Guerra in Ucraina Cronaca della ventiquattresima giornata

SDA/Red.

19.3.2022

La Russia ha aumentato, nel ventiquattresimo giorno di guerra in Ucraina, in modo inatteso la sua potenza di fuoco, lanciando missili ipersonici su un obiettivo militare. I suoi tank bersagliano il centro di Mariupol, per conquistare la prima grande città del sud ed imprimere una svolta ad un'invasione che appare ancora in stallo. Il presidente Ucraino, introdotto da Ignazio Cassis, ha parlato in diretta video in una manifestazione a Berna: «Voglio i vostri stessi standard di pace per il mio Paese». Le novità più importanti nel nostro live-ticker.

SDA/Red.

L'essenziale in breve

  • I negoziati sembrano in stallo, Kiev parla di «colloqui che dureranno ancora diverse settimane».
  • Per l'ONU, dall'inizio della guerra, i rifugiati dall'Ucraina sono ormai 3,3 milioni. Si stima che gli sfollati all'interno del paese siano quasi 6,5 milioni. Sarebbero invece 816 i civili uccisi e 1'333 i feriti.
  • Mosca ha usato missili ipersonici per distruggere un deposito di munizioni sotterraneo nell'ovest dell'Ucraina.
  • Per Cassis il conflitto avrà almeno 3 effetti importanti a lungo termine sull'economia elvetica.
  • Nel pomeriggio, il presidente ucraino Zelensky ha parlato in diretta video a una manifestazione a Berna. È stato introdotto da un discorso del presidente della Confederazione Ignazio Cassis.
  • Annunciata l'apertura di nove corridoi umanitari, uno anche a Mariupol dove però, secondo il sindaco, gli scontri impediscono il soccorso di chi è rimasto intrappolato nel teatro bombardato.
  • Lo stato maggiore delle forze armate ucraine afferma che i russi sono riusciti a isolarli dal Mare d'Azov.
  • Per il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, il testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina.
  • In un video messaggio postato su Facebook, Zelensky ha chiesto colloqui significativi di pace e sicurezza «senza indugio» con Mosca.
  • Liveticker
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  • 22h38

    Il nostro live-ticker sulla ventiquattresima giornata di guerra in Ucraina è terminato

    Grazie per averci seguito. Riprendiamo domenica mattina.

  • 22h15

    Yacht di un oligarca senza carburante in Norvegia

    «Fatevela a remi». Così si è sentito rispondere il capitano di un mega yacht di proprietà di un oligarca russo quando attraccando in un porto norvegese ha tentato di fare rifornimento di carburante, ma la gente del posto si è ripetutamente rifiutata di venderglielo.

    Si tratta del Ragnar, di 68 metri, di Vladimir Strzhalkovsky, un ex agente del KGB e conoscente di lunga data di Vladimir Putin, che è pertanto rimasto a secco ed è di fatto bloccato nel porto di Narvik, nella Norvegia settentrionale.

    Il suo capitano Rob Lankester, riferisce il Guardian, dice di essere un ex Royal Marine britannico e ha accusato le autorità norvegesi di discriminazione, dicendo che il proprietario dello yacht non è nell'elenco delle sanzioni e che né lui, né il suo equipaggio di 15 uomini, sono russi. Nemmeno lo yacht è russo, in quanto, dice, è registrato a Malta e naviga sotto bandiera maltese. Ma in alternativa ai remi, gli è stato risposto, «alzate le vele». Solo che il Ragnar è una imbarcazione a motore.

  • 22h00

    6.600 persone evacuate sabato

    Oltre 6.600 persone sono state evacuate dalle zone più a rischio dell'Ucraina nella giornata di oggi. Lo riporta il Kyiv Independent.

    Circa 4.128 persone, tra cui più di 1.100 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Zaporizhia. Quasi 1.820 sono state evacuate dall'Oblast di Kiev. In totale, otto dei 10 corridoi umanitari previsti hanno funzionato.

  • 21h30

    Gaffe di Johnson, paragona la lotta degli ucraini alla Brexit

    Il premier britannico, nel suo intervento alla conferenza di primavera dei Tory a Blackpool, ha affermato che «l'istinto del nostro popolo, come quello del popolo ucraino, è scegliere la libertà», ed il voto sulla Brexit ne è stato «celebre esempio recente».

    Un esponente di rilievo del partito, Lord Barwell, non ha gradito, ed ha ricordato a Johnson che l'Ucraina sta cercando di entrare nell'Ue. «A parte il fatto che votare in un referendum libero ed equo non è in alcun modo paragonabile a rischiare la vita per difendere il proprio Paese dall'invasione, il fatto imbarazzante è che gli ucraini stanno combattendo per la libertà di aderire l'UE», ha scritto su Twitter.

    Ancora più sferzante è stato il leader dei liberaldemocratici Ed Davey. Il primo ministro «è un imbarazzo nazionale». E «paragonare un referendum con donne e bambini in fuga dalle bombe di Putin è un insulto a ogni ucraino», ha sottolineato.

    Dello stesso tenore il commento del capo dello Scottish National Party a Westminster, Ian Blackford: «Le parole di Boris Johnson che paragonano la situazione pericolosa per la vita dell'Ucraina con la Brexit sono stati grossolani e sgradevoli e mostrano quanto i Tory siano pericolosamente ossessionati dalla Brexit».

  • 21h20

    Morti e feriti in bombardamenti a Kharkiv

    I media ucraini riferiscono di bombardamenti su Kharkiv, con morti e feriti. Secondo l'Ukrainska Prava, che cita testimoni oculari, l'attacco avrebbe colpito alcuni edifici residenziali causando anche degli incendi. Secondo le informazioni del Centro medico di emergenza ci sarebbe anche un bambino tra le vittime.

  • 21h10

    Bulgaria non rinnoverà il contratto per il gas russo

    La Bulgaria non rinnoverà il contratto di fornitura di gas naturale con la russa Gazprom, che scade alla fine del 2022. Lo ha annunciato alla Radio nazionale bulgara il vice primo ministro Assen Vasiliev, secondo quanto riportano i media ucraini citando Bloomberg.

    «In questa situazione, non ci possono essere negoziati con Gazprom», ha detto Vasilyev sottolineando che il Paese ha tenuto colloqui sia con la Grecia sia con la Turchia sull'uso delle infrastrutture esistenti per fornire GNL e aumentare le forniture dall'Azerbaigian, con il quale la Bulgaria ha già un contratto.

  • 21h05

    Migliaia di cittadini di Mariupol portati in Russia

    Migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in remote città della Russia, «deportati come fecero i nazisti durante la seconda guerra mondiale». La denuncia è di Vadym Boichenko, sindaco della città martoriata dalla guerra, che ha postato su Telegram un comunicato, riferisce Ukrinform.

