TI 23 Sorprese e curiosità dai dati emersi da Smartvote sui candidati

SwissTXT / red

7.3.2023

Immagine d'illustrazione 
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archivio  Ti-Press

Per le elezioni cantonali ticinesi, anche questa volta, si possono confrontare le proprie idee politiche con quelle dei candidati. E i dati inaspettati non mancano.

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I risultati che sta raccogliendo Smartvote fra le candidate e i candidati al Gran Consiglio ticinese in vista delle elezioni del 2 aprile mostrano delle curiosità. E la RSI ha voluto raccoglierne alcune.

Chi risulta più a destra dello spettro politico? E chi più a sinistra? Chi è più conservatore e chi più liberale? Al centro ci sono davvero i rappresentanti... del Centro?

A rimanerne sorpresi, prima di tutti, sono probabilmente stati le stesse e gli stessi candidati. Come ad esempio la giovane candidata PLR Victoria Franchi, che forse proverà un certo imbarazzo nel sapere, e nel dover giustificare, di essere la più conservatrice dei conservatori (e con distacco!), all’esatto opposto della nutrita schiera di colleghe e colleghi che hanno già risposto al questionario, e che si ritrovano, più logicamente, in piena area liberale. Tutti loro, battuti però sul fil di lana dal verde-liberale Christian Häberli.

Se l'area di destra è invece presidiata senza eccezioni e senza sorprese dall’UDC, più affollata e variegata è l’area di sinistra, con l'accavallamento di ben una decina fra partiti e movimenti.

In numeri di candidati: 14 UDC chiaramente profilati a destra, a fronte di quasi 120 rappresentanti delle sinistre sul fronte opposto. Qui, in completa antitesi col democentrista Nicolò Ghielmini, 3 donne: Laura Guscetti dei Giovani Socialisti e le due Giovani Verdi Deborah Meili e Noemi Buzzi.

I partiti

Riconoscibile e abbastanza compatto il PLR, ben raggruppato nel centro liberale, con alcune spinte più a destra e nessuna a sinistra. Una fotografia che sembra dar ragione a chi dice come ormai, la «R» del partito, si sia svuotata: di significato e di rappresentanti.

Tanto quanto, già a colpo d’occhio, l’anima sociale della Lega è merce ormai rara, e il movimento promuove una politica centro-conservatrice, con qualche accento in più verso le politiche di destra, a partire dai temi storici legati a stranieri e sicurezza.

Il Centro appare invece in grande sintonia col PLR. Una fotografia sfocata solo dalla presenza di qualche sensibilità sociale maggiore degli ex PPD. Eppure, verrebbe da dire, il tentativo di alleanza di 4 anni fa alle elezioni federali si concluse con un flop. Tanto quanto verrebbe da chiedersi, dove siano finiti quelli che le generazioni più anziane ancora oggi chiamano «I cunservaduu».

Più sparse, ma senza sforare a destra, le candidate di Più Donne. Come dire: la rappresentanza di genere, per loro, resta la conquista più importante da perseguire, al dil à delle posizioni sui singoli temi.

PS, Forum Alternativo, MPS, Verdi, POP, … si situano nelle loro aree naturali. Nessuna sorpresa, dunque, ma l’eterna grande domanda: condividendo in sostanza il 90% delle idee politiche, perché ostinarsi a correre ognuno per conto proprio?

Altro discorso, invece, per il PC, con un’unità di visioni ampiamente condivisa e perfettamente posizionato nello Spider di Smartvote.

I candidati con le idee più profilate? I giovani fino ai 30 anni

Un’ultima interessante osservazione. In generale, le candidate e i candidati con le idee più profilate sono giovani fino ai 30 anni.

Quella generazione, insomma, meno ingessata, con ancora una sana spinta utopica a voler cambiare il mondo, e meno incline a conformarsi sia alla massa, sia ai dogmi del partito di appartenenza. Un piccolo indizio per far capire, se ancora ce ne fosse bisogno, dell’importanza di una rappresentanza generazionale equamente distribuita, e dell’arricchimento che la loro partecipazione può dare al dibattito sulla res publica.