«Mi sento in colpa» Daniel Koch non ama parlare della pandemia. Ma rivela come ha conosciuto sua moglie

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11.12.2023

Daniel Koch
Daniel Koch
KEYSTONE

La Svizzera ha commesso degli errori durante la pandemia di Covid. A tornare a dirlo è stato Daniel Koch, l'ex «Mister Covid» dell'Ufficio federale della sanità pubblica, secondo il quale il divieto di far visita nelle case di riposo e negli ospedali è stato un errore.

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  • Daniel Koch, l'esperto responsabile dell'Ufficio federale della sanità pubblica che è stato a lungo il volto della pandemia di Covid, ammette degli errori.
  • A suo dire, vietare di visitare ospedali e case di riposo durante la pandemia è stato sbagliato.
  • «Mi sento in colpa quando penso agli anziani che sono stati lasciati a morire da soli», ha detto il 68enne in una nuova intervista.

In qualità di esperto di Covid presso l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), Daniel Koch è stato il volto della pandemia in Svizzera. Ma dal 2020 non lavora più per il Consiglio federale. Ora ha deciso di ripercorrere con occhio critico la gestione della crisi.

«Dal punto di vista odierno, il divieto di far visita negli ospedali e nelle case di riposo è stato un errore», afferma Koch in un'intervista sul «Blick» pubblicata domenica. «Mi sento in colpa quando penso al fatto che gli anziani siano stati lasciati da soli a morire e i loro parenti non abbiano potuto dir loro addio. E purtroppo non si può rimediare a questo».

Non è la prima volta che il 68enne ammette pubblicamente, dopo le sue dimissioni, gli errori commessi. Anche la chiusura delle frontiere, ad esempio, non ha avuto alcun effetto, come aveva dichiarato già a marzo in un'intervista rilasciata alle testate Tamedia.

Un nuovo amore dopo lo scoppio della guerra

Nell'intervista sul Blick, non vuole rispondere a domande su quanto la Svizzera sia protetta dal virus quest'inverno, dato che ora è «solo» un privato cittadino. Ma a suo avviso la Confederazione ha la situazione sotto controllo: «Potrebbe esserci un aumento dei casi di Covid, ma questo non ha nulla a che vedere con la situazione estrema del 2020».

Koch non ha problemi invece a parlare della sua vita privata. In questo senso ha rivelato come ha conosciuto sua moglie Natalia: è arrivata in Svizzera come rifugiata dall'Ucraina. Dopo l'inizio della guerra di aggressione della Russia, Koch ha deciso di accogliere alcuni rifugiati. «Mi hanno raggiunto l'ex marito di Natalia e il loro figlio. In seguito ho conosciuto Natalia e quest'estate ci siamo sposati».