    «Nell'ultima settimana, diverse migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in Russia. Gli occupanti hanno portato via illegalmente persone dal distretto di Livoberezhny e da un rifugio antiaereo nell'edificio di un club sportivo, dove più di mille persone, soprattutto donne e bambini, si nascondevano dai bombardamenti», ha affermato Boichenko.

    Secondo una nota del comune i residenti catturati a Mariupol vengono prima portati nei campi di filtraggio, dove gli vengono controllati telefoni e documenti e poi reindirizzati in città remote della Russia.

    «Quello che gli occupanti stanno facendo oggi è familiare alla generazione più anziana, che ha visto gli eventi orribili della seconda guerra mondiale, quando i nazisti hanno catturato con la forza le persone. È difficile immaginare che nel ventunesimo secolo le persone possano essere portate con la forza in un altro paese», ha indicato il sindaco.

  • 21h00

    Mosca, nazionalisti pianificano attacchi chimici

    I nazionalisti ucraini starebbero pianificando un attacco chimico in diverse regioni dell'Ucraina, nel caso in cui le truppe russe entrino in questi territori, secondo quanto ha affermato oggi Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale russo.

    «I nazionalisti hanno piazzato mine negli impianti di stoccaggio di ammoniaca e cloro presso l'impianto chimico di Sumykhimprom a Sumy per avvelenare i residenti della regione di Sumy nel caso in cui le truppe russe entrino in città», ha detto Mizintsev, scrive l'agenzia Tass.

    «Nell'insediamento di Kotlyarovo, nella regione di Nikolayev, militanti delle unità nazionaliste stanno tramando una provocazione con l'uso di sostanze chimiche tossiche», ha detto ancora, aggiungendo che «a tal fine, hanno collocato contenitori con sostanze chimiche tossiche nell'edificio di una scuola secondaria, che verrà fatta esplodere quando le forze armate russe si avvicineranno all'insediamento».

  • 20h45

    Mosca, nazionalisti ucraini tramano attacchi a diplomatici Usa

    «Un ufficiale del Servizio di sicurezza ucraino, che si è arreso alle truppe russe, ha rivelato che i militanti del battaglione Azov tramano attacchi terroristici a Leopoli contro missioni diplomatiche degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali per spingere la Nato a dichiarare una no-fly zone sull'Ucraina e a fornire più armi».

    Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, citato dalla Tass.

    Konashenkov ha fatto inoltre sapere che «oggi l'aviazione russa ha colpito 59 infrastrutture militari in Ucraina» e «le truppe hanno superato il fiume Kashlagach e fatto breccia nelle difese nemiche, avanzando di cinque chilometri».

  • 20h40

    Domenica Zelensky parla a Israele, maxi schermo in piazza

    Alla Knesset e in piazza a Tel Aviv. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky domani parlerà direttamente ad Israele, ai suoi deputati e alla gente che alle 18 (ora locale) si raccoglierà davanti al maxi schermo posto nella centrale Piazza Habima, nel cuore della città. Laddove già si sono svolte manifestazioni a sostegno dell'Ucraina.

    Un appuntamento che non è andato giù all'ambasciatore russo in Israele, Anatoly Victorov, che in un incontro «teso» ha protestato con il presidente della Knesset Micky Levy ed ha detto di aspettarsi da Israele «un comportamento più equilibrato».

  • 20h30

    Poroshenko a Biden, vieni in Ucraina in segno di solidarietà

    Secondo l'ex presidente ucraino Petro Poroshenko, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dovrebbe visitare l'Ucraina quando il 24 marzo verrà in Europa per il vertice della Nato a Bruxelles e per partecipare a una riunione del Consiglio europeo.

    «Perché no, mio caro amico, ottimo amico dell'Ucraina, Joe Biden, il leader mondiale, che ora dimostra la sua leadership, perché non viene a trovarci qui la prossima settimana in segno di solidarietà?» ha detto Poroshenko, parlando con la Cnn a Kiev con indosso un giubbotto militare e affiancato da soldati.

    «Sarebbe un passo estremamente importante, una dimostrazione, il mondo intero è insieme a noi contro la Russia», ha aggiunto Poroshenko, che ha anche definito il presidente russo Vladimir Putin, come riferisce Cnn online, un «pazzo maniaco» e ha detto che gli ucraini hanno «un'unità a prova di proiettile».

  • 20h20

    Allarme Unicef, bambini sono ad alto rischio tratta

    «I bambini che fuggono dalla guerra in Ucraina sono esposti a un rischio maggiore di tratta e sfruttamento». Lo indica l'Unicef in una nota chiedendo un rafforzamento dei controlli di protezione dei bambini ai valichi di frontiera.

    «Con più di 1,5 milioni di bambini fuggiti come rifugiati dal 24 febbraio, e innumerevoli altri sfollati a causa delle violenze all'interno del paese, la minaccia per i bambini è reale e crescente», precisa la nota.

    Secondo una recente analisi, è spiegato nel comunicato, il 28% delle vittime identificate della tratta a livello globale sono bambini. Nel contesto dell'Ucraina, gli esperti ritengono che i bambini rappresentino probabilmente una percentuale ancora maggiore, dato che bambini e donne rappresentano quasi tutti i rifugiati fuggiti finora.

  • 20h00

    A Milano in 10'000 in piazza per l'Ucraina

    Sono 10'000, secondo gli organizzatori, le persone che sono scese in piazza all'Arco della Pace di Milano per dire no alla guerra e in solidarietà con il popolo ucraino. Per l'occasione l'Arco della Pace è stato illuminato di giallo e di blu.

    Durante la manifestazione alle persone sono stati distribuiti dei cartelli blu e gialli e la piazza è diventata una grande bandiera ucraina. Dal palco sono state lette poesie e suonati brani musicali, la manifestazione si è poi conclusa sulle note del Va pensiero.

    «Non sappiamo quanto durerà questa tragedia, dobbiamo esserci, Milano deve esserci per il tempo che servirà», ha concluso il sindaco della città Giuseppe Sala, che poi ha ribadito che a Milano potrebbero arrivare 40 mila persone in fuga dalla guerra.

  • 19h45

    In 300 a manifestare per la pace a Basilea

    Circa trecento persone si sono riunite a Basilea questo pomeriggio per protestare contro la guerra e la militarizzazione in Ucraina e chiedere la fine immediata della guerra e il ritiro delle truppe russe dall'Ucraina. I partecipanti hanno inoltre richiesto l'apertura delle frontiere europee ai rifugiati.

    Secondo la polizia, la manifestazione non era autorizzata ed era scortata da un contingente di agenti. È stata indetta dall'organizzazione «Basel gegen Krieg» (Basilea contro la guerra), fondata circa quindici giorni fa con lo scopo di creare un movimento di pace, ha indicato un portavoce all'agenzia di stampa Keystone-ATS.

