Partiti Il presidente del Centro Gerhard Pfister critica la richiesta dell'UDC di dimissioni di Viola Amherd

ats

12.1.2025 - 21:05

Il presidente del Centro, Gerhard Pfister, ha difeso il lavoro della "sua" ministra della difesa, Viola Amherd.
Il presidente del Centro, Gerhard Pfister, ha difeso il lavoro della "sua" ministra della difesa, Viola Amherd.
Keystone

Il presidente del Centro Gerhard Pfister ha criticato stasera, durante un'intervista a RTS, la richiesta di dimissioni di Viola Amherd avanzata sabato dall'UDC.

Keystone-SDA, ats

I democentristi rimproverano alla «ministra» vallesana del Centro di aver stabilito priorità sbagliate per le forze armate.

Per Gerhard Pfister, questa smania – «cultura» – di chiedere le dimissioni di un ministro in carica è contraria alle istituzioni svizzere.

E oltre a ciò, si tratta di una richiesta infondata. «Viola Amherd ha ottenuto una serie di successi nel suo dipartimento», ha sottolineato il consigliere nazionale di Zugo che lascerà la carica a giugno.

La risposta all'UDC

Interrogato sulle critiche mosse alla «sua» consigliera federale, Pfister ha sottolineato che il Dipartimento federale della difesa, della popolazione e dello sport (DDPS) è coinvolto in circa 4.000 progetti diversi.

Pfister ha riconosciuto che il Parlamento ha un diritto di controllo sulle attività del governo. «Alcuni progetti – ha ammesso – sono davvero complessi e ora dobbiamo studiare come migliorarne la gestione».

Per quanto riguarda il riavvicinamento alla NATO, sia lui che la Consigliera federale lo sostengono. «La Svizzera deve chiedersi quale contributo può dare alla difesa dell'Europa», ha afferma il presidente del Centro.

Ecco perché l'UDC vuole le dimissioni di Amherd

Sabato, i vertici dell'UDC, riuniti a Bad Horn (TG) per la conferenza annuale, hanno accusato Viola Amherd di aver stabilito priorità sbagliate per le forze armate.

La Svizzera non sarebbe più in grado di garantire autonomamente la sicurezza del Paese e della popolazione, si poteva legge in un comunicato dei democentristi, secondo cui la Confederazione si trova in questa situazione a causa di «errori politici» e «nomine sbagliate» al DDPS.

All'origine di simili pungenti critiche figura una lettera della Delegazione delle finanze del parlamento inviata al DDPS durante la sessione invernale di dicembre in cui si esprime preoccupazione per lo stato di diversi progetti dell'esercito.

La situazione di alcuni progetti si è deteriorata. Tra questi, secondo la missiva, l'acquisto di droni e il rinnovo di un sistema di comunicazione durante la condotta e l'intervento. La Delegazione ha in programma un colloquio con Amherd a metà febbraio.

Il DDPS ha confermato la ricezione della lettera. Il dipartimento di Amherd precisato che risponderà alle richieste della Delegazione durate l'incontro. Il DDPS non ha invece voluto commentare le accuse dell'UDC.