Ticino/Svizzera Runner ucciso da un orso in Trentino, c'è il rischio anche da noi?

SwissTXT / red

8.4.2023

Una trappola fotografica ha catturato un orso nella Bassa Engadina a metà luglio.
Una trappola fotografica ha catturato un orso nella Bassa Engadina a metà luglio.
Nino Gritti / Ufficio caccia e pesca Grigioni

Dopo l’attacco mortale in Trentino, ci si interroga su tutto l’arco alpino. Intervista della RSI con il direttore del Parco Nazionale Svizzero: «Da noi solo pochi esemplari di passaggio».

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Sta facendo molto discutere in tutto il mondo alpino, quello Svizzero italiano compreso, la vicenda del corridore 26enne morto a causa dell'aggressione da parte di un orso nei boschi sopra Caldes, in Trentino.

Sul fatto che la morte sia avvenuta a causa dell'aggressione del predatore non ci sono più dubbi dopo l'autopsia ordinata dalla Procura di Trento: lo sportivo era ancora vivo al momento dell'aggressione. E questo vuol dire che di fatto si tratta della prima uccisione di una persona da parte di un plantigrado sull'arco alpino da oltre un secolo a questa parte.

Una vicenda che ora potrebbe finire in tribunale. La famiglia del giovane ha infatti annunciato l'intenzione di denunciare la Provincia autonoma di Trento e lo Stato italiano per aver reintrodotto gli orsi in Trentino.

L'ultimo avvistamento in Svizzera nel 2022

Ma qual è la situazione in Svizzera e quanto è presente l'orso sul nostro territorio? Attualmente non è chiaro se vi siano orsi, dato che gli ultimi avvistamenti noti risalgono al 2022, come ha spiegato alla RSI il direttore del Parco Nazionale svizzero Ruedi Haller: «Lo scorso anno sono stati due o tre gli orsi ad aver raggiunto la Bassa Engadina. Un passaggio di breve durata: gli animali sono rimasti in territorio retico solo per alcuni giorni».

E per quanto noto, continua Haller, nel resto della Svizzera questo grande predatore non è arrivato. Gli esemplari che giungono da noi generalmente sono giovani e fanno quelli che possono esser definiti dei viaggi d'esplorazione: «Il territorio all'interno il quale si muovono sono le Alpi centrali e quindi è chiaro che passino anche dalla Bassa Engadina. Sono come dei percorsi tipici dei quali si è a conoscenza, come si sa pure da qual è la regione di partenza degli animali che raggiungono i Grigioni. Sono orsi che partono dal Trentino».

In Svizzera finora solo plantigradi sempre molto schivi

Ma quindi è possibile che uno degli orsi ritenuti problematici arrivi anche da noi?

«In teoria è possibile, ma è inimmaginabile che le autorità italiane restino con le mani in mano. Per quanto riguarda la Svizzera, i plantigradi osservati si son rivelati esser sempre molto schivi, difficili da osservare e non si sono mai avvicinati agli abitati. E questo anche perché sul nostro territorio si è ben organizzati per prevenire attacchi ad arnie e greggi, un aspetto molto importante se si vuole tener lontano l'orso dall'uomo. Ma naturalmente, un incontro non si può escludere a priori», risponde Haller sempre ai microfoni della RSI.

Parliamo infatti di un grande predatore che si muove in zone nelle quali ci possono essere anche persone. «Per questo motivo, il Parco Nazionale Svizzero, come pure le autorità cantonali retiche, hanno preparato una documentazione  per i suoi visitatori sul come comportarsi nel caso si dovesse incrociare un orso», conclude l'esperto.