Indagine UNI San Gallo Gli svizzeri rinunciano sempre di più alla carne

ev, ats

13.1.2025 - 14:41

Sempre meno carne sulle tavole degli svizzeri, secondo un'indagine dell'Università di San Gallo (foto simbolica)
Sempre meno carne sulle tavole degli svizzeri, secondo un'indagine dell'Università di San Gallo (foto simbolica)
Keystone

Nelle famiglie svizzere si rinuncia sempre di più alla carne: la quota di quelle che consuma prodotti animali senza restrizioni è passata da circa il 71% nel 2022 a circa il 64% l'anno scorso, indica un'indagine dell'Università di San Gallo.

Keystone-SDA, ev, ats

In particolare a crescere è stata la quota dei cosiddetti flexitariani, ossia di coloro che prediligono un modello di alimentazione di tipo vegetariano, ma non escludono totalmente il consumo di carne e pesce, indica l'ateneo in un comunicato odierno.

Nello studio per essere considerati flexitariani non si doveva superare il consumo di 300 grammi di carne e 200 grammi di pesce e di frutti di mare alla settimana. Nel 2022, circa il 18% di tutte le famiglie intervistate dichiarava di seguire una dieta flexitariana, nel 2024 era circa il 27%, in aumento del 45%.

Al contrario, non c'è stata quasi nessuna crescita nelle diete vegane o vegetariane. I vegetariani hanno registrato un leggero aumento, passando dal 7,8% all'8,1%, mentre la quota di famiglie vegane è rimasta molto bassa, scendendo leggermente dallo 0,5% allo 0,3%.

Costante il consumo di prodotti lattiero-caseari

Mentre il consumo di carne e pesce viene sempre più ridotto, quello di prodotti lattiero-caseari rimane costante a un livello relativamente basso, secondo lo studio.

Sebbene le alternative vegetali al latte e allo yogurt siano sempre più disponibili, il loro consumo in Svizzera è rimasto basso, secondo l'Università di San Gallo.

Lo studio si è basato sui dati dell'"Atlante nutrizionale svizzero» 2024: a tale scopo sono state intervistate l'anno scorso 308 famiglie, 76% delle quali della Svizzera tedesca, il 19% della Svizzera francese e il 6% della Svizzera italiana. Il periodo di indagine ha riguardato i mesi di maggio e giugno, con un maggio 2024 particolarmente piovoso in Svizzera. Come ammettono i ricercatori nello studio, questo ha portato a un ritardo nella stagione delle grigliate, che potrebbe aver influenzato le abitudini di consumo e quindi i risultati dell'indagine.