Giustizia Svizzera condannata a due anni e mezzo in Bielorussia

mh, ats

7.12.2020 - 16:07

Forze di polizia schierate durante manifestazione a Minsk
Forze di polizia schierate durante manifestazione a Minsk
SDA

Natallia Hersche, cinquantunenne sangallese con doppia cittadinanza svizzera e bielorussa, è stata condannata oggi a Minsk a due anni e mezzo di reclusione. Il suo arresto era avvenuto il 19 settembre durante una manifestazione di donne.

La condanna – annunciata dall'organizzazione Libereco e confermata dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) – è motivata con «sua reazione di panico e incontrollata durante l'arresto».

Il DFAE valuterà ora, «insieme all'avvocato della signora Hersche, i prossimi passi», si legge in una nota. La donna continuerà a essere assistita nell'ambito della tutela consolare. Il dipartimento non fornisce altri dettagli.

«Visto che Natallia Hersche è stata arbitrariamente detenuta e processata, come oltre 160 altri prigionieri politici in Bielorussia, si temeva un verdetto altrettanto arbitrario», sottolinea da parte sua Libereco.

In ottobre, 16 parlamentari federali del PS, dei Verdi, del PPD e del PEV avevano indirizzato una lettera aperta al ministro della giustizia, al ministro dell'interno e al procuratore generale bielorussi, chiedendo il rilascio della donna. Hersche è una prigioniera politica il cui arresto è stato arbitrario e politicamente motivato, scrivevano. L'ambasciatore svizzero a Minsk, Claude Altermatt, le aveva fatto visita in prigione.

In novembre Libereco aveva presentato al DFAE una petizione con 9500 firme, che chiedeva al consigliere federale Ignazio Cassis di rivolgersi direttamente al presidente bielorusso Alexander Lukashenko per il suo rilascio. La richiesta era stata accompagnata da due veglie organizzate a Berna.

«Dal ministro degli esteri Cassis e dalla presidente Sommaruga ci aspettiamo ora una risposta energica al regime di Lukashenko», scrive oggi Libereco.

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