Svizzera Più soldi per l'esercito, meno tagli a cooperazione internazionale

cp, ats

19.11.2024 - 18:26

Per il finanziamento dell'esercito, la CdF-S ha anche pensato di modificare la chiave di ripartizione fra Cantoni e Confederazione.
Per il finanziamento dell'esercito, la CdF-S ha anche pensato di modificare la chiave di ripartizione fra Cantoni e Confederazione.
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L'anno prossimo l'armata dovrebbe ricevere 530 milioni supplementari rispetto ai piani del Consiglio federale. Lo ha deciso la Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdF-S), allineandosi all'omologa del Nazionale durante l'esame del preventivo 2025 della Confederazione.

Negli anni a venire, l'esercito dovrebbe quindi ottenere più mezzi per riarmarsi, fino a raggiungere l'1% del PIL nel 2032 (ossia 9,6 miliardi di franchi), ha dichiarato ai media il presidente della commissione, Jakob Stark (UDC/TG). Il Consiglio federale prevede un incremento dei mezzi, ma a un ritmo meno elevato (intende raggiungere l'1% del PIL entro il 2035).

Una grossa differenza rispetto all'omologa commissione, ha sottolineato Stark, riguarda la cooperazione internazionale. Noi proponiamo un taglio di 30 milioni, e non di 250 milioni come deciso dall'altra camera.

Meno soldi per asilo

Per finanziare l'esercito e tenere conto del freno all'indebitamento, la CdF-S ha provveduto a tagliare in altre voci di bilancio. Come la commissione del Nazionale, quella degli Stati intende risparmiare sui Centri federali d'asilo (-85 milioni) e l'aiuto sociale per i richiedenti asilo (-100 milioni).

Johanna Gapany (PLR/FR), vicepresidente della CdF-S, ha giustificato tale decurtazione con le nuove stime – in calo – circa gli arrivi dall'estero di persone in cerca di protezione.

Sono previsti anche tagli al personale federale (-45 milioni) o alla custodia dei bambini (-10 milioni). Per quanto attiene all'agricoltura, la CdF-S vuole invece mantenere il livello attuale, specie per i pagamenti diretti.

Tassa multinazionali, nuova chiave di ripartizione?

Per il finanziamento dell'esercito, la CdF-S ha anche pensato di modificare la chiave di ripartizione fra Cantoni e Confederazione delle entrate generate dall'imposizione minima OCSE/UE delle multinazionali.

Si calcola che le maggiori entrate per le casse pubbliche potrebbero oscillare tra un miliardo e 2,5 miliardi di franchi a partire dal 2026-2027 (stime 2022). I Cantoni, secondo le deliberazioni parlamentari, dovrebbero ricevere il 75% delle entrate generate da questa nuova imposta, Berna il rimanente 25%. Ora la CdF-S pensa a una ripartizione 50/50, ha affermato Stark. Le entrate destinate alla Confederazione sarebbero vincolate: andrebbero destinate unicamente all'esercito.

cp, ats