Guerra L'ambasciatrice ucraina: «La Svizzera non può rimanere neutrale»

ats

26.2.2023 - 08:39

L'ambasciatrice ucraina Iryna Venediktova si intrattiene con il presidente della Confederazione Alain Berset in occasione del ricevimento di inizio anno del corpo diplomatico, lo scorso 11 gennaio a Berna (foto d'archivio)
L'ambasciatrice ucraina Iryna Venediktova si intrattiene con il presidente della Confederazione Alain Berset in occasione del ricevimento di inizio anno del corpo diplomatico, lo scorso 11 gennaio a Berna (foto d'archivio)
Keystone

La Svizzera non può essere neutrale di fronte alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. «Si tratta di difendere l'ordine giuridico internazionale e i diritti umani», afferma l'ambasciatrice ucraina in Svizzera Iryna Venediktova.

«Il principio svizzero di neutralità si basa su accordi presi nei secoli scorsi», ha detto Venediktova in un'intervista pubblicata oggi dalla SonntagsZeitung.

«Con l'istituzione del diritto internazionale dopo la Seconda guerra mondiale, la situazione è cambiata radicalmente. L'attacco è illegale, la difesa è legale. «Gli altri Paesi dovrebbero aiutare il Paese attaccato a mantenere la propria sovranità».

L'ambasciatrice ucraina dice di rispettare la neutralità svizzera. «Ma per favore, lasciate che altri Paesi inviino all'Ucraina le loro armi di fabbricazione svizzera». Venediktova auspica quindi una rapida modifica della legge sulla riesportazione delle armi di fabbricazione svizzera, attualmente in discussione in Parlamento.

La situazione oggi è diversa da quella di un anno fa, ha detto l'ambasciatrice. «Dato che la guerra è ancora in corso, dipendiamo da un ampio sostegno da parte della comunità internazionale». Gli aiuti svizzeri sono comunque preziosi, così come il sostegno allo sminamento. «La solidarietà è grande. Sono commossa», afferma.

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