Un avvocato risponde Una dipendente di Migrolino deve pagare per il furto di benzina dei clienti, ma è giusto?

Dominik Müller

13.10.2024

Immagine d'illustrazione
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Keystone

Nel Canton Zugo, una dipendente di Migrolino ha dovuto sborsare più volta di tasca sua i soldi non pagati dai clienti che facevano benzina, ma se ne andavano senza passare alla cassa. La richiesta arrivava direttamente dal capo della filiale. Ma Migros prende le distanze da questa pratica.

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Una dipendente 25enne di una filiale Migrolino di Zugo ha dovuto sborsare più volte i soldi non pagati dai clienti che facevano benzina e poi se ne andavano.
  • Ora vuole intraprendere un'azione legale contro il capo della filiale, che pretende che i dipendenti coprano i costi per la benzina non pagata.
  • Ma la Migros prende le distanze da questa pratica e spiega che tali episodi violano i principi del diritto del lavoro.

Una donna di 25 anni lavora da circa un anno e mezzo in una filiale Migrolino nel Canton Zugo. In questo periodo di tempo ha già dovuto sborsare di tasca sua ben 500 franchi per la benzina che i clienti non hanno pagato dopo aver fatto il pieno.

«Sono sbalordita. Il nostro capo pretende che tutti i dipendenti paghino gli importi non corrisposti da chi fa benzina e se ne va senza passare alla cassa», ha dichiarato a «20 Minuten». .

Secondo il direttore della filiale, infatti, la responsabilità è dei dipendenti, che devono assicurarsi che ogni cliente paghi.

La dipendente ritiene invece che questo non sia giusto, soprattutto perché spesso nel negozio ci sono più persone contemporaneamente. «È compito del cliente dirci che ha fatto il pieno o rispondere onestamente quando glielo si chiede», afferma.

Non è un caso isolato

Di recente le è stato chiesto di pagare di nuovo, «ma mi sono rifiutata». Il suo capo ha quindi detratto l'importo direttamente dal suo stipendio. Ma la giovane non ci sta e ha deciso di intraprendere un'azione legale. Anche perché non le era mai capitato nei suoi precedenti lavori presso Agrola e Socar.

Quelle che le è successo non è però un caso isolato: anche i dipendenti di altre filiali di Migrolino devono pagare la benzina non corrisposta da chi fa il pieno.

Per il sindacato Syna, il direttore del negozio non sta agendo correttamente: «I dipendenti non possono essere responsabili del furto di benzina», ha commentato Cornelia Bickert sempre a «20 Minuten», aggiungendo che «la colpa è del ladro, non del lavoratore».

L'avvocato José Sanchez sostiene questa valutazione: «Se la dipendente non ha agito con grave negligenza o intenzionalmente, il datore di lavoro non può pretendere che paghi lei stessa il conto della benzina». Il rischio finanziario deve essere esclusivamente a carico dell'azienda.

Migros prende posizione

Anche Migros ha deciso di prendere posizione, rispondendo a una richiesta di informazioni fattale da «20 Minuten». La pratica di far risarcire ai dipendenti il costo della benzina non pagata è «estranea a noi e non sarà tollerata».

Il gigante arancione ha aggiunto che Migrolino e i suoi partner in franchising investono nella «gestione del drive-off» proprio per prevenire i furti.

I franchisee, invece, agiscono come imprenditori indipendenti. Il rapporto di lavoro esiste quindi direttamente tra i dipendenti e il partner in franchising.

Tuttavia, le pratiche descritte violerebbero i principi del diritto del lavoro. «Se dovessimo venire a conoscenza di un nuovo fatto di questo tipo, prenderemo provvedimenti immediati», scrive Migros.