Coronavirus Una strategia comune per affrontare eventuali contagi in Ticino

SwissTXT / pab

27.1.2020

Giorgio Merlani, medico cantonale ticinese
Giorgio Merlani, medico cantonale ticinese
Ti-Press

Calma e sangue freddo. È quanto si chiede alla popolazione riguardo al coronavirus. Nonostante il rischio minimo, in Ticino oggi, lunedì, tutte le parti interessate si sono incontrate per stilare una strategia chiara per affrontare possibili contagi.

«Non bisogna cedere al panico, stiamo monitorando la situazione», spiega ai microfoni della RSI il medico cantonale Giorgio Merlani, che tuttavia aggiunge: «Attualmente stiamo sottostimando la normale influenza, presente in Svizzera, e che ogni tanto causa dei decessi».

«Tutti i partner sanitari fondamentali erano seduti allo stesso tavolo – continua Merlani –; lo scopo di questo incontro era di verificare che disponiamo tutti delle stesse informazioni e, con tutte le prese fatte, di prepararsi, per esempio se qualcuno tornato entro dieci giorni dalla Cina dovesse avere la febbre, ad accertare e affrontare un possibile caso di coronavirus».

Le procedure, continua Merlani, sono state definite e condivise e ora verranno diffuse ai medici, agli ospedali e agli specialisti in Ticino, per gestire il tutto in maniera coordinata a livello cantonale.

Come comportarsi se fossimo stati in Cina?

In Svizzera attualmente ci sono cinque possibili casi di coronavirus e per due di loro si è ricorso all'isolamento. In generale, in tutti i casi fuori dalla Cina si tratta di persone che hanno contratto il virus nel paese asiatico.

Chi fosse tornato dalla Repubblica popolare nelle ultime due settimane e avesse tosse e febbre, come dovrebbe comportarsi? «Non bisogna muoversi e neppure andare in pronto soccorso – ci risponde Merlani -, ma chiamare il servizio ambulanze, che valuterà caso per caso come comportarsi».

Fox Town, meta prediletta dai cinesi

In Ticino, uno dei luoghi più frequentati da cinesi è il centro commerciale Fox Town di Mendrisio. 

«Stiamo monitorando attentamente la situazione, ma al momento non ci sono state richieste misure restrittive nei confronti della clientela asiatica, ma siamo pronti a mettere in atto in qualsiasi momento le eventuali raccomandazioni delle autorità sanitarie», spiega alla RSI Marco Efti, direttore del centro commerciale.

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