Il video è impressionante Entra in azienda e rovescia a terra diverse migliaia di litri di vino, ecco il motivo

SDA / tcar

29.6.2024 - 18:06

Filmati delle telecamere di sicurezza: il vino viene rovesciato nel magazzino della cantina Cepa 21.
Filmati delle telecamere di sicurezza: il vino viene rovesciato nel magazzino della cantina Cepa 21.
dpa

Una persona irrompe in un'azienda vinicola spagnola nel cuore della notte, ma non per godersi un bicchiere di vino pregiato gratis. Quattro mesi dopo, il mistero su quale sia stato il vero motivo sta per essere risolto.

SDA / tcar

29.6.2024 - 18:06

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Una donna ha deliberatamente rovesciato a terra circa 60'000 litri di vino in una cantina spagnola, per un valore stimato di oltre 2,5 milioni di euro.
  • Probabilmente si tratta di un'ex dipendente che ha agito per vendetta.
  • Ora è stata arrestata a 40 chilometri a nord di Madrid quale principale sospettata.

Una donna avrebbe deliberatamente versato a terra circa 60.000 litri di vino di alta qualità, per un valore stimato di oltre 2,5 milioni di euro, in una cantina in Spagna. 

Dopo alcuni mesi è stata arrestata come principale sospettata una ex dipendente. È finita in manette a Villaescusa de Roa, a circa 40 chilometri a nord di Madrid, come hanno riferito l'emittente televisiva RTVE, il quotidiano «La Vanguardia» e altri media, citando le autorità.

L'unità di polizia responsabile, la Guardia Civil, ha confermato queste informazioni.

Secondo quanto emerso, la donna avrebbe agito per vendetta, perché era stata licenziata dalla nota azienda vinicola «Bodegas Cepa 21». Il presunto atto di sabotaggio è avvenuto a febbraio nel comune di Castrillo de Duero, a circa 150 chilometri a nord di Madrid. L'incidente ha suscitato grande scalpore in Spagna.

«Un sentimento agrodolce»

Il presidente dell'azienda, José Moro, ha dichiarato a «La Vanguardia» di provare un «sentimento agrodolce» dopo l'arresto. Sebbene sia ora «sollevato e felice» per il presunto chiarimento, non riesce ancora a capire «come sia stato possibile commettere un tale sacrilegio».

È infatti triste che il vino versato sia andato perduto per sempre e non possa essere gustato. Per non parlare del «colpo economico» alla sua cantina, ha sottolineato Moro.

Sospettata tornata in libertà

L'effrazione è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza la notte del 18 febbraio. I video, pubblicati all'epoca anche dai media, mostravano una persona mascherata che, intorno alle tre e mezza di notte, entra nel magazzino della cantina nella prestigiosa regione vinicola della Ribera del Duero e apre in meno di un minuto i rubinetti di cinque cisterne d'acciaio contenenti vini di marche pregiate come Malabrigo e Horcajo.

Fin dall'inizio si è ipotizzato che l'intruso dovesse conoscere molto bene l'impianto. La sospettata è stata rilasciata con la condizionale perché non c'è rischio di fuga, come è stato riferito.

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