  • 19h40

    A Milano in 10'000 in piazza per l'Ucraina

    Sono 10'000, secondo gli organizzatori, le persone che sono scese in piazza all'Arco della Pace di Milano per dire no alla guerra e in solidarietà con il popolo ucraino. Per l'occasione l'Arco della Pace è stato illuminato di giallo e di blu.

  • 18h50

    Cebr, con le sanzioni la Russia rischia un crollo del Pil

    La Russia di Vladimir Putin rischia un crollo del 14% per il suo Pil entro il 2023 se la sua economia continuerà a subire i forti contraccolpi delle sanzioni imposte dall'Occidente per la guerra in Ucraina. È quanto emerge da una ricerca condotta dal britannico Center for Economics and Business Research (Cebr), secondo cui Mosca potrebbe subire la peggiore crisi economica dalla fine della Guerra Fredda.

    Secondo l'analisi inoltre, il crollo del rublo, che ha perso più di un quarto del suo valore dall'invasione, e l'aumento del costo della vita, coi prezzi saliti di oltre il 4% solo nelle prime due settimane di marzo, fanno emergere l'allarmante quadro di una inflazione che potrebbe toccare il 30% entro l'inizio del 2023.

  • 18h40

    In 300 a manifestare per la pace a Basilea

    Circa trecento persone si sono riunite a Basilea questo pomeriggio per protestare contro la guerra e la militarizzazione in Ucraina. La dimostrazione ha chiesto la fine immediata della guerra e il ritiro delle truppe russe dall'Ucraina. I partecipanti hanno inoltre richiesto l'apertura delle frontiere europee ai rifugiati. 

    Secondo la polizia, la manifestazione non era autorizzata ed era scortata da un contingente di agenti. La manifestazione è stata indetta dall'organizzazione «Basel gegen Krieg» (Basilea contro la guerra), fondata circa quindici giorni fa con lo scopo di creare un movimento di pace, ha indicato un portavoce all'agenzia di stampa Keystone-ATS.

  • 18h15

    I genitori della donna uccisa da Baldwin bloccati a Kiev

    I genitori della direttrice della fotografia di origine ucraina Halyna Hutchins, uccisa lo scorso ottobre sul set del film ‹Rust› da un colpo di pistola sparato dal protagonista Alec Baldwin, sono ancora a Kiev e «si preparano al peggio». Lo ha indicato il marito di Halyna, Matthew sul suo account Twitter.

    Il 7 marzo, poco più di una settimana dopo che la Russia aveva invaso l'Ucraina, Matthew aveva denunciato che la «famiglia di Halyna era intrappolata a Kiev» perché i rischi di intraprendere un viaggio erano troppo alti.

  • 18h00

    Lavrov elogia Fox News

    Fox News è l'unica tv negli Stati Uniti che offre «un punto di vista alternativo sulla guerra in Ucraina». Parola del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov che, in un'intervista al canale statale Russia Today, ha elogiato in inglese la copertura dell'invasione da parte della tv di destra.

    «Conosciamo bene i metodi e i trucchetti che vengono utilizzati dai paesi occidentali per manipolare i media, abbiamo capito molto tempo fa che non esistono media occidentali indipendenti», ha attaccato Lavrov. «Negli Stati Uniti ad esempio, solo Fox news sta cercando di offrire un punto di vista alternativo».

    Negli ultimi giorni, dopo la morte di due giornalisti inviati di Fox News in Ucraina e il ferimento di un altro, i toni di alcuni anchor del canale sono leggermente cambiati.

  • 17h50

    Kiev, uccisi più di 10 generali russi

    In tre settimane di guerra le forze armate ucraine sostengono di aver ucciso più di 10 alti ufficiali russi, pubblicando anche l'elenco. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian citando il Dipartimento per le comunicazioni strategiche dell'Ufficio del comandante in capo delle forze armate ucraine.

  • 17h45

    Di Maio: «Mosca, invece di minacciare, fermi la guerra»

    «Le continue e ripetute provocazioni delle autorità russe al governo italiano, compresa quella a Lorenzo Guerini, non ci meravigliano più». Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Twitter. «Il governo russo, invece di trascorrere le giornate minacciando, fermi la guerra in Ucraina che sta causando la morte di civili innocenti», aggiunge. Anche Mario Draghi si è espresso, sostenendo lo stesso punto di vista.

  • 17h40

    In totale, 190mila civili evacuati con i corridoi umanitari

    L'Ucraina ha fatto evacuare 190mila civili dalle zone del conflitto attraverso i corridoi umanitari dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha comunicato la vice premier Iryna Vereshchuk in un'intervista, come riportano i media internazionali.

  • 17h35

    Gli USA confermano: la Russia ha usato missili ipersonici

    Funzionari Usa hanno confermato che la Russia ha lanciato missili ipersonici contro l'Ucraina la settimana scorsa. Lo riporta la Cnn. Secondo le fonti gli Stati Uniti sono stati in grado di seguire i lanci «in tempo reale». Lo scopo di questa azione da parte di Mosca, sottolineano, era «testare le armi e lanciare un messaggio all'Occidente sulle capacità della Russia».

  • 17h30

    Johnson: «Il mondo è a un punto di svolta»

    «Il mondo è a un punto di svolta» con la guerra in Ucraina ed è tempo di scegliere «tra la libertà e l'oppressione». Il premier britannico Boris Johnson lo ha detto parlando al congresso dei Conservatori nella cittadina inglese di Blackpool. A Londra, intanto, c'è chi invoca per Vladimir Putin un processo per crimini di guerra in stile Norimberga.

    «Non bisogna ripetere lo stesso errore del 2014», ha inoltre sottolineato il primo ministro britannico, riferendosi all'annessione russa della Crimea e alla risposta dell'Occidente. Per Johnson il leader del Cremlino teme la vicinanza di una Ucraina «libera e democratica» e l'ha invasa per questa ragione. I britannici quindi «scelgono la libertà ogni volta».

    Lo devono anche sul fronte interno dell'approvvigionamento energetico per liberarsi dalla «dipendenza» da gas e petrolio creata da Putin. E quindi Johnson punta su un nuovo piano per incrementare l'estrazione dai giacimenti nazionali e puntare sulle rinnovabili.

    Anche gli altri interventi del congresso erano incentrati sull'Ucraina, mentre è sempre più lontano dal radar dei Tories lo scandalo Partygate che tante preoccupazioni aveva dato a Johnson prima della guerra.

  • 17h10

    Berna, finita la manifestazione che ha ospitato Zelensky

    Diverse migliaia di persone hanno partecipato. Esprimendosi in perfetto tedesco, Zelensky ha ricordato che la Svizzera è uno stato che ha una lunga storia nella pace, e non ha risparmiato una stoccata a Nestlé. Cassis ha concluso il collegamento con Kiev annunciando che si recherà in Polonia, ai confini con l'Ucraina, per rendersi conto di persona dei fatti. 

