean Combs

Il rapper affronta inedite accuse di violenza sessuale risalenti al 2001. L'ex capo della Bad Boy Records si dichiara innocente mentre attende il processo per traffico sessuale.


La vita e la carriera di Sean «Diddy» Combs, una delle figure più influenti della musica hip hop, sono nuovamente al centro di pesanti accuse.

Thalia Graves, una donna che afferma di essere stata aggredita sessualmente nel 2001 dal rapper e dal suo ex capo della sicurezza, ha deciso di rompere il silenzio.

All'epoca, Thalia aveva 25 anni e stava frequentando uno dei dipendenti di Combs. La sua causa afferma che Combs e il suo ex capo della sicurezza, Joseph Sherman, l'abbiano «stuprata senza pietà» all'interno dello studio della Bad Boy Records a Manhattan. Gli uomini le avrebbero somministrato una bevanda che l'ha fatta svenire, per poi risvegliarsi «legata e immobilizzata». La denuncia accusa Combs e Sherman di averla «brutalmente» aggredita sessualmente, riprendendo l'intera scena in video.

«Ho disturbo post-traumatico da stress, depressione e ansia. Sono emotivamente segnata», ha dichiarato Thalia in una conferenza stampa martedì, 24 settembre. «È stato difficile per me fidarmi degli altri, costruire relazioni sane o persino sentirmi al sicuro nel mio corpo. I flashback, gli incubi e i pensieri intrusivi rendono la vita una lotta continua».

Tra le lacrime, Thalia ha spiegato che l'evento le causa ancora traumi profondi. «È un dolore che arriva fino al cuore della tua persona, lasciando cicatrici emotive che forse non guariranno mai completamente», ha detto. «Le parti più difficili di questo dolore sono la vergogna e il senso di colpa che ho provato, e che hanno influenzato negativamente la mia capacità di funzionare normalmente nella vita quotidiana».

Attualmente, Combs si trova in carcere ed è sotto sorveglianza per rischio di suicidio in attesa del processo per traffico sessuale. Ha sempre dichiarato la sua innocenza.

Covermedia