Politica Ucraina: sono i giovani i più scettici sull'operato della Svizzera

bt, ats

19.2.2023 - 13:25

Una bandiera ucraina esposta per solidarietà a Berna.
Una bandiera ucraina esposta per solidarietà a Berna.
Keystone

I giovani tendono a essere più critici nei confronti dell'impegno della Svizzera per l'Ucraina rispetto alle persone di una certa età. È quanto porta a galla un sondaggio rappresentativo condotto dall'istituto di ricerca Sotomo, realizzato per conto del SonntagsBlick.

Secondo l'indagine, pubblicata sul sito web di Sotomo, il 35% delle persone tra i 18 e i 35 anni ritiene che la Svizzera stia violando il principio di neutralità dato che ha adottato le sanzioni dell'Ue contro la Russia. Tra coloro che hanno già spento 55 candeline, tale percentuale scende invece al 22%.

Complessivamente, il 29% degli intervistati pensa che Berna abbia violato la propria neutralità sanzionando Mosca. Il 12% propende piuttosto per il sì e il 10% piuttosto per il no, mentre il restante 49% non crede che questo principio non sia stato rispettato.

Le spiegazioni dello specialista

Per spiegare i differenti approcci fra generazioni, il direttore di Sotomo Michael Hermann cita la Guerra Fredda. Confermando a Keystone-ATS dichiarazioni apparse sul SonntagsBlick, l'esperto afferma che chi ha vissuto quell'epoca ha una considerazione diversa della Russia, in quanto l'Unione Sovietica era vista come il nemico.

Inoltre, i più anziani tendono a usare media tradizionali, la maggior parte dei quali è schierata in favore dell'Ucraina. I giovani invece sono confrontati sui social anche con opinioni pro Russia.

La linea del Consiglio federale è confermata

Dal sondaggio emerge poi come molti più uomini che donne siano dell'avviso che la Svizzera dovrebbe fare di più per aiutare Kiev, in primis sotto forma di supporto militare indiretto.

Per quanto riguarda l'esito del conflitto, il 37% prevede che la guerra si protrarrà oltre il 2024, il 13% che la Russia conquisterà l'Ucraina e il 22% che le truppe di Mosca verranno scacciate. Il 58% teme uno stallo senza un chiaro vincitore.

Secondo Hermann, le risposte alle 17 domande poste confermano la linea generale del Consiglio federale nell'affrontare la guerra. Il sondaggio è stato effettuato fra il 13 e il 16 febbraio coinvolgendo circa 16'000 persone provenienti dalla Svizzera tedesca e francese.

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