    I contenuti dei due discorsi si possono leggere qui.

  • 17h05

    Johnson sul gas: «Putin è come uno spacciatore»

    «Vladimir Putin negli ultimi anni è stato come uno spacciatore di strada, alimentando una dipendenza nei paesi occidentali dai suoi idrocarburi». Lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson intervenendo alla conferenza di primavera del Partito conservatore a Blackpool, secondo quanto riportano i media britannici. 

    «Dobbiamo liberarci da quella dipendenza, dagli idrocarburi russi: è fondamentale se vogliamo resistere al bullismo di Putin, eviteremo di essere ricattati da lui», ha aggiunto.

  • 17h03

    Kiev: «Che la Cina condanni la barbarie russa»

    «La Cina può essere una parte importante del sistema di sicurezza globale se prende la decisione giusta per sostenere la coalizione dei paesi civilizzati e condannare la barbarie russa». Così Mykhailo Podoliak, consigliere della presidenza ucraina e uno dei partecipanti ai negoziati con la Russia, su twitter.

  • 17h02

    Zelensky: «Altre guerre se Mosca non viene fermata ora» 

    «Se la Russia non viene fermata ora, se la Russia non viene punita ora, altri aggressori nel mondo inizieranno altre guerre. In diverse regioni del mondo. In diversi continenti. Ovunque uno stato sogni di conquistare i suoi vicini». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.

  • 17h00

    Kiev, avanzata russa ferma in tutto il Paese

    «Durante la giornata non ci sono stati cambiamenti significativi nella situazione operativa, il nemico è stato fermato in quasi tutte le direzioni in cui stava avanzando». Lo riporta l'agenzia Unian citando un un briefing del portavoce del ministero della Difesa dell'Ucraina Oleksandr Motuzyanyk. 

  • 16h50

    Le mine ucraine rischiano di finire nel Mediterraneo

    Le mine piazzate dalla marina ucraina nei porti sul Mar Nero rischiano di essere trascinate dalla corrente, fino ad attraversare il Bosforo e finire nel Mediterraneo. Lo sostengono i servizi russi (Fsb) in un comunicato citato dalla Tass. 

    L'eventualità, secondo il documento, è dovuta al fatto che alcuni dei cavi di ormeggio che legano le mine alle ancore sono già stati danneggiati e tranciati, da cui il rischio degli ordigni già vaganti e in balia delle correnti.

    In particolare l'Fsb ne segnala 420 -e anche di fattura non modernissima, risalenti alla prima metà del Ventesimo secolo - piazzate fra Odessa, Ochakiv, Chermorsk e Yuzhne. 

  • 16h45

    Mosca avverte , «basta sanzioni»

    Mosca dice basta alle sanzioni e avverte che se ce ne saranno altre contro la Russia le «conseguenze potrebbero essere irreversibili».

    «Le sanzioni non sono una nostra scelta, dice Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, e non vorremmo che la logica del ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la «totale guerra finanziaria ed economica» alla Russia, trovasse altri seguaci e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili».

    «Ci aspettiamo che nelle capitali europee tornino comunque in sé e ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera».

    Rincara la dose il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov che, dopo aver definito «demagogica» la proposta di mandare del «peacekeeper della Nato in Ucraina», dichiara: «La condotta occidentale conferma che questi paesi non sono affidabili come partner economici».

    «La Russia resta aperta alla cooperazione con l'Occidente, ma non intende intraprendere tali iniziative da sola», precisa il ministro che invece non esita a sottolineare come la cooperazione tra la Cina e la Russia, «si rafforzerà» con questa crisi ucraina «considerato che l'Occidente sta calpestando ogni pilastro del sistema internazionale e noi, le due grandi potenze, dobbiamo ovviamente pensare a come proseguire».

  • 16h25

    Whatsapp e Telegram risparmiati dalla censura di Mosca

    Le app di messaggistica Whatsapp e Telegram continuano a funzionare in Russia nonostante il bando del Cremlino su quasi tutti i social media occidentali in reazione alle sanzioni contro l'invasione dell'Ucraina. 

    Secondo esperti ed accademici americani, questa relativa tolleranza di Mosca nei confronti di Whatsapp e Telegram potrebbe dipendere dal fatto che la prima, di proprietà di Meta che possiede anche Facebook, non può essere utilizzata per messaggi «di massa», mentre la seconda proprio per la sua capacità di raggiungere migliaia di persone allo stesso momento si è rivelata utile anche per il Cremlino.

  • 16h20

    Terre des hommes: «Le madri affidano i figli agli estranei»

    «In questi giorni stiamo vedendo madri affidare i loro figli ad estranei perché non c'è abbastanza posto per tutti sui treni di evacuazione, chiedono a parenti e amici di prenderli e portarli in salvo oppure semplicemente li «caricano» su treni, autobus o macchine. Vediamo bambini dormire per strada perché ci sono sempre meno posti nei rifugi temporanei.»

    Lo raccontano Yana e Anastasia, «due nostre psicologhe in Ucraina», spiegano da Terre Des Hommes, attiva nell'emergenza Ucraina, dove l'organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus) è presente dal 2015 a supporto dei bambini più vulnerabili.

  • 16h15

    Continuano le manifestazioni a Leopoli

    Nella Piazza del Mercato di Leopoli, continuano le manifestazioni, anche estemporanee, contro l'invasione ucraina. Oggi è toccato a un gruppo di ragazze e ragazzi esporre cartelli che per chiedere lo stop al bombardamento di Mariupol. E per fare appello, soprattutto, agli Alleati occidentali. «Nato, devi chiudere i cieli», è stato lo striscione esposte da una coppia di giovani.

  • 16h10

    Fuga della filarmonica di Lugansk

    Sono fuggiti dal Donbass ma, a Leopoli, potranno continuare a suonare. I musicisti della Filarmonica di Lugansk si sono ricongiunti nella città dell'Ovest dopo aver lasciato, chi prima dell'invasione russa chi nei primissimi giorni della guerra, la regione dell'Ucraina orientale dove Mosca aveva ammassato le proprie truppe già nei giorni precedenti al bombardamento di Kiev.

    L'orchestra, capitanata dal suo direttore, Igor Shapalov, è stata accolta dalla Casa della Musica di Leopoli e, presto, assieme ai colleghi dell'Ucraina occidentale verrà organizzato un grande concerto per la pace.

    Già questa mattina, tuttavia, Shapaolov e i suoi musicisti hanno improvvisato una mini-performance in piazza a Leopoli, suonando con gli strumenti che sono riusciti a portar via nella fuga. «Ma c'è anche chi è rimasto bloccato nel Donbass», ha raccontato Shapalov ricordando come l'orchestra della filarmonica è composta da 60 membri.

