Sessione Il Nazionale affossa il progetto imposta sul tonnellaggio

mh, ats

28.5.2024 - 13:46

La consigliera federale Karin Keller-Sutter parla al Consiglio nazionale
La consigliera federale Karin Keller-Sutter parla al Consiglio nazionale
Keystone

Vista la situazione instabile in cui versano le finanze federali non è il momento di introdurre l'imposta sul tonnellaggio applicabile alle navi, le cui ripercussioni sul gettito fiscale sono ignote e la cui costituzionalità è dubbia.

Keystone-SDA, mh, ats

Seguendo il Consiglio degli Stati, il Nazionale ha deciso oggi di non entrare nel merito – con 108 voti a 75 e 2 astensioni – del progetto elaborato dal Governo su richiesta del parlamento. Il dossier è archiviato.

È da anni che si discute di tassare le navi d'alto mare in base alla capacità di carico e non tenendo conto dell'utile o di eventuali perdite. Il progetto, messo a punto con l'obiettivo di rendere la Svizzera più competitiva, comportava una riduzione dell'onere fiscale per le compagnie di navigazione.

Quali sarebbero i punti critici?

Il Nazionale lo aveva già approvato nel 2022, ma il rifiuto degli Stati di entrare nel merito lo ha costretto a tornare ad occuparsene.

La stessa commissione preparatoria ha puntato il dito contro le incertezze finanziarie, costituzionali e politiche del disegno.

La proposta non contiene inoltre alcun criterio ambientale o sociale aggiuntivo, ha spiegato a suo nome Sophie Michaud Gigon (Verdi/VD), ricordando che sinistra e Verdi hanno già annunciato il lancio di un referendum in caso di approvazione: «quello che non decidiamo oggi lo deciderà il popolo domani».

Botta e risposta in aula

Contro la non entrata in materia si è battuta invano una minoranza guidata da Céline Amaudruz (UDC/GE). «Questa tassazione è uno strumento accettato a livello internazionale», ha rilevato, ricordando che è in vigore in 21 Stati dell'Ue.

La Svizzera ama essere la prima della classe nelle riforme e quando si tratta di introdurre una tassa riconosciuta a livello internazionale non vuole accettarla, ha poi ammonito.

«Con questo progetto il parlamento non è in grado di capire a quanto ammonteranno le perdite fiscali», ha replicato Leo Müller (Centro/LU). «Già solo per questo entrare in materia è irresponsabile».

Analogo il punto di vista Daniela Schneeberger (PLR/BL), per la quale il principio di questa imposta non è sbagliato, ma la situazione finanziaria della Svizzera è peggiorata e «non conosciamo abbastanza le implicazioni fiscali della normativa».

Un regalo fiscale al settore?

A sinistra la tassa è stata vista come un regalo fiscale ingiustificato a un solo settore.

Gli sgravi fiscali per un'industria che ha realizzato profitti record negli ultimi anni non sono giustificabili, ha criticato Franziska Ryser (Verdi/SG). Inoltre, ha aggiunto, l'imposta non ha senso nemmeno in termini di politica climatica, viste le emissioni di CO2 delle navi e visto che la proposta non contiene alcun incentivo ecologico.

L'opinione del Consiglio federale

Dopo aver ricordato che è il parlamento stesso ha aver richiesto l'introduzione di una tassa di questo tipo, anche la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter ha puntato il dito contro l'aspetto finanziario e i dubbi di costituzionalità, che «non vanno trascurati».

La difficoltà è che le minori entrate oggi non riusciamo a valutarle con certezza, ha chiuso.