CovidNuovo rialzo dei casi in Svizzera, «ma per ora nessun sovraccarico della sanità»
mp, ats
29.6.2022 - 13:41
Il numero di infezioni da Covid-19 segna un nuovo aumento in Svizzera, ma per il momento non si delinea alcun sovraccarico del sistema sanitario. È quanto ha indicato il Governo, sottolineando che in base alle conoscenze attuali le sottovarianti Omicron non provocano decorsi più gravi di quelli precedenti.
Il Consiglio federale ha inoltre approvato la proroga del mandato per la cessione di complessive 15 milioni di dosi di vaccino anti-Covid-19 entro la fine del 2022, se non potranno essere utilizzate in Svizzera, precisa una nota governativa odierna.
Per la prima volta dal ripristino della situazione normale all'inizio di aprile 2022, il numero di infezioni ha ripreso a crescere sensibilmente. L'incremento è attribuibile all'aumento in termini percentuali delle varianti Omicron BA.4 e BA.5, aggiunge l'esecutivo.
Tuttavia, anche con un ulteriore rialzo dei casi appare poco probabile una forte pressione sul sistema sanitario, il che resta uno degli obiettivi fondamentali della gestione della pandemia di Covid-19 da parte della Confederazione e dei Cantoni.
Alto livello di vigilanza
Nei prossimi mesi, fino alla primavera del 2023, sarà però necessario mantenere alti il livello di vigilanza e la capacità di reazione per poter adottare tempestivamente, se del caso, provvedimenti adeguati, sottolinea ancora il Governo.
L'evoluzione della circolazione del virus, delle varianti, del carico di malattia e dell'immunità all'interno della popolazione continua tra l'altro ad essere seguita attraverso il monitoraggio delle acque reflue, la sorveglianza genomica o la valutazione delle capacità ospedaliere disponibili.
Competenze nella situazione normale
Dal ripristino della situazione normale secondo la legge sulle epidemie (LEp) il primo aprile 2022, si applica nuovamente la tradizionale ripartizione dei compiti e delle competenze tra Confederazione e Cantoni. Nella situazione normale spetta alle autorità cantonali ordinare provvedimenti, in particolare la reintroduzione dell'obbligo della mascherina o di piani di protezione, al fine di prevenire e combattere le malattie trasmissibili.
Le competenze della Confederazione si limitano alla sorveglianza, all'informazione della popolazione, al traffico internazionale viaggiatori, ecc. e ai compiti previsti dalla legge Covid-19. Per garantire un'esecuzione standardizzata e uniforme della legge, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) può in particolare indirizzare raccomandazioni ai Cantoni.
Cessioni di vaccini ad altri Paesi
I dati disponibili indicano che la vaccinazione completa protegge contro le forme gravi della malattia. Prima delle vacanze estive, l'UFSP e la Commissione federale per le vaccinazioni pubblicheranno le loro raccomandazioni sulla vaccinazione per l'autunno del 2022.
Il Consiglio federale ha inoltre deciso di cedere ad altri Paesi fino a 15 milioni di dosi di vaccini anti-Covid-19 nel 2022, se non potranno essere utilizzate in Svizzera. Il Governo ha già affidato questo mandato per il primo semestre del 2022; finora l'interesse da parte dei Paesi acquirenti è però stato scarso. Con la proroga del mandato fino alla fine dell'anno è mantenuta la possibilità di cedere dosi eccedenti di vaccino.