  • Ecco le caratteristiche del missile ipersonico Kinzhal

    È una delle armi segrete russe di ultima generazione il missile ipersonico Kinzhal, utilizzato per la prima volta nel conflitto ucraino per distruggere un deposito di munizioni sotterraneo nell'ovest del Paese.

    Le  caratteristiche principali di quest'arma di nuova generazione è possibile scoprirle nell'articolo specifico.

  • 16h00

    Un migliaio di manifestanti per la pace a Winterthur

    Circa un migliaio di manifestanti si sono riuniti a Winterthur (ZH) oggi pomeriggio per protestare contro la guerra in Ucraina. Tutto si è svolto nella calma. 

    Oltre a diversi politici zurighesi, hanno anche preso la parola lo scrittore e cabarettista tedesco Franz Hohler e Volodymyr Didukh, il vice ambasciatore ucraino in Svizzera. La dimostrazione è stata indetta da diversi partiti assieme all'Unione sindacale svizzera e ad Unia.

  • 15h40

    USA, disconnettere la Russia dal GPS globale?

    Gli Stati Uniti stanno considerando la disconnessione della Russia dal sistema di posizionamento globale GPS, come parte delle sanzioni per la guerra in Ucraina. Lo ha affermato il capo dell'agenzia spaziale Roscosmos, Dmitry Rogozin. «L'opzione è allo studio», ha detto ai giornalisti, secondo quanto riporta Interfax.

    Aggiungendo comunque che la Russia ha un proprio sistema di navigazione satellitare, Glonass, che funziona perfettamente. «Non dobbiamo preoccuparsi, perché ogni nostro smartphone è connesso a Glonass. Se il GPS è disconnesso, Glonass funzionerà. Ha la stesso precisione del GPS. Andrà tutto bene», ha assicurato Rogozin.

  • 15h30

    Due bambini e una donna uccisi nel Lugansk

    Due bambini e una donna sono stati ritrovati morti sotto le macerie a seguito dei bombardamenti nella città di Rubizhne nella regione di Lugansk. Lo riferisce l'esercito ucraino su Telegram, come riporta l'agenzia di stampa ucraina Ukrinform. 

    «Due bambini senza segni di vita sono stati portati fuori dalle macerie. Le cure mediche hanno dichiarato la morte di bambini. I soccorritori hanno continuato a smantellare i detriti e hanno trovato un'altra donna e un bambino. Attualmente, gli operatori sanitari hanno dichiarato la morte della donna. La bambina è stata salvata, le sue condizioni sono stabili e soddisfacenti».

  • 15h10

    Iniziata la manifestazione con Zelensky come ospite

    Il presidente viene introdotto dal presidente della confederazione, Ignazio Cassis. 

  • 14h42

    La Germania è preoccupata per il gas

    La Germania, che si avvale molto del gas russo, è particolarmente preoccupata di non poter garantire la quantità necessaria al fabbisogno per il prossimo inverno e sta facendo di tutto per trovare delle alternative. 

    Lo sottolinea il ministro tedesco dell'Economia, il verde Robert Habeck in un'intervista all'emittente radiofonica Deutschlandfunk prima della sua partenza per il Qatar, dcon tappa anche negli Emirati. Habeck ha aggiunto che Berlino si sta preparando alla possibilità che il gas scarseggi, possibilità «che speriamo di evitare» ha detto.

  • 14h40

    Sul campo si continua a combattere

    A Leopoli suona per ore un nuovo allarme anti-aereo, poi rientrato. E un reporter belga, Robin Ramaekers, secondo la Bbc, dice di aver documentato le immagini «di 80 cadaveri ritrovati sotto le macerie della base militare di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina», distrutta dalle bombe.

  • 14h37

    Primo bilancio dell'ONU su morti e feriti

    L'Onu fa un primo bilancio sulle vittime del conflitto: 816 i civili uccisi e 1.333 i feriti dall'inizio della guerra.

  • 14h35

    Negoziati in stallo

    I negoziati sembrano in una situazione di stallo, con Kiev che parla di «colloqui che dureranno ancora diverse settimane», avvertendo che l'Ucraina «non rinuncerà mai a suoi territori».

  • 14h22

    ONU: «Oltre 3,3 milioni di rifugiati dall'inizio della guerra»

    «Più di 3,3 milioni di rifugiati sono fuggiti dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa», hanno riferito oggi le Nazioni Unite mentre si stima che gli sfollati all'interno del paese siano quasi 6,5 milioni. Prima del conflitto l'Ucraina aveva una popolazione di 37 milioni di abitanti nelle regioni sotto il controllo del governo, esclusa la Crimea annessa alla Russia e le regioni separatiste filo-russe a est.

  • 14h20

    USA, la Russia avrebbe un arsenale di armi chimiche 

    La Russia possiede da anni un arsenale di armi chimiche che continua a produrre e conservare a dispetto dei trattati internazionali e nonostante anni di promesse e dichiarazioni che lo avrebbe smantellato. Lo rivelano alti funzionari Usa e della Nato al Washington Post. In particolare le fonti parlano di laboratori militari che hanno continuato a funzionare e a produrre agenti nervini come il Novichok o il Sarin, nonostante l'adesione della Russia alla Convenzione sulle armi chimiche del 1993. 

  • 14h15

    Berna valuta un forfait per l'integrazione dei rifugiati

    Dato che i rifugiati dall'Ucraina con permesso S, per persone bisognose di protezione, sono autorizzati a lavorare in Svizzera, sono necessarie anche alcune misure di integrazione: la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha quindi annunciato che sta esaminando la possibilità di pagare una somma forfettaria ai Cantoni.

  • 14h03

    Pam, impossibile portare aiuti a Mariupol, Sumy e Kharkiv

    Le agenzie di aiuti sono impossibilitate a raggiungere le persone intrappolate nelle città ucraine circondate dalle forze russe. Lo ha detto il coordinatore delle emergenze del programma alimentare mondiale (Pam), Jakob Kern. Kern, citato dal Guardian, ha affermato che è quasi impossibile consegnare forniture di emergenza alla città portuale assediata di Mariupol o alle città nord-orientali di Kharkiv e Sumy.

  • 14h00

    Kiev, l'acciaieria di Mariupol sarebbe distrutta

    Secondo Kiev, la battaglia per il controllo dell'enorme impianto siderurgico di Mariupol, vicino al Mare d'Azov, ha portato alla totale distruzione della fabbrica. La notizia è stata ripresa da alcuni media, fra cui il Kyiv Post, che spiega che le Forze armate ucraine non sono state in grado di intervenire per proteggere la città portuale e la sua grande fabbrica. L'impianto, la Azov Steel, era il più grande d'Europa.

  • 13h45

    Lukashenko, se Urss ci fosse ancora non ci sarebbero guerre

    «Se l'Unione Sovietica avesse resistito fino ad oggi, saremmo stati in grado di evitare tutti i conflitti nel mondo». Così il presidente bielorusso Alexander Lukashenko in un'intervista alla televisione giapponese TBS, citata dalla agenzia Tass.

