«Pig Butchering» Ecco come gli svizzeri vengono spudoratamente truffati

mmi

14.1.2023

I truffatori creano una base di fiducia con dei messaggi in chat apparentemente personali (immagine illustrativa).
I truffatori creano una base di fiducia con dei messaggi in chat apparentemente personali (immagine illustrativa).
IMAGO/Silas Stein

Una perfida truffa online attira le persone attraverso due esce: l'amore e il denaro. La cosiddetta truffa del «Pig Butchering» («macellazione di maiali») colpisce anche i giovani svizzeri, super esperti del mondo digitale.

mmi

14.1.2023

Le autorità criminali di tutto il mondo mettono in guardia dal «Pig Butchering», una nuova truffa digitale.

La strategia dell'inganno, originaria della Cina, si chiama letteralmente «macellare il maiale» e coinvolge sempre più i giovani, amici del web. È particolarmente difficile quando, oltre ai soldi persi con degli investimenti in criptovalute, si spezza anche il cuore delle povere vittime.

«Kassensturz», la rubrica dei consumatori della televisione svizzerotedesca SRF, ha parlato con una vittima del «Pig Butchering» e ha mostrato come funziona la nuova truffa online.

Primo passo: trovare il maiale

L'inganno spesso inizia sui social media. Nel caso descritto alla SRF, una giovane donna, di bell'aspetto e di successo invia all'interessato una richiesta di amicizia tramite Facebook. All'inizio lui esita, controlla l'autenticità delle foto e visualizza il suo profilo. Questo e la persona sembrano verosimilmente reali. Dato che hanno degli amici in comune, l'interessato accetta la richiesta.

Secondo Serdal Günar Rütsche del dipartimento per la criminalità informatica della Polizia cantonale di Zurigo, gli autori sono difficili da identificare tramite Facebook. Il motivo: gli autori si fanno beffe delle loro vittime. Si chiama Social Engineering.

Ad esempio, guarderebbero gli amici della vittima selezionata e invierebbero richieste d'amicizia a diverse persone, alcune delle quali accetterebbero. Gli amici in comune creano una sorta di base di fiducia, secondo l'esperto. Inoltre, i profili sono gestiti attivamente e le foto  acquisite da persone vere, come le modelle.

Il maiale è stato trovato.

Secondo passo: ingrassare il maiale

Poco dopo che l'amicizia è accettata, l'interazione diventa rapidamente personale, e la vittima è interrogata sul suo status sentimentale. La truffatrice è anche in grado di distruggere abilmente ogni residuo di dubbio sul fatto che si tratti davvero di una persona reale.

I due chiacchierano per ore, e questo ogni giorno. Crescendo una base di fiducia, i dubbi rimasti scompaiono.

La truffatrice poi comunica alla vittima che commercia in criptovalute e realizza un profitto compreso tra 30.000 e 40.000 euro al mese. Nella versione descritta da «Kassensturz», si dice che uno zio, presunto crittoanalista, sia responsabile di questo sacco di soldi.

Non appena il mercato delle criptovalute sarà di nuovo migliore, la truffatrice promette alla vittima che gli mostrerà come anche lui può guadagnare.

Il maiale è ingrassato.

Terzo passo: macellare il maiale

Su consiglio della truffatrice, la vittima scarica l'applicazione «AcePro». Il giovane dovrebbe realizzare dei profitti con le fluttuazioni dei prezzi delle criptovalute. L'app sembra ingannevolmente vera e riflette persino l'andamento dei prezzi di mercato.

La vittima deve creare un account con uno scambio di criptovalute se non ne ha già uno. L'interessato trasferisce denaro da questo conto ad «AcePro». Quando, dopo soli dieci minuti, un profitto del 50% della somma investita attira e il trasferimento di ritorno sul conto di borsa ha funzionato, la persona interessata diventa più audace e investe somme maggiori.

Quando la truffatrice richiede somme di denaro maggiori, sorgono i primi dubbi sul fatto che dietro possa nascondersi una truffa. E infatti: quando l'interessato non può più restituire i 10'000 franchi presumibilmente investiti in «AcePro», lo capisce: l'app non è reale.

Tali app possono essere scaricate da Apple o Android perché sono state originariamente registrate per uno scopo diverso. Ad esempio come scanner di codici QR. Una volta che gli operatori hanno ricevuto l'approvazione, impostano un nuovo indirizzo web in background per indurre le persone a utilizzare un'app di trading di criptovalute. In realtà, i soldi vanno direttamente ai truffatori.

In molti casi, la polizia non può aiutare le vittime perché le tracce del denaro si confondono non appena vengono investite in criptovalute.

Il maiale è stato macellato.

Quarto passo: eliminare il maiale

La truffa finisce tanto velocemente quanto è iniziata. Gli autori interrompono immediatamente i contatti con le vittime. Vale a dire: eliminano il contatto su tutti i canali social media.

Il maiale è stato eliminato.

I truffatori sono spesso loro stessi delle vittime

Quello descritto in «Kassensturz» è un esempio di molti casi. Uno sguardo alle statistiche sulla criminalità informatica della Polizia cantonale di Zurigo mostra che nel 2022 in tutta la Svizzera sono pervenute oltre 800 denunce di frodi online, con una perdita totale di 80 milioni di franchi.

Dietro il «Pig Butchering» ci sono dei consorzi criminali asiatici. Secondo gli esperti, i truffatori, originari della Cina, sono stati espulsi in Paesi come la Cambogia. Si tratta di società strutturate con dei propri dipartimenti finanziari. I cosiddetti keyboarder («tastieristi»), che chiacchierano 24 ore su 24 con le vittime, vivono in complessi residenziali appositamente allestiti.

I tastieristi sono spesso loro stessi delle vittime del traffico di esseri umani, attirati dalle promesse di denaro. Le persone vengono quindi trattenute in queste click farm e costrette a commettere frodi online.