«Una vergogna», «corrotta»... Il presidente dei giovani UDC denigra la Svizzera sul canale ufficiale del Cremlino

Redazione blue News

17.6.2024

Nils Fiechter, alla guida dei Giovani dell'UDC da marzo, ha rilasciato un'intervista di 10 minuti al canale di propaganda russo Russia Today, definendo la conferenza sul Bürgenstock «una farsa assoluta e una vergogna per il nostro Paese». Frasi che hanno provocato una forte indignazione sui social network.

Secondo Nils Fiechter, l'esclusione della Russia dalla conferenza la rende «una farsa assoluta e un imbarazzo per il nostro Paese».
Secondo Nils Fiechter, l'esclusione della Russia dalla conferenza la rende «una farsa assoluta e un imbarazzo per il nostro Paese».
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Nils Fiechter, presidente dei Giovani UDC dallo scorso marzo, ha approfittato della sua controversa apparizione sul canale ufficiale del Cremlino, vietato nell'Unione Europea dal 2022, per criticare la conferenza di pace sul Bürgenstock.

Durante l'intervista, ha puntato il dito contro la decisione del Consiglio federale di non invitare la Russia all'appuntamento, definendola una «conseguenza della decisione affrettata del Governo di schierarsi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina» e dell'«accettazione incondizionata delle sanzioni dell'UE» da parte della Svizzera.

A suo avviso, questa esclusione è un errore monumentale che rende la conferenza «una farsa assoluta e un imbarazzo per il nostro Paese». Ritiene che «ci vogliono sempre due parti per fare la pace e per fare la guerra» e teme che la Svizzera venga ora percepita dalla Russia come «una parte belligerante a fianco dell'Ucraina».

Il bernese, che ha condiviso l'intera intervista sul suo account X, ha accusato i politici svizzeri di voler «abbandonare la nostra neutralità, la nostra indipendenza e la nostra democrazia diretta, solo per ottenere più potere per loro stessi».

«Quanto ti ha pagato il Cremlino?»

Le reazioni non si sono fatte attendere. Un utente ha criticato il tweet del politico, dicendo: «Come patriota ed elettore dell'UDC, trovo assurdo che tu pugnali la Svizzera alle spalle». Un altro ha scherzato: «L'UDC non ha consulenti per le pubbliche relazioni?».

Alcuni si sono spinti oltre: «Quanto ti ha pagato il Cremlino?» e «quanto sei corrotto?» «sei così imbarazzante e dai un'immagine di merda alla Svizzera», si è lamentato un utente di X, ex Twitter.

Anche la classe politica ha reagito prontamente.

Il presidente del Centro Gerhard Pfister ha commentato: «Un giovane politico locale, che è già stato condannato, sostiene di conoscere l'esito di una conferenza internazionale prima ancora che sia iniziata. Nel frattempo, gli anziani del suo partito litigano con la polizia. Non si possono inventare queste cose».

«Ehi Nils Fiechter, se preferisci vivere sotto un regime autoritario e bellicoso, sei libero di farlo. I leccapiedi sono accolti a braccia aperte da Putin. Ma lasciate in pace chi vuole difendere la democrazia», ha commentato Nicola Siegrist, presidente dei Giovani socialisti, allegando una foto di due biglietti singoli per Mosca.

Anche il consigliere nazionale socialista vodese Roger Nordmann ha twittato, definendo la situazione «una vera vergogna» ed esprimendo il suo «sostegno a Ignazio Cassis, Viola Amherd e al Consiglio federale per il loro impegno per la pace».

In risposta al clamore suscitato dalla sua intervista, Fiechter ha dichiarato: «La classe politica bellicosa è ridicola. Nessuno discute su quale delle mie dichiarazioni su #RT sia scorretta. Tutti sono indignati perché difendo la neutralità della Svizzera. Smettetela di spingere la Svizzera verso la guerra!».