    «L'Occidente e l'America hanno sempre dovuto fare i conti con la posizione dell'Unione Sovietica – ha spiegato -. Il mondo era multipolare, un polo controbilanciava l'altro. La causa di ciò che sta accadendo oggi nel mondo è l'unipolarità, la monopolizzazione del nostro pianeta dagli Stati Uniti».

    Lukashenko si è lamentato della disgregazione sovietica. «Sono nato e vissuto in quel paese e gli sono sempre stato fedele – ha detto -. Ero un membro del partito comunista. Per me, proprio come per il mondo intero che ora ha capito le conseguenze, il crollo dell'Unione Sovietica è stata una tragedia».

  • 13h35

    Polonia, superati 2 milioni profughi dal confine

    Il numero di profughi che hanno lasciato l'Ucraina e hanno oltrepassato il confine con la Polonia ha superato i due milioni. Lo rivela l'ambasciata italiana a Varsavia specificando che a ieri il numero esatto di persone entrate nel Paese è 2.041.391.

    Dall'inizio della guerra sono giunti in Polonia cittadini di oltre 180 Paesi, tra cui molti extraeuropei come Uzbekistan (7.066 persone), India (5.959), Vietnam (2.909), Usa (2.856) , Nigeria (2.690), Afghanistan (1.840) e Siria (1.341).

    In Polonia ci sono 38 punti di accoglienza in cui i rifugiati possono ricevere informazioni, pasti caldi, assistenza medica e alloggio.

  • 13h25

    Cnn, battaglia in corso su acciaieria Mariupol

    Infuria la battaglia per il controllo dell'enorme impianto siderurgico di Mariupol. Lo afferma la Cnn che riporta versioni contrastanti sullo stato di una delle strutture industriali chiave dell'Ucraina, l'impianto Azov Steel a Mariupol.

    Venerdì scorso, afferma Cnn, un consulente del governo ha riferito che l'impianto era in mani russe dopo le battaglie in corso con le truppe ucraine per il controllo del sito sul mare. Ma in un aggiornamento sabato, il battaglione Azov, che ha una grande presenza a Mariupol, ha detto che l'impianto è rimasto nelle loro mani.

    «Il nemico non è arrivato così lontano nella città. La marina [ucraina], insieme al battaglione Azov, insieme alla polizia, continuano a difendere la città e i suoi civili», ha detto alla televisione ucraina il membro del battaglione Vladislav Sobolievskyi.

    «Oggi l'acciaieria Azov è sotto il nostro controllo. Gli attacchi aerei hanno colpito tutta la città, compreso lo stabilimento, ma il nemico non ha messo le mani sul nostro impianto».

    La gigantesca acciaieria si trova immediatamente a est del centro di Mariupol.

  • 13h15

    Kiev, già aperti campi per prigionieri russi

    «In Ucraina sono stati aperti campi speciali per prigionieri di guerra russi». Lo rende noto il procuratore generale ucraino Irina Venediktov in un'intervista alla Bbc, citata dal Kiev Independent.

    «I campi di prigionia sono già presenti, ci abbiamo lavorato su, perché è un passaggio richiesto dalla Convenzione di Ginevra», ha spiegato. «Ai prigionieri sono fornite anche le cure mediche quasi allo stesso livello dei nostri ragazzi. Pertanto, credo che ci stiamo comportando come un Paese civile che respinge l'aggressore, ma non diventa a sua volta aggressore».

    Secondo Venediktov, «le questioni relative ai campi militari speciali sono state risolte: è stato firmato un ordine congiunto con il Ministero della Difesa, il Ministero degli Interni e altre amministrazioni competenti». Il procuratore generale ha chiarito, inoltre, che è stato creato «un organismo apposito, con le forze dell'ordine, che si sta attualmente occupando della questione dei prigionieri di guerra».

  • 13h10

    In Bulgaria veicoli da combattimento Usa ‹Stryker›

    In Bulgaria sarà dislocata una formazione di veicoli da combattimento ‹Stryker› statunitensi sotto il comando della Nato, mentre la Bulgaria non invierà mezzi militari e munizioni all'Ucraina.

    Questi in sostanza i messaggi annunciati oggi nel corso della conferenza stampa congiunta a Sofia del premier della Bulgaria, Kiril Petkov, e il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin in visita di lavoro in Bulgaria.

  • 13h05

    Zelensky in diretta video alla manifestazione di Berna

    Il presidente ucraino Zelensky oggi pomeriggio interverrà in diretta tramite video alla manifestazione di solidarietà per l'Ucraina a Berna, che partirà alle 15h00. Il suo discorso sarà introdotto dal presidente della Confederazione Ignazio Cassis.

    L'ambasciata ucraina a Berna ha fatto una richiesta in tal senso, ha indicato a Keystone-ATS Michael Steiner, capo della comunicazione presso il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), diretto dallo stesso Cassis. Il DFAE e la missione diplomatica si sono accordati su queste modalità.

    All'inizio, era stato previsto che il leader ucraino parlasse ai presenti solo in un videomessaggio. La manifestazione, con lo slogan Solidarietà con l'Ucraina, fermate la guerra ora!, è prevista a partire dalle 15.00. Cassis terrà il discorso introduttivo alle 15.15, ha detto Steiner. In seguito sarà la volta di Zelensky.

  • 12h50

    ONU, 816 ucraini uccisi e 1.333 feriti da inizio guerra

    Un totale di 816 civili ucraini sono stati uccisi e 1.333 feriti dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio, secondo l'ufficio dei diritti umani delle Nazioni Unite, riportato dal Guardian.

    Tuttavia, poiché l'Onu riporta solo i conteggi che può verificare, ammette che le cifre sottostimino notevolmente il bilancio reale.

  • 12h45

    Oggi definiti 9 corridoi umanitari, anche Mariupol

    Sono 9 anche oggi i corridoi umanitari concordati. Lo ha affermato durante il briefing Iryna Vereshchuk, vice primo ministro e ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina, come riportato dall'agenzia ucraina Unian.

    Ecco i corridoi stabiliti: nella regione di Donetsk: da Mariupol a Zaporozhye con sminamento obbligatorio lungo l'intero percorso. Gli autobus raccoglieranno le persone che verranno selezionate a piedi e alcuni residenti potranno partire con auto private. 

    Nella regione di Kiev: dal villaggio di Bervytsia alla città di Brovary. Dalla città di Bucha al villaggio di Belogorodka. Dal villaggio di Bogdanovka a Brovary. Da Borodyanka a Bila Tserkva.

    Nella regione di Luhansk: si prevede di consegnare beni umanitari con cibo e medicine a Lysychansk, Popasna e Severodonetsk. – regione di Cherson con invio di merci umanitarie al Kherson temporaneamente occupato.

