USA 2024 Trump: «Prometto la maggiore deportazione della storia», ma intanto è boom di fondi per Harris

SDA

13.9.2024 - 21:32

Kamala Harris VS Donald Trump
Kamala Harris VS Donald Trump
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Donald Trump e Kamala Harris si danno battaglia a distanza. L'ex presidente è sulla costa occidentale per corteggiare gli elettori della classe media di Nevada e Arizona promettendo l'eliminazione delle tasse sugli straordinari. E affondando sui migranti: «Con me presidente avremo la maggiore deportazione della storia», la cittadine dell'Ohio dove ha accusato i migranti haitiani di rapire e mangiare cani e gatti.

Harris vola invece di nuovo in Pennsylvania, mentre la sua campagna continua l'affondo a livello nazionale contro il tycoon beneficiando dell'appoggio di Taylor Swift e di casse sempre più ricche: nelle 24 ore seguite al dibattito ha infatti raccolto 47 milioni di dollari, cementando il suo vantaggio economico sull'ex presidente.

E nei prossimi giorni ha in calendario altri importanti appuntamenti di raccolta fondi. Il 20 settembre Barack Obama organizzerà un evento in suo favore a Los Angeles, e lo stesso giorno un altro appuntamento vedrà invece Hillary Clinton protagonista. Il 19 settembre invece Harris parteciperà a una raccolta fondi virtuale con Oprah Winfrey.

Trump torna ad attaccare Harris: «Ho vinto il dibattito ed erano tre contro uno»

Dal suo club di golf a Rancho Palos Verde, vicino a Los Angeles, prima del comizio in Nevada, Trump attacca la sua rivale, che in California è cresciuta. «Ho vinto il dibattito ed erano tre contro uno», ha detto nel corso di una conferenza stampa iniziata con oltre un'ora a quaranta di ritardo.

«Sono qui in California con un semplice messaggio per gli americani: non possiamo consentire alla compagna Kamala Harris e ai comunisti di sinistra di fare all'America quello che ha fatto alla California», ha aggiunto l'ex presidente descrivendo gli Stati Uniti come un «Paese in declino».

Nel mirino dell'ex presidente ci sono i trascorsi di Harris da procuratrice della California e i suoi 'fallimenti' sui migranti, uno dei cavalli di battaglia. «Sono il 'border-president», il presidente del confine, «e mi auguro che mi chiamerete così», ha messo in evidenza.

«Il presidente deve garantire la sicurezza, con Harris il paese sarà un campo di rifugiati», ha osservato mentre da Roma rimbalzavano le parole del Papa che, di ritorno dal suo viaggio in Asia, ha definito entrambi i candidati americani «contro la vita. Sia quello che butta via i migranti, sia quello che uccide i bambini».

L'obiettivo della campagna di Harris? Convincere gli indecisi

Kamala Harris in Pennsylvania, lo Stato in bilico chiave per la conquista della Casa Bianca e dove il voto anticipato inizierà il 16 settembre, cerca di capitalizzare la sua buona performance al dibattito.

La vicepresidente si presenta in un'area dello Stato tradizionalmente repubblicana e a favore di Trump con soste prima a Johnstown e poi alla Wilkes University nella contea di Luzerne.

L'obiettivo della campagna di Harris è convincere gli indecisi o quantomeno ridurre il divario con l'ex presidente, così da rosicchiargli parte di quel vantaggio che potrebbe rivelarsi cruciale.

Biden continua a essere popolare e apprezzato in Pennsylvania

In Pennsylvania per Harris va lunedì anche Joe Biden, che nel 2020 strappò lo Stato a Trump con un margine di solo l'1,17%. Il presidente continua a essere popolare e apprezzato nello Stato, mentre Harris è vista con maggior sospetto considerando che negli anni scorsi si era detta a favore del divieto del fracking, una delle attività essenziali nello stato.

Nel 2020, però, la vicepresidente ha chiarito che non era assolutamente sua intenzione vietare le perforazioni invasive per spaccare le rocce e estrarre le materie prime, come confermato di recente. Le sue rassicurazioni non sono però bastate.

Lo staff di Trump ha infatti avviato una campagna a tappeto in Pennsylvania sostenendo che Harris vieterà il fracking non appena eletta, anche se ora dice il contrario. La campagna della vicepresidente risponde alle provocazioni di Trump citando, in maxi cartelloni pubblicitari a New York e Las Vegas, la popolare Taylor Swift.

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