Per la neutralitàAmherd: «La Svizzera, come paese neutrale, deve garantire la propria sicurezza»
wk, ats
27.2.2022 - 11:10
La Svizzera, come paese neutrale, deve garantire la propria sicurezza, afferma la «ministra» della difesa Viola Amherd, facendo eco all'aggressione russa dell'Ucraina.
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27.02.2022, 11:10
27.02.2022, 11:14
SDA
In caso di attacco, la Confederazione può chiedere aiuto, ma non può sapere se il suo appello sarà ascoltato.
«In certe circostanze, la Svizzera dipenderebbe dalla solidarietà» di altri paesi, dice Amherd in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag. Proprio per questo è importante che la Svizzera fornisca il proprio contributo e protegga il proprio spazio aereo con mezzi autonomi.
La responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ritiene che se la guerra dovesse estendersi a ovest dell'Ucraina occidentale, «la situazione cambierebbe notevolmente», poiché la Russia attaccherebbe un membro della NATO. «Saremmo allora vicini a una guerra mondiale. Ma anche in questo caso, considero improbabile l'uso di armi nucleari», afferma.
«Il conflitto porterà a una rimilitarizzazione dell'Europa»
Amherd è convinta che il conflitto porterà a una rimilitarizzazione dell'Europa. «La Russia si è già riarmata». Nei paesi europei membri della NATO, la discussione sull'aumento del budget per gli armamenti è in corso da tempo.
La guerra in Ucraina porterà a una maggiore consapevolezza che gli Stati devono essere in grado di difendersi militarmente da un attacco, aggiunge nell'intervista.
È la consigliera federale dell'Alleanza del Centro che ha elaborato il messaggio al parlamento sull'esercito per l'anno in corso. Il Consiglio federale lo ha licenziato il 16 febbraio.
Gli aspetti principali sono un credito d'impegno di 6,035 miliardi per l'acquisto di 36 nuovi jet modello F-35A – che dovranno sostituire 55 vecchi aerei da combattimento – e uno di 1,987 miliardi per un sistema di difesa terra-aria a lunga gittata del tipo Patriot.