  • 12h35

    Almeno 80 vittime raid contro caserme Mykolaiv?

    Scene spaventose sono emerse da una base militare a Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. Il reporter belga Robin Ramaekers per l'emittente pubblica fiamminga VTM, ripreso dalla Bbc, ha visitato la scena questa mattina e ha parlato di almeno 80 corpi estratti dalle macerie, con «molti altri sotto».

    Il bilancio delle vittime non è stato confermato dalle autorità ucraine perché si tratta di un sito militare, e la Bbc non è stata in grado di verificare le notizie.

    Ieri sera un filmato dal sito ha mostrato una bambina che veniva estratta dalle macerie, e le sue condizioni sono sconosciute. «Stanno continuando a cercare i corpi qui a Mykolaiv, allo stesso tempo c'è stata un'altra sirena di raid aereo, quindi tutti giù nei rifugi antiatomici», dice Ramaekers.

  • 12h30

    Dei combattimenti fermano i soccorsi al teatro Mariupol

    I combattimenti in strada nel centro di Mariupol stanno impedendo il salvataggio delle centinaia di civili intrappolati nei sotterranei del Teatro bombardato mercoledì. Lo dice il sindaco Vadym Boychenko alla Bbc. Le squadre di soccorso possono aiutare le persone ad uscire dai rottami solo durante le pause dei combattimenti che si susseguono.

    «Ci sono carri armati... e bombardamenti di artiglieria, e tutti i tipi di armi sparate nella zona», ha detto all'emittente. «Le nostre forze stanno facendo tutto il possibile per mantenere la loro posizione in città, ma le forze del nemico sono più grandi delle nostre, purtroppo».

  • 12h10

    Polonia a Ue, imporre bando totale a commercio con Mosca

    La Polonia chiede all'Unione Europea di attuare un divieto totale al commercio con la Russia. Varsavia – sostiene il premier polacco Mateus Morawiecki in un'intervista ripresa alla Reuters dal Guardian – propone di aggiungere al più presto all'attuale pacchetto di sanzioni un blocco commerciale completo al commercio russo che «costringerebbe Mosca a considerare che sarebbe meglio fermare questa guerra crudele».

    La richiesta della Polonia affinché Mosca affronti ripercussioni economiche più dure per la sua invasione dell'Ucraina arriva dopo che gli Stati membri dell'Ue hanno concordato questa settimana un quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia.

    I dettagli non sono stati divulgati, ma la presidenza francese ha affermato che lo status commerciale della «nazione più favorita» della Russia sarebbe stato revocato.

  • 12h05

    Da Bulgaria aiuti umanitari, non militari

    La Bulgaria non invierà aiuti militari all'Ucraina, ma continuerà a fornire a Kiev appoggio e aiuto umanitario. Lo ha detto il premier Kirill Petkov dopo un colloquio con il segretario alla difesa Usa Lloyd Austin a Sofia.

    «Considerando che siamo così vicini alla zona del conflitto, devo dire che non possiamo inviare aiuti militari all'Ucraina. Non sarà possibile», ha detto Petkov, citato dai media regionali.

  • 12h00

    I negoziati potrebbero durare settimane, Mosca meno rigida

    I colloqui con Mosca potrebbero durare «diverse settimane», anche se ci sono segnali che la posizione russa sia diventata «più adeguata».

    Lo ha affermato il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podoliak, citato dall'Ukrainska Pravda. Sul tavolo ci sono le garanzie di sicurezza, un cessate il fuoco, il ritiro delle truppe russe e una «soluzione politica dei territori contesi», ha detto, ribadendo che «ci sono alcune concessioni che sicuramente non faremo. Non possiamo rinunciare a nessun territorio. Ciò che potrebbe accadere in pochi giorni è un cessate il fuoco» ha concluso.

  • 11h45

    G. Brown e J. Major, per Putin tribunale come Norimberga

    Due ex primi ministri britannici, Gordon Brown e John Major, sono fra i 140 firmatari fra accademici, avvocati e politici di un appello che chiede per Putin un tribunale in stile Norimberga, il tribunale che processò i nazisti responsabili di crimini di guerra nel secondo conflitto mondiale.

    Gordon Brown ha detto alla Bbc che dalla caduta del muro di Berlino «abbiamo dato per scontato che la democrazia e lo stato di diritto prevalgano», ma Putin «sta sostituendo quel concetto con l'uso della forza. Se il messaggio non viene lanciato adesso ci ritroveremo davanti ad aggressioni verso altri paesi che potrebbero rimanere impunite».

    Putin un criminale di guerra? Brown ha risposto: «È quello che ha detto il presidente (degli Usa Joe) Biden ed è il mio punto di vista».

  • 11h15

    A Zaporizhia coprifuoco fino a lunedì

    Un coprifuoco esteso è stato annunciato nella città sudorientale ucraina di Zaporizhzhia, dove una centrale nucleare è stata bombardata all'inizio di questo mese. Lo annunciano le autorità locali come riporta l'emittente nazionale del Regno Unito Bbc. Il coprifuoco inizierà oggi alle 16h00 ora locale (le 15h00 in Svizzera) e terminerà alle 06.00 di lunedì, hanno detto le autorità.

    I dettagli sul motivo del blocco non sono stati forniti, ma la città – che ha visto migliaia di rifugiati arrivare dalla vicina Mariupol – continua a subire sporadici attacchi missilistici dalle posizioni russe. Potrebbe anche essere che la città possa trovarsi nel percorso di una possibile avanzata russa dalla città portuale assediata di Mariupol.

  • 11h10

    Il premier del Giappone in India, che non condanna Mosca

    Il premier del Giappone, Fumio Kishida, va in visita in India, dove gli osservatori anticipano che cercherà di convincere il suo omologo Narendra Modi a prender posizione contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina.

    Finora infatti l'India non ha condannato la Russia all'Onu ed è l'unico Paese del cosiddetto Quad (il Dialogo quadrilaterale di sicurezza, alleanza con Australia, Stati Uniti e, appunto, Giappone) che non l'ha fatto, grazie anche ai consolidati legami fra New Delhi e Mosca.

  • 10h50

    Bielorussia: «La Russia è in grado di fare da sola»

    La Russia è in grado di condurre la sua operazione in Ucraina da sola, nessuno ci chiede di intervenire. Lo afferma il leader bielorusso, Alexander Lukashenko, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, riprendendo un'intervista alla televisione pubblica giapponese.

    Lukashenko sottolinea quindi che Minsk mantiene la sua neutralità rispetto agli eventi in Ucraina, ma spiega anche che da parte bielorussa c'era stata la disponibilità a dispiegare le sue forze di frontiera fra Donbass e Russia, iniziativa che è stata però respinta da Kiev. «Ho fatto di tutto per evitare la guerra ma non è stato possibile, perché? Perché l'Occidente ha spinto per questa guerra», ha detto.

