Parlamento «Sì» della politica alla messa fuori servizio di 25 Leopard 2, che saranno venduti alla Germania

cp, ats

1.9.2023 - 12:12

L'Esercito svizzero dovrebbe poter mettere fuori servizio i 25 carri armati Leopard 2. Lo ha stabilito la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPI-S). La Confederazione potrà quindi rivenderli all'azienda tedesca Rheinmetall.

Un meccanico lavora su un carro armato Leopard 2.
Un meccanico lavora su un carro armato Leopard 2.
KEYSTONE

La notizia odierna della CPS-S era stata anticipata ieri dal Tages-Anzeiger.

Nel giugno scorso, il Consiglio nazionale si era già pronunciato a favore di questa operazione con 132 voti contro 59 e 2 astenuti. Il voto alla Camera dei Cantoni, che si terrà durante la sessione autunnale del Parlamento, dovrebbe essere una formalità.

Al Nazionale, la consigliera federale Viola Amherd aveva dichiarato che la Germania aveva assicurato che i carri armati non sarebbero stati impiegati in Ucraina.

I mezzi resteranno in Germania e potranno essere rivenduti ad altri Paesi europei. Alla base di questa operazione c'è la volontà di Berlino di ammodernare i carri che sostituiranno i Leopard tedeschi messi a disposizione di Kiev nella guerra contro la Russia.

Soltanto l'UDC e taluni PLR avevano respinto la messa fuori servizio dei Leopard 2 sostenendo che la Svizzera aveva ancora bisogno di questi carri armati per la propria difesa.

Ecco i motivi del «Sì»

Entrando nei particolari di questa transazione, stando a una nota odierna dei servizi parlamentari, dovrebbero venir dismessi 25 dei 96 carri armati Leopard 2.

La maggioranza crede che questa vendita non comprometterà la copertura del fabbisogno dell'esercito. Giudica inoltre che la discussione sul rafforzamento delle truppe blindate non può essere condotta nell'ambito del programma d'armamento, ma andrà affrontata nelle discussioni sulle capacità militari necessarie, che saranno avviate l'anno prossimo.

Oltre a ciò, stando alla commissione, la rivendita dei carri al costruttore pare opportuna anche sotto il profilo della politica estera e di sicurezza, in particolare per mandare un messaggio positivo ai partner europei della Svizzera.

Una minoranza rimane invece convinta della necessità di disporre di importanti capacità di mezzi blindati, come dimostrerebbe la guerra in atto in Ucraina.

Giudica inoltre importante disporre di un numero di carri armati sufficiente e della necessità di avere una riserva di mezzi blindati, tanto più che la situazione sul mercato internazionale non consente di reperire rapidamente nuovi sistemi in caso di bisogno.

«No» a nuovi sistemi per i carri armati

Sempre nel corso della seduta, la CPS-S ha respinto – 6 voti a 5 e 2 astensioni – una proposta che chiedeva, entro il 2035, di riattivare o sostituire con un sistema più moderno 71 carri armati da combattimento Leopard 2 attualmente disattivati.

La maggioranza non vuole limitare il margine di manovra dell'esercito nella sua pianificazione. Pur lasciando alle forze armate un margine di manovra in questo ambito, la minoranza voleva avere la garanzia che l'esercito disponga di moderni sistemi blindati a medio termine.

cp, ats