Bisogna uccidere le vespe?Ecco cosa occorre sapere sugli imenotteri
Di Julia Käser
31.8.2020
In questo momento non ci si può godere un piacevole pranzo sul balcone senza vederle arrivare. Loro chi? Le vespe. Cosa si può fare contro questi insetti gialli e neri? Possiamo distruggere i loro nidi senza problemi? Un esperto ci illumina sull’argomento.
A dire il vero, tutti conosciamo questa situazione: appena si apparecchia all'esterno, le fette di melone e la carne vengono circondate da vespe avide. Quest'anno, gli imenotteri gialli e neri sembrano essere più aggressivi e numerosi del solito, stando almeno all'impressione di molti.
Nel Canton Zurigo, in ogni caso, le vespe causano più problemi rispetto agli anni precedenti. Il mese scorso il numero di interventi di soccorso in seguito a punture di vespa è stato eccezionalmente elevato.
Infatti, se gli interventi per «reazione allergica» erano stati complessivamente 83 nel luglio 2018 e 79 nel 2019, lo scorso luglio i numeri di emergenza hanno ricevuto ben 139 segnalazioni di questo tipo. La causa: sempre punture di vespe o calabroni.
Diversa la situazione nel Canton Berna: per i servizi di protezione e di salvataggio, gli interventi dovuti a punture di vespe nella regione di Berna, Frauenkappelen e Bremgarten non sono usciti dall’ordinario e sono relativamente stabili rispetto all'anno scorso.
Queste informazioni coincidono con il parere di Hannes Baur, curatore della collezione entomologica presso il museo di storia naturale di Berna. «Le vespe fanno parte dell'estate. A mio parere, nella regione di Berna, quest'anno non ce ne sono molte di più del solito - contrariamente a quanto sta accadendo a Zurigo ovviamente.» Tali disparità regionali esistevano già nel 2018.
Cosa possiamo fare contro le vespe fastidiose a tavola
Secondo l’esperto, parlare in generale di una «invasione di vespe» è falso per altri motivi. «Esistono una ventina di specie di vespe gialle e nere. Solo due di esse si interessano al nostro cibo: la vespa germanica e la vespa comune.»
Se ci disturbano, non bisogna in alcun caso fare dei mulinelli con le braccia. Se non si desidera tirarsi indietro davanti alle vespe, Hannes Baur consiglia di usare uno scacciamosche. Si può anche provare a colpirle con acqua per mezzo di uno spruzzatore – metodo, in ogni caso, inoffensivo.
Non è invece una buona idea attirare gli insetti con bevande zuccherate perché vi anneghino: «La metà delle vespe si precipiterà sulla bevanda, mentre l'altra metà si getterà sul cibo.» Il fumo è una soluzione efficace, anche se fastidioso quanto le vespe.
Il gran numero di vespe presenti quest’anno a livello regionale è dovuto alla primavera relativamente mite. In aprile o maggio (a seconda delle condizioni meteorologiche), la vespa regina fecondata si dedica da sola alla creazione di una colonia, spiega Hannes Baur. «Non appena vengono costruiti i primi alveoli, le prime operaie escono dal guscio.» Queste ultime prendono quindi il posto della regina di modo che questa possa concentrarsi interamente sulla deposizione delle uova.
«Se si verifica un improvviso calo delle temperature in giugno che dura diversi giorni, molti nidi possono morire o la crescita della colonia essere ostacolata.» Questo produce un'estate con meno vespe di quante potrebbero essere dopo una primavera stabilmente mite.
Parola di esperto: le vespe sono estremamente utili
Secondo Hannes Baur, la vespa germanica e la vespa comune costruiscono i nidi più grandi, poiché le loro colonie contano circa 10.000 esemplari. I nidi si trovano sempre all’interno di cavità, per esempio nei cassoni delle tende, nella tana ampliata di un topo o in una scatola di legno.
Secondo l’esperto, se si trova uno di questi nidi nel proprio giardino o in casa è meglio distruggerlo. Per farlo «è preferibile chiamare un professionista della disinfestazione, che dispone degli indumenti di protezione adeguati e conosce con precisione le giuste dosi di veleno da utilizzare», consiglia Hannes Baur.
Inoltre, un professionista sa dove cercare eventuali nidi di vespe e può intervenire in modo preventivo. Per questo, l’esperto sconsiglia di cercare di sbarazzarsi del nido da soli: «Il rischio di farsi pungere ripetutamente è elevato.»
Non bisogna preoccuparsi per gli insetti che muoiono nella distruzione del nido, precisa Hannes Baur. La vespa germanica e la vespa comune sono le specie più diffuse. La distruzione di nidi isolati non ha alcuna incidenza sulla popolazione nel suo complesso, ma fornisce un certo sollievo nelle immediate vicinanze del sito di nidificazione.
Lo stesso non si può dire per i nidi a forma di pallone da calcio o di disco, che si trovano in luoghi più esposti. «Questi ultimi vengono costruiti da vespe della specie Polistes dominula, che sono tranquille, purché si lasci in pace il loro nido. Non si avventurano nemmeno nei pressi dei tavoli da giardino e non vengono a disturbare durante i pasti né ad attaccare», spiega Hannes Baur. Al contrario: queste vespe sono utili e interessanti da osservare.
«Le vespe si nutrono di insetti erbivori, ad esempio molti bruchi nocivi. Svolgono quindi un compito regolatore e garantiscono che i parassiti non mangino tutto.» La conclusione dell'esperto: anche se possono infastidirci, le vespe vengono percepite in maniera troppo negativa.
Da sapere in caso di punture di vespa
Le persone allergiche alle punture di vespa devono contattare immediatamente i soccorsi, consiglia l’esperta. Per tutti gli altri, le punture di vespa - anche se dolorose - non sono pericolose. È possibile alleviare il dolore con una pomata.