  • 10h20

    Nuovo allarme dell'UNICEF

    Intanto, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) torna a lanciare l'allarme: «La crisi in Ucraina non rappresentata solo la fuga di 3,2 milioni di persone di cui 1,5 bambine e bambini, ma anche una grave crisi alimentare ed economica senza precedenti».

  • 09h30

    Cassis: «Serie conseguenze economiche anche in Svizzera»

    Il conflitto in Ucraina avrà effetti a lungo termine sull'economia elvetica, afferma il presidente della Confederazione. Ignazio Cassis torna a difendere le sanzioni contro la Russia e assicura che la Svizzera è pronta a pagare il prezzo della difesa della libertà.

    In un articolo pubblicato oggi, sabato, sui giornali Schweiz am Wochenende e Le Temps, il consigliere federale anticipa tre «probabili conseguenze» del conflitto sul piano economico.

    L'articolo completo è disponibile qui.

  • 9h05

    Il Belgio ha rinviato di 10 anni l'uscita dal nucleare

    Il Belgio ha rinviato di dieci anni la sua uscita dal nucleare a causa della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il governo. Il conflitto ha causato un enorme aumento dei prezzi dell'energia.

    «Il governo federale ha deciso di adottare le misure necessarie per prolungare di dieci anni la vita dei due reattori nucleari di più recente costruzione», ha affermato in un tweet il primo ministro belga Alexandre De Croo.

  • 9h00

    Mosca afferma di aver usato missili ipersonici

    La Russia afferma di aver utilizzato missili ipersonici in Ucraina. A riferirlo è il ministero russo della difesa citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. In particolare il ministero fa sapere che un missile ipersonico Kinzhal è stato utilizzato per distruggere un deposito di munizioni sotterraneo nell'ovest dell'Ucraina, riferisce l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.

    Le caratteristiche di questi missili sono consultabili qui.

  • 7h40

    Nuovo corridoio umanitario a Lugansk

    Il governatore della regione ucraina di Lugansk ha annunciato che oggi alle ore 09h00 locali (le 08h00 in Svizzera) verrà aperto un corridoio umanitario per evacuare i civili. Lo scrive la Cnn. In un post su Telegram, il governatore Serhiy Gaiday ha scritto che le forze russe si sono dette d'accordo, anche se non ha precisato né la durata della tregua né dove il corridoio sarà diretto.

    «Aspettiamo le 9 perché tacciano le armi e si cominci l'evacuazione dei residenti della regione e per portare acqua, cibo e medicinali e coloro che restano», ha detto. 

    Ma Kiev spera che si riescano ad aprire oggi dieci corridoi umanitari, oltre a quello da Mariupol già concordato, come riferisce Sky News, che cita la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk.

  • 7h30

    Duma: «Stop all'invio di armi e mercenari da USA e NATO»

    I Paesi occidentali, la Nato e gli Stati Uniti dovrebbero smettere di «fornire armi e inviare mercenari in Ucraina», ma, se vogliono la pace, utilizzare invece i fondi per inviare aiuti umanitari alla popolazione ucraina: lo ha dichiarato, citato dall'agenzia Tass, il portavoce della Duma, la camera bassa del parlamento russo, Viacheslav Volodin. «Se si vuole una pace rapida, occorre prendere decisioni rapide», ha aggiunto Volodin.

  • 6h30

    Un altro generale russo ucciso

    L'esercito ucraino in un post sulla rete sociale Facebook citato dalla Bbc, indica che un altro generale russo è caduto in battaglia: si tratterebbe di Andrei Mordvichev, morto nella città di Chernobayevka in seguito a colpi di artiglieria.

  • 6h00

    14'397 sfollati in Russia da Lugansk e Donetsk

    Dal canto suo, il ministero della difesa russo, citato dall'agenzia non governativa russa Interfax ha annunciato che circa 297'800 persone sono state portate in Russia dai territori delle autoproclamate repubbliche di Lugansk e Donetsk, nel Donbass, e dal resto dell'Ucraina, «senza l'aiuto di Kiev». Le persone sfollate nelle ultime 24 ore, ha aggiunto Mosca, sono 14'397. 

  • 5h25

    Ieri sono proseguiti con fatica sette corridoi umanitari

    La Russia continua a bloccare la fornitura di aiuti umanitari alle città assediate «nella maggior parte delle aree». È la denuncia di Zelensky, il quale ha spiegato che ieri sono proseguiti sette corridoi umanitari: sei nella regione di Sumy, uno nella regione di Donetsk. Più di 9.000 persone sono state evacuate dalla città assediata di Mariupol e sono state consegnate centinaia di tonnellate di prodotti essenziali.

  • 4h30

    Kiev, nuovo programma di assistenza per gli sfollati

    Zelensky ha annunciato un programma di assistenza agli ucraini sfollati a causa dell'invasione russa. In un videomessaggio su Facebook, Zelensky ha affermato che i ministri del Paese stanno sviluppando un programma per sostenere le persone che sono state costrette a fuggire o hanno perso la casa a causa della guerra.

    In particolare, il programma prevede di aiutare gli sfollati a trovare lavoro nei luoghi in cui si trovano attualmente; fornire alloggi agli sfollati e organizzare gli sforzi per ricostruire le case distrutte una volta che la guerra sarà finita; fornire sostegno alle famiglie che ospitano le persone fuggite dai territori occupati o dalle aree in cui sono in corso combattimenti.

    Il presidente ha spiegato che è stato istituito un centro di coordinamento per gestire le consegne di aiuti umanitari all'Ucraina e che il capo dell'ufficio del presidente ha consultato gli ambasciatori per aumentare queste consegne.

  • 3h20

    L'esercito di Kiev tagliato fuori dal Mare d'Azov

    Lo stato maggiore delle forze armate ucraine afferma che i russi sono riusciti a isolarli dal Mare d'Azov. «Gli occupanti sono parzialmente riusciti nell'area operativa di Donetsk, privando temporaneamente l'Ucraina dell'accesso al Mare d'Azov», si legge in un comunicato, riferisce la Bbc online. Tuttavia, lo stato maggiore afferma che Mosca è ancora ostacolata in tutti i suoi principali obiettivi di guerra. 

  • 2h10

    Mosca: incontro Putin-Zelensky solo dopo un trattato

    Il testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Vladimir Zelensky. Lo ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass.

    «Non sono assolutamente pronto a commentare in merito. Posso solo dire che prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi».

  • 2h00

    Zelensky a Mosca: «È tempo di incontrarsi e parlare»

    In un video messaggio postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto colloqui significativi di pace e sicurezza «senza indugio» con Mosca. «Questa è l'unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori», sulla scia della sua invasione, ha detto Zelensky.

    «È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l'integrità territoriale e la giustizia per l'Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi», ha aggiunto.