Svizzera Andrea Caroni eletto presidente del Consiglio degli Stati

mp, ats

2.12.2024 - 16:52

Il nuovo presidente del Consiglio degli Stati Andrea Caroni (PLR/AR) ha anche origini ticinesi
Il nuovo presidente del Consiglio degli Stati Andrea Caroni (PLR/AR) ha anche origini ticinesi
Keystone

Un anno prima del previsto, Andrea Caroni (PLR/AR) accede alla presidenza del Consiglio degli Stati. Il liberale-radicale appenzellese ha ottenuto 43 voti su 44 schede valide.

Prima di passare alla votazione e cedere la parola a Caroni, la presidente uscente Eva Herzog (PS/BS), ha passato in rassegna i vari avvenimenti e dibattiti politici che hanno contraddistinto il suo anno presidenziale 2023-2024.

Nel suo discorso d'investitura Caroni ha poi voluto rendere attenti i colleghi «senatori» su ciò che non funziona nel mondo. «Se potessi menzionare soltanto una sola preoccupazione: troppe persone (...) sono oppresse da despoti, l'autocrazia è di nuovo in aumento e lo Stato costituzionale liberale e democratico è sotto pressione», ha affermato il neo eletto presidente.

Inoltre, «nel mondo ci sono oppressione, violenza e povertà. E anche in Svizzera abbiamo abbastanza problemi: ne parliamo ogni giorno in questa Camera», ha aggiunto.

Ma Caroni ha voluto pure rimarcare le cose che funzionano. «Vorrei condividere con voi due importanti statistiche sul cambiamento della situazione globale: secondo le stime, nel 1848 solo la metà dei bambini raggiungeva i 15 anni. Oggi questo tasso è quasi del 95%, per una popolazione mondiale sei volte più grande. Nel 1848, l'aspettativa di vita media era di 31 anni. Oggi è di 73 anni».

Per quanto riguarda la Svizzera, «nel 1848 – ha proseguito Caroni – gran parte della popolazione era molto povera. Anche le classi più agiate dell'epoca vivevano in modo più modesto, perché oggi non solo godiamo di un grande e diffuso benessere, ma abbiamo anche una solida rete sociale».

«Nel 1848 – ha ancora sottolineato – un terzo della popolazione svizzera era analfabeta. Oggi quasi il 99% della popolazione sa leggere e scrivere, anche se non tutti sono allo stesso livello».

Il neo presidente degli Stati ha aggiunto – nella lingua di Dante – che in «Svizzera, abbiamo la fortuna di avere quale pilastro delle nostre istituzioni un federalismo equilibrato con un Parlamento quasi perfettamente bicamerale in cui entrambe le Camere hanno esattamente le stesse competenze. È un caso quasi unico al mondo».

Da appassionato di musica, Caroni ha poi definito il Consiglio degli Stati un complesso musicale in cui vi sono «46 solisti vocali ('senatori' ndr.) suddivisi in cinque registri (partiti ndr.). Per poter suonare, ogni quattro anni dobbiamo affrontare un'audizione impegnativa (elezioni federali ndr.)». Con una punta di ironia, ha pure affermato che «al Consiglio degli Stati, anche se l'ordine del giorno ci chiede di suonare tutti allo stesso ritmo, a volte produciamo melodie discordanti, persino dissonanti».

Ma il «senatore» appenzellese ha voluto far presente ai colleghi «la fortuna di poter suonare in questa magnifica istituzione, questa orchestra del «Consiglio degli Stati». «Suoniamo il corno, suoniamo il tamburo, ma ascoltiamoci anche a vicenda, in modo da creare un insieme piacevole per il nostro pubblico, il popolo svizzero», ha ancora dichiarato, suscitando alla fine una «standing ovation».

mp, ats